RUNNING
Pesce fresco, perch¨¦ fa bene al runner
L'estate ¨¨ un'ottima occasione per consumare il pesce fresco, in particolare per chi decide di trascorrere le proprie vacanze?al mare.
Il pesce: fonte di preziosi mattoni di ricambio per il runner (e non solo)?Il pesce ¨¨ una fonte di proteine magre, essenziali per il runner, ma anche per tutta la famiglia. Le proteine, infatti, sono i "mattoncini" che compongono l'intero organismo. Non solo muscoli ma anche cute, ossa, capelli, unghie, etc. Questi mattoni ogni giorno richiedono un ricambio. Nuove proteine, infatti, devono sostituire quelle vecchie ormai usurate. Questo continuo ricambio quotidiano si chiama turn over proteico. Chi corre, ma anche i bambini, le donne in gravidanza e i soggetti anziani, hanno un fabbisogno di proteine al giorno superiore al soggetto adulto che non pratica attivit¨¤ fisica.
I frutti di mare: amici del runner?Le vongole, le ostriche, le cozze, i gamberi e il polpo hanno un contenuto proteico molto basso. Per questo motivo la quantit¨¤ consentita a pasto ¨¨ maggiore rispetto ad altri pesci come branzino, orata, sardine, spada, trote che, invece, fornisco proteine in quantit¨¤ maggiore. Per coloro che desiderano stare in forma anche d'estate senza rinunciare al gusto, ¨¨ possibile consumare un antipasto proprio a base di frutti di mare in buone quantit¨¤ e a seguire, ad esempio, un secondo piatto a base di pesce accompagnato da?un contorno di verdure colorate di stagione.?
I frutti di mare, poi, avendo una maggior concentrazione di collagene, sono ideali per gli sportivi che soffrono di problemi osteoarticolari.
Le cozze e le ostriche, in particolare, sono indicate per quei runner che soffrono di carenza di ferro nel sangue o che sono anemici in quanto questo tipo di molluschi possiede un'elevata concentrazione di ferro e vitamina C, che favorisce l'assorbimento del ferro stesso da parte dell'organismo.?
Come difendersi dalle intossicazioni?Attenzione, per¨°: esistono alcuni tipi di pesce, come tonno e sgombro che, se non conservati bene sin dalla pesca, possono dare luogo a intossicazioni, pur non presentando evidenti alterazioni. La carne di questi pesci, infatti, contiene un'elevata concentrazione di istidina - un aminoacido fondamentale per l'organismo umano - che si libera rapidamente dopo la morte dell'animale. Quando il prodotto dopo la pesca non viene refrigerato immediatamente o in maniera sufficiente, l'istidina si trasforma in istamina, la sostanza responsabile dell'intossicazione e dei sintomi di allergia e intolleranza.
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