Dov¡¯era giusto trovarsi sabato scorso? Sulle Alpi piemontesi-francesi lo squalo Nibali scatta sui pedali e conquista la maglia rosa al Giro, a Milano si gioca la finale di Champions e il mondo sembra fermarsi, sull¡¯Appennino tosco-emiliano un piccolo grande uomo sta compiendo l¡¯ennesima cavalcata da 100km. Chi e cosa seguire? Non vi sono dubbi, l¡¯undicesima di ¡®Re¡¯ Giorgio Calcaterra [...]
Dov¡¯era giusto trovarsi sabato scorso? Sulle Alpi piemontesi-francesi lo squalo Nibali scatta sui pedali e conquista la maglia rosa al Giro, a Milano si gioca la finale di Champions e il mondo sembra fermarsi, sull¡¯Appennino tosco-emiliano un piccolo grande uomo sta compiendo l¡¯ennesima cavalcata da 100km.
Chi e cosa seguire? Non vi sono dubbi, l¡¯undicesima di ¡®Re¡¯ Giorgio Calcaterra vale il prezzo del biglietto ed il viaggio.
Undicesima vittoria doveva essere e cos¨¬ ¨¨ stato, guarda caso proprio come quella del Real Madrid nella Champions milanese, guarda caso come i giocatori di una squadra di calcio. Vincere una volta la 100km del Passatore ¨¨ gi¨¤ un¡¯impresa, vincerla 10 volte ¨¨ unico, perseverare e arrivare all¡¯undicesimo ¡®titulo¡¯ non ¨¨ umano. Una continuit¨¤ eccezionale, mai un anno fuori forma, stanco, acciaccato, debole, scassato. Mai. Sempre l¨¬, tosto e forte, cuore grande e testa dura. Per un decennio intero. Anzi no, per 11 anni. E chiss¨¤ per quanti anni ancora. 6 ore 58 minuti 14secondi, (4¡¯11¡± al km la media¡) non la sua migliore prestazione, Giorgio pu¨° fare di meglio. Ha fatto di meglio. Qualcuno ¨¨ anche quasi deluso dal suo tempo. Hai capito come ha abituato bene i suoi tifosi?
Nel 2011 la sua vittoria ¡®pi¨´ rapida¡¯, con il record della gara in 6ore 25¡¯46¡±. Eppure quell¡¯anno lui stesso aveva dei dubbi sulla sua velocit¨¤. ¡°Ho fatto alla Maratona di Roma sulle 2ore30¡¯, mi sono rallentato, sono preoccupato¡¯ dichiar¨° alla vigilia. Niente affatto, il suo motore era oliato e mappato per i 100km non quella miseria e pochezza dei 42,195km. E fece l¡¯impresa. E fece il record lasciandosi alle spalle Alberico Di Cecco che chiuse tre minuti in ritardo. Calcaterra in piazza del Popolo a Faenza, Di Cecco alla periferia della citt¨¤. Laggi¨´, staccato nel buio. Questo sabato ha fatto quasi 7 ore, ma non aveva avversari a tallonarlo alle spalle, addirittura la croata Nikolina Sustic in terza posizione. Perch¨¦ dare gas, perch¨¦ spingere inutilmente sull¡¯accelleratore e magari rischiare una crisi?
CHI HA VINTO, L¡¯UOMO O L¡¯ATLETA?
La risposta ¨¨ semplice, ha vinto Calcaterra. Che ¨¨ un uomo e un atleta insieme. Calcaterra ¨¨ la corsa.
Ha vinto la sua educazione, il suo essere a disposizione di tutto e di tutti, ha vinto il suo non alzare mai la voce, ha vinto la sua timidezza e quello sguardo profondo di chi ti lascia fare ma sa bene dove e come andare. Ha vinto il suo essere tassista a Roma, abituato allo stress, alla fatica, ai sacrifici di lunghi allenamenti notturni o all¡¯alba dopo magari decine di ore a far girare il tassametro. Ha vinto l¡¯uomo che si present¨° a soli 18 anni nel 1990 alla partenza della Maratona di Roma. La sua prima maratona. 3ore 29¡¯. Non ne volle pi¨´ sapere, perch¨¦ ci vollero otto anni per presentarsi al via di una nuova maratona. Fu il 1998 a Grottazzolina, Ascoli Piceno.
E questa volta fu amore per la mitica distanza, fu l¡¯inizio di una stupenda favola fatta di numeri ed emozioni: 175 maratone dal 1998 al 2008. Nel 2000 fa il suo primato personale di 2h13¡¯15¡±, oggi lo porterebbero alle Olimpiadi con quel tempo, all¡¯epoca oscurato dai Baldini, Goffi, Bourifa, Modica e tanti altri non se lo fila quasi nessuno. Finita l¨¬. No, perch¨¦ ¡®Re Giorgio¡¯ proprio quell¡¯anno stabilisce il RECORD MONDIALE di Maratone corse in un anno sotto le 2h 20¡¯ (ben 16), ricevendo per questo un prestigioso riconoscimento dalla rivista specializzata americana RUNNER¡¯S WORLD. Nel 2004 corre 31 maratone ma ¨¨ proprio nel 2006 che il tassista romano diventa ultramaratoneta. Anzi no, sbagliato. Diventa uno dei pi¨´ forti ultramaratoneti della storia. Dopo alcune esperienze nelle gare di 50 km, nel 2006 decide di fare il grande salto partecipando alla 100 km Firenze ¨C Faenza, la classicissima del Passatore. L¡¯esordio ¨¨ da urlo: vittoria in 6h 45¡¯ e titolo italiano. E da l¨¬ in poi non si ¨¨ pi¨´ fermato. Tra Firenze e Faenza il migliore da quell¡¯anno ¨¨ sempre lui. Solo lui.
A parlare di numeri e di medaglie ed imprese si fa presto: guai a dimenticare le tre medaglie d¡¯oro al Campionato Mondiale di 100km. S¨¬, esatto, tre volte campione del mondo. E altre due volte di bronzo. Un solo ritiro, solo una volta nelle oltre mille gare disputate, oltre 250 maratone: mondiale della 100km del 2007. Ma l¡¯anno dopo si riscatta e vince il campionato del mondo.
PERCHE¡¯ E¡¯ AMATO - Ma stop ai numeri. La domanda del momento ¨¨: ma perch¨¦ Giorgio Calcaterra ¨¨ tanto amato? La risposta non pu¨° che essere univoca e sicuro mette d¡¯accordo tutti i podisti italiani. Perch¨¦ ¨¨ uno di noi, non ¨¨ un professionista, ¨¨ uno che lavora e si fa il mazzo, ¨¨ uno che ha il cuore grande. E¡¯ uno che ti mette il ¡®like¡¯ sulla pagina facebook se scrivi di ultramaratone o se metti una foto mentre sei al mare, ¨¨ uno che nel 2015 ha fatto due giri alla Maratona di Roma, 84,500km in poco pi¨´ di sei ore, con in mezzo un¡¯ora di pausa per fare pip¨¬ (che non arrivava¡) all¡¯antidoping. Fatta quella, riparte e fa il secondo giro andando a raggiungere l¡¯ultimo della maratona.
E¡¯ uno che alla Wings For Life con la macchina da dietro che ti viene a prendere vince la classifica mondiale e in poco meno di 6 ore piazza 88km. E¡¯ davvero il ¡®Re¡¯ indiscusso del suo popolo dei maratoneti. E¡¯ un leader perch¨¦ fa parlare i fatti, ci mette la faccia e fa le imprese. Niente chiacchiere, ¨¨ un uomo vero. E¡¯ un ultra maratoneta vero. Che soffre in gara. Come nel 2009 sempre al Passatore quando raccont¨°: ¡°Per circa 15km abbiamo corso insieme, poi l¡¯ucraino ha preso il via e io sono andato in crisi, proprio l¨¬ dove gli altri anni spingevo a tutta per cercare di raggiungere il Passo della Colla. ? stata dura? accettare quella crisi, una crisi profonda, ho cominciato a correre anche a 5¡ä 50¡å al km. Il ragazzo in testa guadagnava minuti su minuti e ad un certo punto anche Herman (Achmuller) mi ha raggiunto e staccato in pochissimi metri. La crisi ¨¨ continuata anche in discesa, non riuscivo a spingere,? era una corsa senza energia. Mi ripetevo di voler cercare di resistere che il terzo posto sarebbe stato pi¨´ che onorevole, ma se mi avessero raggiunto altri atleti mi sarebbe andato bene, l¡¯importante era arrivare. Poi notizie della crisi dell¡¯Ucraino e dell¡¯ottima corsa di Herman che continuava a guadagnare minuti su di me. All¡¯incirca all¡¯ottantesimo km la svolta, ho sentito un guizzo di energia, ho provato ad aumentare ed ¨¨ andata bene, il distacco da Herman ¨¨ cominciato ad assottigliarsi,? ho cominciato a crederci e circa al 93 km c¡¯¨¨ stato il sorpasso, a quel punto ho rallentato e ho cercato di godermi gli ultimi km. Gara sofferta, come non doveva essere, tempo alto, peggior tempo degli ultimi nove anni, ma tanta gioia¡
Qualcuno sabato notte in palestra dopo aver concluso la 100km?chiede: ¡°Chi ha vinto la Champions?¡± La risposta arriva secca e forte: ¡°Calcaterra¡±.
Gi¨¤, per noi ¨¨ da Champions League, Giorgio ¨¨ il nostro Galactico.
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