? un problema che colpisce anche i grandi campioni, nessuno esposto a sforzi prolungati ¨¨ totalmente esente dall'esaurimento muscolare?che pu¨° colpire ogni sportivo?quando il muscolo ha consumato tutta l'energia e ha intaccato gli elettroliti. Alistar e Jonathan sono fratelli, di cognome fanno Brownlee, sono rispettivamente il campione e il vicecampione olimpico di triathlon [...]
? un problema che colpisce anche i grandi campioni, nessuno esposto a sforzi prolungati ¨¨ totalmente esente dall'esaurimento muscolare?che pu¨° colpire ogni sportivo?quando il muscolo ha consumato tutta l'energia e ha intaccato gli elettroliti.
Alistar e Jonathan sono fratelli, di cognome fanno Brownlee, sono rispettivamente il campione e il vicecampione olimpico di triathlon a Rio 2016. Per loro il podio olimpico non ¨¨ una novit¨¤, gi¨¤ a Londra 2012 avevano avuto un primo assaggio di quest'emozione a Cinque Cerchi e sembra che nulla possa metterli in crisi... quasi nulla.?
Gi¨¤ perch¨¦ la fatica non risparmia nessuno, nemmeno campioni olimpici, nemmeno i fratelli Brownlee. Il loro video della finale alla World Series a Cozumel in cui?Alistar sostiene il fratello fino al traguardo sorpreso da crampi muscolari negli ultimi 200 m di gara ha fatto davvero il giro del mondo ed ha appassionato al triathlon anche coloro che finora non conoscevano questa disciplina sportiva.
Cos'¨¨ successo esattamente a Jonathan Brownlee??Si tratta di esaurimento muscolare. Un evento fisiologico che pu¨° colpire ogni sportivo?quando il muscolo ha consumato non solo tutta l'energia contenuta nei muscoli stessi ma ha anche intaccato in maniera significativa gli elettroliti, cio¨¨ i minerali.
Quando i muscoli si contraggono, per produrre energia ad alta intensit¨¤ e quindi ATP (Adenosina Tri Fosfato), consumano glicogeno, uno zucchero immagazzinato nel?fegato e muscoli, che via via diminuisce fino a esaurirsi. Al tempo stesso?ogni volta che i muscoli si contraggono spendono in particolare?sodio, potassio e calcio. A lungo andare anche questi elettroliti si esauriscono. Non solo. Questi processi comportano l'accumulo di tossine nei muscoli e a queste alterazioni funzionali pu¨° partecipare anche la riduzione del flusso ematico muscolare, che si verifica quando la pressione intramuscolare (che aumenta durante la contrazione) supera la pressione arteriosa sistolica. Questo pu¨° da un lato creare un ristagno delle sostanze di scarto e dall'altro una minor ossigenazione dei tessuti.
In pratica ¨¨ proprio l'esaurimento di ogni sostanza essenziale alla contrazione del muscolo ?a impedire il proseguimento del lavoro muscolare stesso.
Prevenire la fatica ?Ecco come fare.
- eseguire sedute di allenamento in cui si effettuano tratti alla stessa intensit¨¤ della competizione che si sta preparando (o superiori) e?tratti di parziale recupero. Il metodo "high intensity interval training"?(HIIT) sembra essere molto efficace per allenare la fatica nervosa;
- Curare l'idratazione sia prima che durante la prestazione ricordando che la sola acqua non basta: anche i minerali sono essenziali al fine di garantire un'efficace idratazione;
- Assumere miscele di carboidrati durante la competizione cos¨¬ da preservare le riserve di glicogeno e prolungare la disponibilit¨¤ di energia.
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