Scendere la scale, appoggiare incautamente il piede su un sasso, camminare su un terreno sconnesso, ciondolare sui tacchi a spillo, la classica partita a calcetto scapoli-ammogliatiĄ Sono tutte azioni (e non sono le uniche) che compiamo frequentemente ma che fatalmente possono concludersi con uno degli infortuni pi¨´ frequenti non solo per chi corre: la classica distorsione della [...]
Scendere la scale, appoggiare incautamente il piede su un sasso, camminare su un terreno sconnesso, ciondolare sui tacchi a spillo, la classica partita a calcetto scapoli-ammogliatiĄ Sono tutte azioni (e non sono le uniche) che compiamo frequentemente ma che fatalmente possono concludersi con uno degli infortuni pi¨´ frequenti non solo per chi corre: la classica distorsione della caviglia. ?
La distorsione tibio-tarsica, pi¨´ conosciuta come distorsione di caviglia, ¨¨ un incidente molto frequente nello sportivo. I sintomi di questo trauma sono gonfiore, dolore e impotenza funzionale cio¨¨ impossibilit¨¤ di appoggiare il piede a terra e quindi camminare.
Innanzitutto appena si verifica lĄŻevento traumatico ¨¨ bene intervenire con del ghiaccio alternando ?10 minuti di applicazione a 5 di riposo per 30-40 minuti pi¨´ volte al giorno. Fasciare la caviglia e tenere la gamba elevata.?EĄŻ importante avere un quadro clinico immediato ricorrendo alla radiografia per escludere eventuali fratture e allĄŻecografia per scongiurare lesioni legamentose e quindi valutare lĄŻentit¨¤ del problema. Da qui, dopo unĄŻaccurata diagnosi, si applicher¨¤ la terapia pi¨´ indicata.
Se viene diagnosticata una lesione legamentosa o distrattiva oppure una microfrattura, sar¨¤ il medico specialista a indicare un trattamento conservativo o lĄŻintervento chirurgico. In ogni caso lĄŻarticolazione verr¨¤ bloccata con docce gessate o fasciature rigide per iniziare un processo di cicatrizzazione e riparazione del tessuto lesionato dal trauma. Purtroppo non sempre si riesce a recuperare nel modo ottimale perch¨Ś spesso si creano delle micro-calcificazioni nei legamenti lesionati e di conseguenza vi ¨¨ una limitazione funzionale dellĄŻarticolazione e quindi del movimento stesso. A tutto ci¨° si aggiunge inoltre un dolore che impedisce lĄŻattivit¨¤ sportiva.
Le terapie pi¨´ indicate sono la tecarterapia per favorire il microcircolo e quindi riossigenare in breve tempo lĄŻarticolazione e cicatrizzare in modo naturale le microlesioni, la laserterapia per creare un effetto antalgico, un ciclo di ginnastica propriocettiva con rinforzo graduale, utile anche il rinforzo in acqua. Prima di tornare a correre ¨¨ bene macinare numerosi chilometri?in bici o cyclette.
Quando il dolore si attenua, siamo tendenzialmente invogliati a riprendere a correre ma se non si ¨¨ recuperata una buona stabilit¨¤ e non si ¨¨ lavorato adeguatamente sul rinforzo propriocettivo, ¨¨ facile incorrere in nuove distorsioni in quanto la caviglia ¨¨ ancora debole. Parlo per esperienza personale, in quanto io per primo dopo una distorsione sono tornato a correre in fase di guarigione non completa: 2-3 uscite e la caviglia si ¨¨ nuovamente gonfiata e sono stato costretto a un ulteriore stop allungando i tempi di ripresa.
Per questo, nel caso di distorsioni tibio-tarsiche, vi consiglio di riprendere la corsa solo quando il vostro medico o il fisioterapista di fiducia vi avr¨¤ dato il via libera.
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