RUNNING
L'appello di Giacomo Leone: "Corriamo s¨¬, ma soli e distanziati"
¡°Corriamo ?da soli, distanziati, in sicurezza, rispettando le regole. E non pensiamo che dal 4 maggio cambi tutto, perch¨¦ ci sono delle limitazioni che vanno osservate¡±.? E¡¯ l¡¯appello di Giacomo Leone, vincitore della maratona di New York del 1996, presidente del comitato regionale della Fidal Puglia, assistente capo della polizia di Stato. ?¡°Stiamo vivendo qualcosa che non avremmo mai immaginato ¨C dice nella diretta di Gazzetta Active su Instagram - Pensavamo fossero cose soltanto dei film di fantascienza. E si ¨¨ pure diffusa, ahim¨¨, l¡¯idea dei runner, che fanno dell¡¯attivit¨¤ fisica in assoluta autonomia e in solitudine, come untori. Un messaggio veramente sbagliato di tanti cittadini che vedevano il vicino felice di poter correre, e provavano, consentitemi, invidia¡±.
IN STRADA - Il lavoro di Leone ha incrociato questo vissuto in queste settimane. ¡°Faccio il poliziotto a tutti gli effetti, amo questo lavoro, e come tutte le forze dell¡¯ordine siamo stati chiamati ?a far rispettare le regole. Ci sono stati milioni di cittadini disciplinati. Nel mio caso, quei pochi che violavano le regole, li avvicinavo con la volante e li invitavo, a volte anche severamente, a tornare a casa. Con la mascherina, non mi riconoscevano¡ Tutti alla fine hanno accettato. Se tutti facciamo la stessa parte, possiamo uscire da questa emergenza tragica. Anche dal 4 maggio non cambieranno tante cose. Dobbiamo evitare un ritorno al passato che moltiplichi i contagi, rispettiamo le regole. Andiamo da soli a correre.
Vero, il runner ?in gruppo ¨¨ ?pi¨´ stimolato, chiacchiera, si distrae, ma ora non ce lo possiamo permettere. Per praticare l¡¯atletica ci basta un paio di scarpe e una strada. La mia perplessit¨¤ ¨¨ l¡¯apertura dei parchi e delle ville con la gente che si inventa runner dall¡¯oggi e domani e magari provoca assembramenti. No, dobbiamo essere responsabili. La corsa ¨¨ l¡¯unico vero antidepressivo naturale, non c¡¯¨¨ bisogno di compresse e farmaci. Vai dove vuoi. ?E in questo momento drammatico, in cui l¡¯Italia ha superato 27 mila morti, in cui qualcuno delle nostre nazioni limitrofe che stavano allentando i cordoni ¨¨ ?stato costretto a tornare indietro, significa correre da soli. Mezz¡¯ora, 40 minuti, un¡¯ora, le nostre periferie sono piene di strade che costeggiano delle campagne bellissime¡±.
LE GARE DI MASSA?- Leone commenta anche il protocollo per riavviare una prima forma di corse su strada approvato dalla Fidal e che naturalmente sar¨¤ ora vagliato dalle autorit¨¤ governative. ¡°Le linee guida della pista sono praticabili per velocit¨¤ e concorsi, per il mezzofondo. Sulle corse su strada sono molto pi¨´ scettico. Secondo me intanto sarebbe costosissimo. Si ipotizza che il pettorale non venga mai ritirato in zona partenza o all¡¯expo ma consegnato a casa: pensate alle spese di spedizione. Poi si prevedono delle partenze scaglionate, quasi gare a cronometro. Si chiede di indossare delle mascherine prima del via, togliersele quando si parte e reindossarle all¡¯arrivo. Con decine di persone che devono controllare che si osservi il distanziamento. Nella zona di partenza e di arrivo vedo molto difficile rispettare tutto questo. E come si fa a intervenire? Con volontari che indossano tute anticontagio? Secondo me nel breve periodo dobbiamo dimenticarci le gare di massa. Se non arriva il vaccino non possiamo tornare alla situazione di prima¡±.
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