Gregory Barnaby domina a Sanremo: una vittoria per Giorgia

Il vincitore di Challenge Sanremo dedica la vittoria alla compagna Giorgia Priarone, fermata da un problema alla bici. Scopriamo come i due triatleti azzurri sono diventati una coppia

Una vittoria inseguita, voluta, cercata, per se stesso e per la sua compagna. Gregory Barnaby è il primo a incidere il nome nell'albo d'oro di Challenge Sanremo, la prova internazionale su distanza media. L'azzurro, con una rimonta clamorosa, supera i francesi Mennesson e Viain nell'ultimo chilometro di corsa e arriva festante sul traguardo dopo 4h 11' 59” di fatica.?

COPPIA DI TRIATLETI

Sì, perché Giorgia Priarone, campionessa europea di duathlon e tra le favorite di giornata a Sanremo, si è dovuta fermare poche centinaia di metri dopo la prima frazione a causa di un guaio meccanico alla bici. Greg e Giorgia, entrambi specialisti delle lunghe distanze, condividono tutto: da due anni, oltre che compagni di squadra, sono una coppia. “Ci conosciamo sin dalle categorie giovanili, ci siamo incrociati tantissime volte sui campi gara, poi qualche raduno insieme e la Nazionale, abbiamo anche condiviso il Team – racconta la Priarone – Siamo stati convocati al raduno con la Nazionale a Lanzarote prima del Covid, a gennaio 2020, ma eravamo gli unici specialisti delle lunghe distanze del gruppo: mangiavamo per conto nostro finché non l'ho invitato a cenare con me... e ci siamo conosciuti. Greg si è rivelato un ottimo cuoco, ma io sono stata la più intraprendente e quando l'ho conosciuto bene, ho capito che non dovevo farmelo scappare. Non è facile parlare con Greg, è molto timido, sta sulle sue, non è proprio estroverso. Con calma, però, la storia è evoluta: siamo tornati in raduno insieme, abbiamo programmato un periodo in Spagna per allenarsi, ma poi si è messo in mezzo il Coronavirus. Siamo stati lontani due mesi, ma poi abbiamo recuperato: dopo allenamenti in videoconferenza e tante chiamate, abbiamo ricominciato da Monterosso e dopo questo riavvicinamento, non ci siamo più separati”.

CASA

Ora, la coppia che gira per il mondo per allenamenti e competizioni ha trovato un punto d'approdo. “Ci siamo creati un posto nostro a Morsasco, il mio paese di origine, è il nostro nido, c'è la nostra impronta – dice Giorgia – Greg è sempre modesto, ma c'è davvero per tutto: ha sempre idee e motivazioni, io do un po' di ritmo, ma ognuno di noi rispetta il carattere altrui”. Per quanto riguarda la casa, “se non ci fosse stata lei, non avremmo ancora iniziato i lavori – aggiunge Barnaby – è davvero vivace e piena di energie. Inoltre, lei è molto più ordinata di me, è molto razionale, con i piedi per terra”.

TUTTO CONDIVISO

Ma come vivono due triatleti professionisti in una casa piccola? “Non sappiamo come riusciamo a far stare tutta l'attrezzatura nella nostra casetta – dicono in coro – quattro bici, quattro mute, due ciclomulini e tutto il necessario per fare triathlon”. Ma non hanno bisogno del meccanico: ci pensa il dominatore di Challenge Sanremo a sistemare le biciclette. “Quando si parte, praticamente carichiamo la casa nel furgone e quando non andiamo a gareggiare nello stesso posto, ci sembra davvero strano”, aggiunge Gregory. A livello di umore, condividere lavoro e casa 24 ore su 24 può creare qualche frizione, ma sono stati abili a trovare l'equilibrio. “Facciamo la stessa vita, conosciamo le dinamiche di reciproche in maniera molto precisa, siamo diversi e ci compensiamo, siamo bravi a lasciarci esprimere ed essere di supporto l'uno con l'altro e a spronarci nelle situazioni più difficili”.

Il viaggio di ritorno da Sanremo, malgrado il ritiro di Giorgia, sarà stato comunque molto ricco di sorrisi: c'era una vittoria da festeggiare, un capolavoro di Gregory che in qualche modo non ha gareggiato da solo.