La sindrome del tunnel tarsale non da tregua al nervo tibiale e impedisce una buona corsa? Vediamo con Fisiorunning cosa fare per tornare a correre senza dolori
Abbiamo visto nelle precedenti settimane come la Sindrome del Tunnel Tarsale ¨¨ una delle cause di dolore alla caviglia interna dei runner. Abbiamo valutato come il sovrallenamento e la biomeccanica anomala del piede siano i principali fattori scatenanti. Considerando quindi l'importanza di una corretta diagnosi per non confonderla con altre patologie del piede come fascite plantare o tendinite.
come recuperare
¡ª ?Una volta definita la sintomatologia e diagnosticata da un ortopedico si attua un trattamento conservativo che preclude una terapia farmacologica, il riposo e l'utilizzo di ghiaccio. Oltremodo l'ortopedico valuter¨¤ la confezione di un plantare su misura che corregga le anomalie biomeccaniche del piede, impedendone l'iperpronazione.?Sar¨¤ opportuno valutare anche una scarpa che, in assenza di plantare, impedisca l'eccesiva pronazione con l'accortezza di non stringere eccessivamente le stringhe. Infine un programma mirato su molteplici tecniche fisioterapiche permetter¨¤ un graduale recupero scongiurandone recidive. Solo nei casi pi¨´ gravi e non responsivi, dopo mesi di terapia fisica, diventer¨¤ plausibile una decompressione chirurgica del tunnel tarsale.
la fisioterapia
¡ª ?Esistono diverse tecniche fisioterapiche che permettono di disinfiammare il nervo tibiale. Una miriade di terapie strumentali (Tecar, ultrasuoni...) vengono prescritte in questo caso. La terapia manuale e osteopatica aiuta a rilasciare i tessuti infiammati riducendone lo stress e aumentando la mobilit¨¤ del nervo nel canale tarsale. Il taping dell'arco plantare ne inibisce il cedimento e quindi lo stiramento del nervo. Il massaggio aiuta a detendere i tessuti molli. Lo stretching allunga i muscoli accorciati quali i polpacci. Lo studio e l'analisi della biomeccanica di corsa aiuta a comprendere le anomalie dinamiche posturali del gesto atletico e permette di ricostruire un corretto movimento attraverso il rinforzo di muscoli specifici. Questo avver¨¤ attraverso esercizi mirati sulle problematiche motorie incontrate. L'esercizio terapeutico coadiuvato dal fisioterapista aiuta il runner a correggere gli schemi motori patologici reinstaurando il movimento fisiologico.
esercizi utili
¡ª ?Il crollo dell'arco plantare con conseguente cedimento interno, in pronazione, favorisce lo schiacciamento del canale tarsale e il conseguente stiramento del nervo tibiale. Dovremmo quindi lavorare sul rinforzo dei muscoli del piede e della caviglia attraverso esercizi specifici.?I polpacci e la fascia plantare li ritroviamo spesso in retrazione nella sindrome del tunnel tarsale. Quindi mantenerli in allungamento sia con stretching passivo che dinamico quando ci si riscalda aiuta a prevenire problemi. ? comunque il tibiale posteriore il muscolo che sorregge l'arco plantare e su questo dovremmo lavorare per evitarne il cedimento. Quindi il potenziamento, il rinforzo e l'elasticit¨¤ di questo muscolo sar¨¤ la prerogativa di un programma di recupero. Un buon equilibrio e propiocezione saranno degli ottimi alleati sulla stabilit¨¤ del piede. Inserire esercizi che ne stimolino queste facolt¨¤ impedir¨¤ problemi futuri.
? RIPRODUZIONE RISERVATA