Corsa e dolori
Running e infortuni: le terapie pi¨´ in uso per recuperare la forma
Quali sono gli elementi inseparabili del running? Corsa e ritmo, corsa e distanza, corsa e alimentazione. Aggiungiamo anche corsa e dolori.?Certo, vorremmo non fosse cos¨¬, ma purtroppo il runner passa una buona fetta del suo tempo a leccarsi le ferite e a rimettersi in salute. Quando il dolore ¨¨ di impedimento alla corsa, allora non resta che intraprendere la strada delle cure mediche.?L¡¯iter prevede un passaggio da un ortopedico, da un fisioterapista e poi una serie di terapie dal nome suggestivo ed evocativo. Laser, tecar, onde¡ Termini che vengono pronunciati come il ¡°wingardium leviosa¡± di Harry Potter, nella speranza di una guarigione veloce e completa.
Le terapie pi¨´ usate contro i dolori del runner
¡ª ?Per addentrarci tra le terapie pi¨´ in uso, chiediamo un "passaggio" alla dottoressa Linda Boerci, dello staff medico del comitato lombardo della Federazione di Atletica Leggera. Esistono ¡°strumenti¡± diversi che per¨° hanno tutti lo stesso obiettivo: stimolare nella zona dolorante i processi antinfiammatori e di rigenerazione che il corpo ¨¨ in grado di attivare.?
tecar terapia
¡ª ?? un macchinario che riscalda la zona trattata, facendo generare calore all¡¯interno del corpo umano. Il calore aumenta la circolazione del sangue e questo aiuta un tessuto infiammato a drenare le scorie e i prodotti delle infiammazioni. Bench¨¦ sia ampiamente diffusa, la pratica del tecar non trova consenso unanime tra i fisioterapisti.?
magnetoterapia
¡ª ?Serve a generare campi magnetici che, ripristinando il "potenziale di membrana a riposo", stimolano il corpo a ripararsi pi¨´ in fretta. Anche questa ¡°tecnica¡± non ¨¨ universalmente riconosciuta, per¨° sembra avere un buon successo in caso di edema, fratture, callo osseo, talloniti e borsiti.?
laserterapia
¡ª ?La luce sviluppata dalla macchina laser riesce a penetrare i tessuti, attivandoli in termini di vascolarizzazione. Il maggior afflusso di sangue pu¨° stimolare il tessuto tendineo e quello connettivo a ripararsi e a sfiammarsi.?
onde d'urto
¡ª ?L¡¯apparecchiatura produce onde meccaniche che stimolano le cellule ad attivare i processi antinfiammatori aumentando la vascolarizzazione. Sono utili nel trattamento della fascite plantare e del tendine d¡¯Achille. Quando un tendine degenera inizia a produrre calcio: con le onde si stimolano e si riattivano le sue cellule.
ionoforesi
¡ª ?? una pratica un po¡¯ caduta in disuso in ambito sportivo. In realt¨¤ si tratta di un trattamento farmacologico. Con l¡¯impiego di un macchinario che genera elettricit¨¤ e di due piastre da applicare sulla parte interessata (anodo e catodo), si pu¨° somministrare un farmaco direttamente l¨¬ dove serve, senza l¡¯utilizzo di siringhe e punture.?
Le terapie di solito non bastano
¡ª ?? bene per¨° ribadire alcuni concetti generali che vengono prima della terapia medica. La gran parte dei fastidi e dei dolori che proviamo a curare con le tecniche sopra indicate, provengono generalmente da squilibri posturali e muscolari, spesso dipendenti dalla tecnica di corsa o dalla scarpa errata.?Le terapie da sole non possono bastare, bisogna lavorare anche sul recupero dell¡¯elasticit¨¤ e della mobilit¨¤, rinforzando i vari comparti muscolari. Serve un approccio generale, ¡°olistico¡± alla questione infortunio. Un ultimo accorgimento.?¡°Non tutti i runner reagiscono in maniera uguale alle stesse terapie ¨C dice la dottoressa Boerci ¨C Il tempo ¨¨ sempre la principale terapia. ? inutile allenarsi durante le cure: bisogna ridurre il carico e prendersi cura del proprio corpo¡±.
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