Giorgio Calcaterra ha firmato un'impresa eccezionale, ma l'edizione numero 44 della "100 km del Passatore¡± sar¨¤ ricordata non solo per il suo 11¡ã trionfo consecutivo, ma anche per quel furbetto che ¨¨ stato visto da alcuni podisti prima del ponte di Borgo di San Lorenzo scendere da un'auto e riprendere a correre come fosse la cosa pi¨´ normale, il tutto coprendo il suo pettorale [...]
Giorgio Calcaterra ha firmato un'impresa eccezionale, ma l'edizione numero 44 della "100 km del Passatore¡± sar¨¤ ricordata non solo per il suo 11¡ã trionfo consecutivo, ma anche per quel furbetto che ¨¨ stato visto da alcuni podisti prima del ponte di Borgo di San Lorenzo scendere da un'auto e riprendere a correre come fosse la cosa pi¨´ normale, il tutto coprendo il suo pettorale - ma senza fortuna, perch¨¦ il suo 888 ¨¨ stato visto e registrato da altri podisti che lo hanno denunciato ai giudici sul traguardo. Nel giro di poche ore si ¨¨ cos¨¬ trovato appiedato e squalificato, non potr¨¤ gareggiare per i prossimi 12 mesi: lo ha deciso la sua societ¨¤, ma ora potrebbe muoversi anche la Fidal.
Sin qui una storia quasi ordinaria, anche se in questi casi (come gi¨¤ alla maratona di Milano 2016 con la coppia che si ¨¨ divisa lo sforzo) non si capisce, ancor pi¨´ che in altri, perch¨¦ uno debba barare per partecipare. Ma la scoperta fatta all'arrivo ¨¨ stata assolutamente disarmante, perch¨¦ quel numero di pettorale? corrisponde a quello di Domenico Mirra, 69 anni, ex arbitro di calcio ed oggi nientemeno che giudice provinciale Fidal della Campania.
Nell'era dei social, l'episodio attraverso Facebook ha fatto il giro d'Italia in poche ore. Per di pi¨´ anche per i giudici del Passatore ed ¨¨ stato sin troppo facile rendersi conto dell'incongruit¨¤ dei tempi fatti registrare dall'ingannevole ultramaratoneta tra un rilevamento cronometrico e l'altro, passando dai 9'18¡± del primo tratto addirittura ai 4'23¡± nei 17 km centrali (facendo segnare il nono tempo assoluto nella frazione), per poi tornare ad una media di 8'43¡± e chiudere la gara in 12 ore e 28 minuti, secondo nella propria categoria. Tempi incoerenti per un podista che lo scorso febbraio aveva chiuso la Mezza Maratona di Napoli in oltre 2 ore e 10 minuti e poi ad aprile alla Maratona di Roma aveva fatto segnare un tempo di 5 ore e 17 minuti.
Il luned¨¬ cos¨¬ - dopo le celebrazioni per Re Giorgio - ¨¨ stato il giorno della rabbia del mondo del podismo, che nella pagina social di Domenico Mirra leggeva pure come lui spiegava di ¡°essersi sentito sempre al massimo e ben concentrato¡± e che ¡°lo sport ¨¨ anche sacrificio e sofferenza, con nessuno che ti d¨¤ niente...¡±. Tutti hanno diritto a spiegare, e noi aspettimao le spiegazioni del rapidissimo Mirra, per¨° il suo club non ha molti dubbi. Il presidente della Napoli Nord Marathon, Antonio Esposito, ¨¨ subito intervenuto. Prima con una dichiarazione: ¡°Nella societ¨¤ tutti sono fortemente amareggiati da un atteggiamento che nulla ha a che vedere con i principi sani, etici e di rispetto di cui lo sport richiede". Poi con i fatti, marted¨¬ ha convocato il consiglio direttivo "e dopo aver visionato i riscontri cronometrici e le testimonianze" ha squalificato per un anno il runner che usa l'auto.... C'¨¨ per¨° chi chiede anche un intervento immediato del presidente della Fidal Alfio Giomi.
Antonello Menconi
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