L'analisi delle prestazioni delle donne nella maratona a livello internazionale del coach Rondelli. Con i nuovi record...
Cifre incredibili nel resoconto annuale della maratona femminile. Il 2023 si chiude infatti con lo stratosferico nuovo primato del mondo di 2h11.53. Poi con 25 atlete sotto lo storico muro delle 2 ore 20 minuti. Infine, con ben 335 atlete sotto le 2 ore e 30 minuti! Un tempo che fino a qualche anno fa segnalava l'ingresso di un'atleta nel buon livello internazionale. Naturalmente sono tutte cifre record nella storia della maratona femminile.
Le differenze con il passato
¡ª ?Tornando indietro a dieci anni fa, quando il primato mondiale era detenuto dalla britannica Paula Radcliffe con 2h15.25, scopriamo infatti che nelle liste mondiali stagionali del 2013 c'era una sola atleta sotto le 2 ore e 20 minuti, la keniota Rita Jeptoo Sitienei con 2h19.57. Ancora 111 atlete sotto le 2 ore e 30 minuti. Cifre molto inferiori anche nelle liste stagionali del 2018, cio¨¨ di cinque anni fa, quando Il primato del mondo apparteneva ancora alla britannica Radcliffe. Nel frattempo le atlete sotto le 2 ore e 20 minuti erano diventate 11 e quelle sotto le 2 ore e 30 minuti salite a 171.
Il record del mondo nella maratona femminile
¡ª ?Su tutto e su tutte spicca naturalmente il nuovo primato mondiale di 2h11.53, stabilito nel mese di settembre a Berlino dall'etiope Tigist Assefa. Curiosamente lo stesso tempo con cui il suo manager italiano Gianni Demadonna giunse secondo nel 1987 alla maratona di New York. Sul piano cronometrico la neo primatista mondiale ha corso la distanza dei 42 km e 195 al ritmo di 3.07/3.08 al km, mettendo insieme quattro volte 10.000 metri in 31.15 con l'aggiunta dei 2 km e 195 metri finali. Pura fantascienza se si pensa che ai Giochi Olimpici di Roma del 1960 il leggendario Abebe Bikila vinse il titolo olimpico in 2h15'16"2! Nuovo record mondiale.
Il primato europeo nella maratona femminile
¡ª ?Nel 2023 ¨¨ caduto anche il primato europeo a opera di Sifan Hassan, etiope di nascita poi naturalizzata olandese, che nel mese di ottobre ha vinto la maratona di Chicago in 2h13.44.
Il primato italiano
¡ª ?A inizio dicembre a Valencia ¨¨ caduto anche il primato italiano detenuto dal 2012 da Valeria Straneo con 2h23.44. La neo primatista ¨¨ la 29 enne italo-ucraina Sofiia Yaremchuk che nella citt¨¤ iberica ha fermato i cronometri in 2h23.16. Per capire l'attuale livello della maratona mondiale lo si pu¨° anche dedurre dal fatto che la stessa Yaremchuk, con il suo nuovo primato italiano, ¨¨ solo 79? nelle liste mondiali del 2023, mentre l'altra top azzurra Giovanna Epis, classe 1988, con 2h23.46 si colloca in 92? posizione. Per finire con la giovane emergente sicula Federica Sugamiele, classe 1996, che ha esordito a Reggio Emilia sulla distanza con 2h31.35 e che si trova addirittura in 400? posizione!
Etiopia nazione leader
¡ª ?Analizzando le liste delle prime 100 atlete mondiali troviamo ancora l'Etiopia come nazione guida con ben 39 presenze, seguita dal Kenia con 26 atlete. Quindi il Giappone con 8 atlete. In totale le atlete africane sono 70 contro le 30 del resto del mondo. Anche l'Italia ¨¨ presente con due atlete, le sopracitate Sofiia Yaremchuk e Giovanna Epis.
Le cause del boom femminile
¡ª ?Cifre a parte quali sono le cause del boom femminile della maratona? Almeno quattro escludendo, fino a prova contraria, l'utilizzo della chimica:
- nuove metodiche di allenamento con maggiore utilizzo dei ritmi veloci come se invece di allenarsi per la maratona ci si dovesse preparare per una gara di 10.000 metri;
- l'utilizzo delle nuove calzature con la piastra di carbonio che forniscono pi¨´ spinta e meno affaticamento muscolare;
- il supporto dei pacemaker maschili che sono in grado di dettare il ritmo di gara alle atlete dalla partenza sino al traguardo;
- i percorsi molto veloci e piatti delle migliori maratone mondiali. A cominciare da Berlino proseguendo poi per Chicago e Valencia. Qualche maligno, restando per¨° prudentemente dietro le quinte, sussurra che gli stessi percorsi, naturalmente certificati dalla World Athletic, permettano alcuni tagli sistematici in determinati punti del percorso.
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