la scienza

Protonterapia, che cos'¨¨ il trattamento oncologico innovativo e come funziona

Giacomo Martiradonna

Maggiore precisione nell'irradiazione, minori effetti collaterali, guarigione pi¨´ rapida. Ed ¨¨ adatta anche per i bambini

La protonterapia?¨¨ una tecnica di radioterapia avanzata che offre una serie di vantaggi significativi rispetto alle cure oncologiche tradizionali. Questo innovativo approccio terapeutico si caratterizza per una?elevata precisione nell'irradiazione della zona bersaglio, e una superiore capacit¨¤ di preservare i tessuti sani circostanti, minimizzando cos¨¬ i danni e le complicanze indesiderate. Ci¨° si traduce in una?guarigione pi¨´ rapida rispetto alla terapia convenzionale. La sua idoneit¨¤ anche per i pazienti pediatrici ne fa un'opzione terapeutica promettente per una variet¨¤ di condizioni oncologiche.

cos'¨¨ la Protonterapia

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Si tratta di una forma di radioterapia che utilizza fasci di protoni per distruggere le cellule tumorali. A differenza della radioterapia convenzionale, che usa raggi X o elettroni, la protonterapia consente di concentrare la dose di radiazioni sul tumore, risparmiando i tessuti sani. Ci¨° riduce il rischio di effetti collaterali e aumenta la qualit¨¤ di vita dei pazienti. La protonterapia si basa sul principio fisico secondo cui i protoni, particelle cariche positivamente, perdono energia man mano che penetrano nella materia. La quantit¨¤ di energia persa dipende dalla densit¨¤ del materiale attraversato e dalla velocit¨¤ dei protoni stessi. Quando questi ultimi raggiungono una certa profondit¨¤, corrispondente alla posizione del tumore, si fermano e rilasciano la maggior parte della loro energia per effetto di un fenomeno fisico chiamato?picco di Bragg . La protonterapia pertanto trova ampio uso?nei tumori solidi localizzati, cio¨¨ non diffusi ad altre parti del corpo. Al momento, sfortunatamente, questa tecnica ¨¨?avanzata e costosa, e richiede apparecchiature sofisticate e personale altamente qualificato. Tuttavia, sebbene i centri specializzati nel mondo siano pochi, in Italia se ne contano diversi.

vantaggi della protonterapia

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Rispetto ad altre forme pi¨´ tradizionali di radio, la protonterapia offre dei benefici significativi in termini di efficacia, sicurezza e qualit¨¤ di vita dei pazienti. Tutto parte da un assunto, ovvero la capacit¨¤ dei protoni di depositare la maggior parte della loro energia nel punto esatto in cui si ferma il fascio. Ci¨° consente di concentrare la dose di radiazione sul tumore, aumentando l'efficacia del trattamento e minimizzando al contempo i danni ai tessuti sani circostanti. Il che a sua volta aumenta la probabilit¨¤ di guarigione e soprattutto?riduce il rischio di recidive, il tutto con un profilo di sicurezza molto superiore rispetto ad altre tecniche. I protoni, infatti, non attraversano il corpo del paziente come i raggi X, ma si fermano al punto desiderato, cio¨¨ al livello del tumore. Da questo deriva anche una minore insorgenza nausea, vomito, stanchezza, diarrea, perdita di capelli o irritazione cutanea. La qualit¨¤ di vita dei pazienti che si sottopongono alla protonterapia ¨¨ dunque nettamente migliore rispetto a quella dei pazienti che ricevono altre forme di radioterapia. Inoltre, la protonterapia richiede meno sedute e ha una durata inferiore rispetto ad altre tecniche, consentendo cos¨¬ ai pazienti di condurre una vita il pi¨´ possibile normale durante il trattamento.

quando si applica

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Questa tecnica offre numerosi vantaggi clinici rispetto alla radioterapia convenzionale, soprattutto per i tumori situati in zone critiche o per i pazienti pediatrici. Ma non ¨¨ perfetta, n¨¦ adatta a qualunque caso. Spetta a un team multidisciplinare valutare lo stato clinico del paziente e decidere se sia uno strumento valido o meno. In linea di massima per¨° pu¨° essere usata con successo da sola o in combinazione con la chemioterapia, come trattamento post chirurgico, nella re-irradiazione post-radioterapia con raggi X nei tumori degli organi pi¨´ critici?o delle strutture pi¨´ delicate. Trova uso ad esempio nei tumori?del sistema nervoso centrale che sono tra le neoplasie pi¨´ frequenti e aggressive, spesso associate a una prognosi infausta e a una compromissione della qualit¨¤ di vita. Altro esempio sono i meningiomi, tumori che originano dalle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Rispetto alle terapie convenzionali, la protonterapia permette di evitare danni a cervello, nervo ottico e ipofisi. Oltre a questi, pu¨° essere usata con successo anche nelle neoplasie dell'occhio, come il melanoma uveale e il retinoblastoma, nei tumori della testa e del collo, come quelli che colpiscono le ghiandole salivari, della base del cranio, della cavit¨¤ nasale e dei seni paranasali. Nei?tumori toracici, come il tumore del timo e alcuni tumori polmonari normalmente non operabili. Nei tumori addominali e pelvici, come quello al pancreas, al fegato, alla prostata, al retto e alla cervice dell'utero. Infine pu¨° essere indicato nei tumori pediatrici.

quando non ¨¨ indicata

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La protonterapia non ¨¨ adatta per il trattamento di tutti i tipi di tumori. Ci sono diversi fattori che possono influenzare la scelta della terapia, tra cui la dimensione, la forma e la posizione del tumore, la sensibilit¨¤ alla radioterapia, lo stato generale di salute del paziente e la disponibilit¨¤ di strutture.?Come detto, si tratta di una tecnica avanzata e costosa che richiede apparecchiature specializzate e personale specificamente formato.

dove si pratica in italia

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Secondo quando riporta il Sole 24 Ore, in Italia si stima che i malati candidabili a protonterapia siano circa 7.000, ma i centri disponibili sono solo 3, per una capacit¨¤ di trattamento stimata di circa 1.000 pazienti all'anno. Uno ¨¨ l'Istituto Europeo di Oncologia?di Milano, un altro il?Centro di Protonterapia di Trento; infine c'¨¨ il Cnao di Pavia. Un ulteriore centro oncologico di protonterapia dovrebbe sorgere entro il 2025 al?Pascale di Napoli, e un altro all'Irccs di Candiolo.