In pole position fra gli infortuni che colpiscono il runner, la periostite ¨¨?un'infiammazione a carico del periostio, la membrana che avvolge la tibia, l'esperto spiega la?prevenzione, le cause e i rimedi.? Spesso la periostite ¨¨ scatenata dalla corsa praticata su superfici diverse e particolarmente dure, ne risentono sopratutto gli atleti che corrono sugli avampiedi.?In [...]
In pole position fra gli infortuni che colpiscono il runner, la periostite ¨¨?un'infiammazione a carico del periostio, la membrana che avvolge la tibia, l'esperto spiega la?prevenzione, le cause e i rimedi.?
Spesso la periostite ¨¨ scatenata dalla corsa praticata su superfici diverse e particolarmente dure, ne risentono sopratutto gli atleti che corrono sugli avampiedi.?In prima battuta si manifesta con un dolore sordo nella parte medio-alta della tibia non sempre ben localizzato, il fastidio implica una ricerca di posture antalgiche, cio¨¨ un appoggio che minimizzi il dolore. Poi la situazione peggiora, spesso si evidenzia del gonfiore o edema, a volte con dolore posteriore nella zona del polpaccio fino a non permettere pi¨´ di correre.
Le cause principali:
- i principianti sono i pi¨´ esposti a questa patologia se l'attivit¨¤ ¨¨ troppo precoce, se manca cio¨¨ un buon chilometraggio di base;
- anche i runner regolari possono soffrirne quando si sovraccarica con lavori specifici di ripetute o velocit¨¤ (sprint, fartlek, ripetute in salita);
- non sono da escludere le variazione di percorsi o di fondo, per esempio nei casi in cui si corre troppo in pista o sull'asfalto;
- sono pi¨´ esposti i runner con ipepronazione o piede piatto;
- il sovrappeso pu¨° essere causa della?periostite;
- l'uso di scarpe inadeguate o usurate causa questa patologia.
? importante non sottovalutare questo dolore che in alcuni casi pu¨° nascondere fratture da stress tanto insidiose da sfuggire addirittura alla radiografia e rendere cos¨¬ necessario ricorrere alla risonanza magnetica o indagine scintigrafica.?Per guarire ¨¨ necessario il riposo assoluto nel periodo della fase acuta, ¨¨ consigliata la crioterapia nella zona dolente pi¨´ volte al giorno. Possono essere utili ultrasuoni e tecarterapia per aumentare la circolazione, oltre ad impacchi di argilla per ridurre l'infiammazione locale. Potete ricorre anche ad antinfiammatori su prescrizione medica ed eventualmente infiltrazioni.?Quando non vi ¨¨ pi¨´ lo stato infiammatorio ¨¨ necessario ripristinare il tono muscolare con l'aiuto di un fisioterapista e intraprendere un percorso osteopatico per recuperare una corretta postura, ¨¨ possibile anche ricorrere all'uso di plantari per correggere la postura durante la corsa.
Prevenzione
La buona notizia ¨¨ che il rafforzamento dei muscoli della tibia e dei muscoli che sostengono le gambe inferiori, soprattutto polpacci e muscoli del piede pu¨° aiutare a prevenire questa sindrome.?Alcuni esercizi utili possono essere:
- camminare sui talloni e sulle punte dei piedi;
- a piedi scalzi cercare di afferrare con le dita una salvietta stesa sul pavimento:
- stretching dei polpacci.
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