Non c'¨¨ podista, rodato o alle prime armi, che non abbia mai accusato uno stiramento ai polpacci, in questi casi, la prima domanda che si pone ¨¨ classica: ¨¨ una contrattura o uno strappo? Lo stiramento al polpaccio ¨¨ uno degli infortuni pi¨´ frequenti fra chi corre?e pu¨° capitare per numerose ragioni, primo fra tutti uno scarso riscaldamento o un allenamento su terreno sconnesso [...]
Non c'¨¨ podista, rodato o alle prime armi, che non abbia mai accusato uno stiramento ai polpacci, in questi casi, la prima domanda che si pone ¨¨ classica: ¨¨ una contrattura o uno strappo?
Lo stiramento al polpaccio ¨¨ uno degli infortuni pi¨´ frequenti fra chi corre?e pu¨° capitare per numerose ragioni, primo fra tutti uno scarso riscaldamento o un allenamento su terreno sconnesso con scarpe inadeguate. Questa lesione spesso trascurata sia dai medici, fisioterapisti che dagli atleti stessi, si manifesta in modo insidioso: capita di sovente a chi pratica esercizi di forza esplosiva (per esempio i velocisti), a chi corre in pista con scarpe chiodate, ma anche a chi ha perso elasticit¨¤ muscolare ed ha quindi calcificazioni e tessuto fibroso (come chi ha praticato corse di lunghe distanze).
Sintomi?Il problema si presenta con un dolore non ben localizzato, alla palpazione si pu¨° notare?un indurimento e un arrossamento accompagnato da sofferenza. In questi casi, correre, ma anche il semplice camminare risulta doloroso.?Bisogna far chiarezza da subito, capire cio¨¨ se si tratta di strappo, distrazione o contrattura. Non sono infatti sinonimi, ma lesioni diverse fra loro per grado, entit¨¤ e tempi di recupero.
La contrattura ¨¨ una risposta difensiva del muscolo quando viene sollecitato oltre il limite di sopportazione fisiologica. Attraverso un meccanismo che potremmo definire di "autodifesa" il muscolo si contrae involontariamente. Non vi ¨¨ una rottura delle fibre ma il muscolo non riesce a contrarsi in modo naturale e perde la sua elasticit¨¤. I tempi di guarigione dipendono dall'efficacia del trattamento: oltre a massaggi, tecarterapia e ultrasuoni (le terapie pi¨´ indicate) ¨¨ importante concentrarsi sullo stretching che, come tutti sappiamo, ¨¨ utile anche come prevenzione.
Lo strappo generalmente si manifesta con un dolore acuto, quasi fosse una stilettata, che insorge improvviso durante la corsa tanto da costringere a fermarsi. La sensazione ¨¨ difficile da descrivere, ma spesso mi viene riportata come "se qualcuno mi colpisse da dietro con un ramo". Il dolore si acuisce con il passare del tempo e rende praticamente impossibile la corsa. Cosa ¨¨ successo? Una o pi¨´ fibre si sono rotte e solo attraverso un'ecografia si pu¨° stabilire il grado di lesione (primo, secondo o terzo a seconda della gravit¨¤) e la terapia pi¨´ adeguata.
La prima cosa da fare ¨¨ sospendere immediatamente l'attivit¨¤ fisica e appena possibile applicare impacchi freddi. Comprimere con delle bende o calze elasticizzate e tenere il pi¨´ possibile l'arto sollevato. Le lesioni di primo grado, ossia distrazioni e stiramenti, si risolvono nel giro di 10-15 giorni a riposo con antinfiammatori e tecarterapia (entrambi su prescrizione medica).?Per le lesioni di secondo grado sono invece necessari almeno 15-30 giorni prima di poter riprendere l'attivit¨¤ sportiva. Naturalmente nel periodo di riposo ¨¨ bene sottoporsi a sedute fisioterapiche.
Nelle lesioni di terzo grado, se la rottura del muscolo ¨¨ totale, ¨¨ necessario l'intervento chirurgico e i tempi variano da 30 a 90 giorni. Utile come recupero la tecarterapia per rigenerare il tessuto cellulare ed evitare la formazione di cicatrici profonde.
Una volta recuperato dall'infortunio il mio consiglio ¨¨ di non sottovalutare mai ogni singolo sintomo di dolore nella zona della lesione perch¨¦ il rischio di recidiva ¨¨ purtroppo elevato.
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