Dopo la figuraccia rimediata alla fine della 100 km del Passatore, dopo che era stato denunciato all'arrivo di Faenza per esser stato scoperto da altri podisti a farsi una parte della gara su una macchina invece di correre, ora per Domenico Mirra ¨¨ arrivata anche la squalifica della Fidal per 24 mesi come giudice. Quella Fidal della quale era giudice e che ha deciso di sospenderlo [...]
Dopo la figuraccia rimediata alla fine della 100 km del Passatore, dopo che era stato denunciato all'arrivo di Faenza per esser stato scoperto da altri podisti a farsi una parte della gara su una macchina invece di correre, ora per Domenico Mirra ¨¨ arrivata anche la squalifica della Fidal per 24 mesi come giudice.
Quella Fidal della quale era giudice e che ha deciso di sospenderlo da ogni attivit¨¤ federale non solo per ¡°aver alterato artificiosamente lo svolgimento e il risultato della gara facendosi trasportare da un'auto lungo la parte centrale del percorso¡± ma anche perch¨¦ ¡°successivamente si era vantato del tempo effettuato, irridendo i concorrenti che avevano concluso regolarmente la gara¡±. Una sanzione certamente esemplare, aggravata ¨C come si legge nella sentenza - dal fatto di essere un giudice federale. Certo, l'ingenuit¨¤ era stata grossa e del resto non si capisce nemmeno come avrebbe potuto farla franca se all'et¨¤ di 69 anni in alcuni tratti del percorso la sua media di corsa si era rivelata addirittura pi¨´ veloce di Giorgio Calcaterra, che di questa gara ¨¨ da anni l'incontrastato dominatore (11 le sue vittorie).
Bene ha fatto il tribunale federale a non mostrare alcuna piet¨¤, ma l'auspicio ¨¨ ora quello che questo provvedimento non rimanga un'eccezione, ma diventi piuttosto la ritualit¨¤ per tutti coloro che vengono scoperti a barare e che, forse, riescono poi a passarla liscia. Il giudice-podista (in passato anche arbitro di calcio) era stato gi¨¤ stato sospeso per un anno dalla propria societ¨¤, la Napoli Nord Marathon, che tra l'altro in questo procedimento disciplinare ¨¨ stata sanzionata per 333 euro (ridotta di un terzo per il riconoscimento delle attuenuanti), essendo stata rilevata la responsabilit¨¤ oggettiva per il cmportamento del proprio tesserato. Al procedimento non si ¨¨ presentata la societ¨¤ e nemmeno l'atleta, che, evidentemente, aveva ben poco da dire. Per lui sarebbe stato in effetti difficile trovare le parole giuste per spiegare il proprio comportamento.
di Antonello Menconi
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