Provate a chiudere gli occhi e ad immaginare di essere in cima a una montagna alta 3500 metri.?Freddo, anche d¡¯estate. Adrenalina, tanta. Vertigini quelle forse no, la valle non si vede. ? coperta, siamo sopra le nuvole.?Ora, provate a pensare a una gara che in meno di 10 chilometri vi possa aver condotto l¨¬, in vetta, di corsa. Non esiste. O meglio, non esisteva, fino [...]
Provate a chiudere gli occhi e ad immaginare di essere in cima a una montagna alta 3500 metri.?Freddo, anche d¡¯estate. Adrenalina, tanta. Vertigini quelle forse no, la valle non si vede. ? coperta, siamo sopra le nuvole.?Ora, provate a pensare a una gara che in meno di 10 chilometri vi possa aver condotto l¨¬, in vetta, di corsa. Non esiste.
O meglio, non esisteva, fino alla nascita del Red Bull K3, competizione sul triplo chilometro verticale che si ¨¨ corsa sabato con partenza da Susa e arrivo in vetta al Rocciamelone. Il format, alla sua terza edizione quest¡¯anno, si ¨¨ confermato scenario di altissimo livello per gli atleti di vertice della vertical race. Oltre 300 i partecipanti, provenienti da ogni parte del globo.
LE NOVIT? L¡¯edizione di quest¡¯anno ha visto per la prima volta l¡¯introduzione di due nuove differenti categorie di gara, il K1 (con dislivello di 1180 metri in 4,5 chilometri) e il K2 (con dislivello di 2330 metri in 8 chilometri), che?hanno permesso la partecipazione alla gara anche ad atleti non di ¨¦lite.
LA GARA Dopo una vigilia tesa per il timore del caldo, il K3 ¨¨ stato fin dalle prime battute monopolizzato da due degli atleti favoriti per la vittoria finale, il piemontese Marco Moletto e l¡¯altoatesino Philip G?tsch.
Il rispetto per l¡¯avversario in questo sport ¨¨ una variabile tanto essenziale quanto affascinante.?Arrivati appaiati sia al primo che al secondo checkpoint (rispettivamente a 1670 e 2850 metri di quota), i due specialisti hanno deciso che la competizione non meritava un solo vincitore bens¨¬ due, e hanno quindi tagliato il traguardo insieme con il tempo di 2h08¡¯29¡±. Seconda vittoria per il piemontese, dopo quella nella prima edizione del 2014 e il terzo posto dello scorso anno, in una competizione che ha tutta l¡¯aria di essere il suo habitat naturale. Prima partecipazione e vittoria invece per l¡¯altoatesino, reduce dalla vittoria del Dolomites Vertical Kilometer di Canazei. Terzo classificato per un podio tutto italiano l¡¯altoatesino Henry Hofer in 2h09¡¯47¡±.
Nella competizione femminile, partita con trenta minuti d¡¯anticipo, la prima a tagliare il traguardo ¨¨ stata la spagnola Vanesa Ortega, in 2h37¡¯02¡±, che ha assaporato quindi la vetta del Rocciamelone qualche secondo prima dell¡¯accoppiata azzurra nel maschile. Nonostante l¡¯arrivo in tarda serata all¡¯aeroporto e le poche ore di sonno in corpo, dopo il terzo posto dell¡¯anno scorso la spagnola quest¡¯anno ha creato una voragine con il resto del gruppo, staccando di ben 8 minuti la seconda classificata, Raffaella Miravalle, che ha chiuso con il tempo di 2h45¡¯44¡±. Medaglia di bronzo per Barbara Cravello in 2h47¡¯06¡±.
RISULTATI Per quanto riguarda il K2, i primi classificati di categoria sono stati Enzo Mersi (01h43¡¯51¡±) e Lorena Casse (02h38¡¯45¡±). Nel K1, vittorie di Gian Luca Ughetti (57¡¯02¡±) e Cristina Dosio (59¡¯46¡±).
di?Davide Marco Corvino
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