Negli Usa le class action sono una cosa seria, anche per gli sportivi. Gli?activity tracker sono?bracciali da polso che rilevano?parametri fisici come battito cardiaco, movimento e calorie consumate, non solamente durante l¡¯attivit¨¤ sportiva ma anche nella vita quotidiana, persino durante il sonno. Questi apparecchi?che hanno fatto la loro comparsa sul mercato [...]
Negli Usa le class action sono una cosa seria, anche per gli sportivi. Gli?activity tracker sono?bracciali da polso che rilevano?parametri fisici come battito cardiaco, movimento e calorie consumate, non solamente durante l¡¯attivit¨¤ sportiva ma anche nella vita quotidiana, persino durante il sonno. Questi apparecchi?che hanno fatto la loro comparsa sul mercato nel 2013, in seguito il loro utilizzo ¨¨ cresciuto in maniera esponenziale con il passare del tempo.
I dati rilevati dai tracker sono sempre stati ritenuti affidabili, ma alcuni utilizzatori non la pensano cos¨¬, al punto che la questione ¨¨ addirittura finita davanti ad una corte di giustizia negli Stati Uniti, racconta il New York Times, in seguito ad una class action contro la nota compagnia produttrice di Fitbit, uno dei brand pi¨´ importanti del settore.
Sebbene i confronti tra diversi modelli abbiano spesso portato a scostamenti significativi tra risultati, un ultimo studio, commissionato dagli avvocati della causa ed effettuato dalla California State Polytechnic University, ¨¨ arrivato alla conclusione che il monitoraggio delle pulsazioni, che utilizza la tecnologia purepulse, ¨¨ ¡°altamente inaccurato durante l¡¯attivit¨¤ fisica ad alta intensit¨¤¡±.
In particolare, 43 sportivi sono stati seguiti?durante svariate attivit¨¤ fisiche, comparando i risultati del Fitbit con quelli di un elettrocardiogramma professionale. I risultati hanno mostrato scostamenti intorno ad una media di 19 battiti al minuto, risultati fortemente contestati dalla casa produttrice, che ha definito lo studio ¡°fazioso, senza fondamento e nient¡¯altro che un tentativo di estorcere un pagamento da Fitbit¡±.
Le ricerche, anche indipendenti, sugli activity tracker sono numerose, ma i risultati non hanno risolto in maniera inequivocabile la questione. Un recente studio pubblicato da Medicine & Science in Sports & Exercise ha mostrato che i tracker?hanno un¡¯accuratezza maggiore durante attivit¨¤ sedentarie rispetto ad attivit¨¤ fisiche ad alta intensit¨¤, evidenziando tuttavia errori anche nelle stesse apparecchiature di controllo utilizzate dai ricercatori e dimostrando come vi siano ancora forti limiti nella precisione delle misurazioni riguardanti i parametri fisici.
In realt¨¤, ¨¨ bene evidenziare che questo tipo di prodotti non nasce specificamente con l¡¯obiettivo d'essere uno strumento di controllo medico ad alta precisione, rappresentano invece un?supporto motivazionale verso una maggior attivit¨¤ fisica, con tutti i limiti che ne derivano in termini di accuratezza. La decisione della giuria creer¨¤ certamente un precedente che, in caso di vittoria della class action, potrebbe influenzare il futuro di mercato di questi prodotti, orientandoli verso standard di precisione sempre pi¨´ professionali oppure certificandoli come strumento motivazionale utile al benessere. Noi nel frattempo, siamo curiosi di sapere come andr¨¤ a finire.
Di?Davide Marco Corvino
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