Siamo sempre alla ricerca di un super cibo, ovvero di quell'alimento che pensiamo possa nutrire la nostra salute e alimentare il nostro benessere, oltre che incrementare la nostra prestazione sportiva.?Aggiungere elementi positivi sicuramente si dimostra pi¨´ vantaggioso dal punto di vista dei risultati e pi¨´ facile da far accettare rispetto alla limitazione di alimenti che [...]
Siamo sempre alla ricerca di un super cibo, ovvero di quell'alimento che pensiamo possa nutrire la nostra salute e alimentare il nostro benessere, oltre che incrementare la nostra prestazione sportiva.?Aggiungere elementi positivi sicuramente si dimostra pi¨´ vantaggioso dal punto di vista dei risultati e pi¨´ facile da far accettare rispetto alla limitazione di alimenti che si considerano negativi.?
Bisogna sostenere un cambio di passo. Il gesto pi¨´ efficace per raggiungere il benessere e ottimizzare la performance?non ¨¨ inserire con maggior frequenza un alimento "positivo", quanto, invece, eliminare quelli dannosi. E di alimenti che non dovrebbero?mai essere assunti ne esistono almeno cinque, li vediamo di seguito.
- Dolcificanti artificiali (anche chiamati?edulcoranti), sono la saccarina, il ciclamato, l'aspartame e l'acesulfame. Rientrano nella categoria degli additivi alimentari. Al contrario degli?zuccheri, questi composti sono di natura sintetica. Possiedono un elevato potere dolcificante se pur con un valore nutrizionale trascurabile o nullo, ovvero sono privi di calorie. Per questo sono impiegati anche per la preparazione di prodotti dietetici quali alimenti per diabetici e prodotti light. Attenzione per¨°, essi possono modificare la percezione del gusto degli alimenti facendo risultare gli alimenti consumati insieme meno dolci di quanto in realt¨¤ siano e pur non apportando calorie stimolano in ogni caso l'insulina. Questi due effetti indesiderati conducono nel tempo alla ricerca di alimenti sempre pi¨´ dolci e a possibili attacchi di fame proprio per l'effetto dell'iperinsulinemia;
- Margarina, si tratta di un alimento semisolido le cui?materie prime utilizzate per la parte grassa sono principalmente vegetali?da olio di palma, di cocco, di arachidi, di soia e di girasole. Non a caso il suo inventore, il farmacista?francese Hippolyte M¨¨ge-Mouri¨¨s le diede il nome di "oleomargarina".?L'invenzione fu la risposta a un concorso indetto da Napoleone III nel 1869?per fornire alla marina un sostituto del burro, che fosse pi¨´ economico e che potesse conservarsi per lungo tempo?senza irrancidire. La sua storia parla chiaro: la margarina, essendo un surrogato del burro, ¨¨ unicamente una fonte di grassi saturi (quelli dannosi che andrebbero assolutamente evitati per non alimentare l'infiammazione) silente o conclamata dell'organismo. E' preferibile un pezzettino di burro saltuariamente?piuttosto che l'utilizzo di margarina con frequenza.
- Olio di mais. Si tratta di un olio estratto dai germi di semi di mais. E'?impiegato come olio da tavola, da cucina e anche nella fabbricazione delle margarine. Qualche anno fa una nota pubblicit¨¤ promuoveva il consumo di olio di mais a tavola come amico per il cuore. Niente di pi¨´ scorretto. L'olio di mais ¨¨ una fonte di omega-6 e, al contrario, ¨¨ privo di omega-3. Questi due acidi grassi al fine di gestire la salute dell'organismo ¨¨ bene che siano in equilibrio tra loro. Quando vi ¨¨ uno squilibrio ¨¨ l'infiammazione a prevalere e pertanto lo stato di benessere -anche del cuore - tende a ridursi. All'olio di mais ¨¨ bene preferire quello?extravergine di oliva che, oltretutto, ¨¨ naturalmente ricco in polifenoli, sostanze dall'elevato potere antinfiammatorio.
- Corn flakes. In italiano fiocchi di mais, sono un alimento a base di mais pressato e cotto nello zucchero, a volte, possono anche essere arricchiti in vitamine, ma ci¨° non significa che siano un alimento positivo, anzi, al contrario i corn-flakes sono un cibo ad altissimo indice glicemico. Per questo motivo sono svantaggiosi, anche se furono inventati nel 1894?in Michigan (USA)?dai fratelli Kellogg per riciclare del grano raffermo da servire ai pazienti della propria clinica. I fiocchi di mais?una volta consumati, raggiungono molto rapidamente il sangue dove innalzano repentinamente la glicemia che, a sua volta, stimola la produzione dell'insulina, anche detto "ormone dell'immagazzinamento" che provveder¨¤ a stipare nelle riserve di glicogeno i corn flakes sotto forma di zuccheri. Quando per¨° queste riserve sono sature lo zucchero in eccesso verr¨¤ prontamente trasformato in grasso e come tale immagazzinato. Non solo. Poche decine di minuti dopo una fame prepotente verr¨¤ a far visita al runner che con il passare del tempo si ritrover¨¤ ad essere sempre pi¨´ affamato, ingrassato e stanco. Ai corn flakes, pertanto, ¨¨ meglio preferire i fiocchi di avena decorticati che oltre a favorire una maggior sensazione di saziet¨¤, possiedono un indice glicemico nettamente pi¨´ basso e sono ricchi in betaglucani, sostanze amiche del cuore.
- Snack e dolci confezionati, da considerare dei veri e propri?falsi amici. Anche quelli "fat free". Al fine di produrre questi alimenti in quantit¨¤ industriali e quindi abbatterne il prezzo ai consumatori e favorirne il mantenimento per un tempo superiore rispetto a quelli freschi vengono utilizzati ingredienti di bassa qualit¨¤. Non solo, la combinazione grasso-zuccheri rende il cervello dipendente da questo genere di alimenti che li richieder¨¤ con sempre maggior desiderio. Non fidatevi poi dei falsi amici, gli snack confezionati "fat-free" la cui preparazione riduce l'utilizzo di grassi ma per mantenerne il gusto vengono utilizzati zuccheri in maggior quantit¨¤, aumentando cos¨¬ l'indice glicemico.
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