RUNNING
Un'altra vittima in bici: ci lascia l'alpinista Alessandra Casiraghi, sorella dell'ultramaratoneta Monica
Ancora una volta, lĄŻennesima. E quel che fa rabbia ¨¨ che non sar¨¤ lĄŻultima. UnĄŻaltra tragedia, unĄŻaltra vittima in bicicletta, questa volta a lasciarci ¨¨ lĄŻalpinista Alessandra Casiraghi originaria di Missaglia in provincia di Lecco. 50 anni vissuti pericolosamente tra le montagne, la sua grande e vera passione, dove ¨¨ stata capace di scalare tutte le 82 cime alpine oltre i 4000 metri di quota. Alessandra era anche conosciuta perch¨Ś sorella di Monica Casiraghi, ultramaratoneta azzurra plurititolata sia in ambito italiano che mondiale nonch¨Ś primatista italiana della 24 ore di corsa con 226 km.
Alessandra ¨¨ stata la quarta donna in Italia e sesta al mondo a riuscire nellĄŻimpresa, durata 25 anni, di scalare le 82 vette superiori ai 4000 metri sulle Alpi. LĄŻultima, lĄŻatto finale, nellĄŻagosto scorso dove ha conquistato lĄŻAiguilles du Diable sul massiccio del Monte Bianco. Per¨° ieri non ce lĄŻha fatta, fatale lo scontro in una rotonda contro un Tir a pochi chilometri da casa, Alessandra ¨¨ deceduta sul colpo e vani sono stati i tentativi di soccorso giunti immediati. Distrazione sua o dellĄŻautista ancora non ¨¨ stato accertato, quel che ¨¨ certo ¨¨ il traffico sempre forte su quelle strade come su mille altre. Alessandra ¨¨ unĄŻaltra vittima illustre dopo quelle ad esempio dellĄŻamatissimo ciclista Michele Scarponi in aprile oppure nel 2015 della 39enne triatleta ?padovana travolta da un pullman in Sudafrica a Citt¨¤ del Capo dove si stava allenando con la compagna Edith ?Niederfriniger. Ancora questĄŻanno non si pu¨° dimenticare il centauro Nicky Hayden investito nel suo training in bici in Romagna.
In Italia in bici, purtroppo, si muore. Tanto e spesso. Pi¨´ che nelle altre nazioni.
Nel 2015 lĄŻIstat ha stimato che vi siano almeno 45 gravi incidenti al giorno e i morti in sella a una bici sono stati 252, uno ogni 35 ore, un aumento rispetto al 2014 del 21%. Una gravit¨¤ inaudita, una guerra, perch¨Ś davvero andare ad allenarsi sulle strade ogni giorno ¨¨ unĄŻautentica battaglia. Abbiamo il Giro dĄŻItalia che ha un secolo di vita e grandissimi campioni, ma siamo un popolo nemico della bici, schiavi delle autovetture e delle loro pazzesche velocit¨¤ anche nei centri urbani. Siamo una delle nazioni europee con la pi¨´ bassa percentuale di piste ciclabili sia urbane che extraurbane e tutto questo incide sulla civilt¨¤, anzi incivilt¨¤, e soprattutto sullĄŻignoranza di come si comporta una bicicletta. Se una persona non ha mai usato la bici, mai sapr¨¤ come ragiona e come ad esempio frener¨¤ o curver¨¤ un ciclista. In auto non lasciamo la precedenza, ci danno fastidio, diciamo che "intralciano il traffico". Questa prepotenza causa vittime e dissidi ogni giorno, ciclisti amatori, campioni o semplici persone che vanno al mercato, nessuno ¨¨ escluso, lĄŻasfalto non perdona e nei giorni feriali con i camion il livello di insicurezza aumenta a dismisura. Perch¨Ś non ti vedono, perch¨Ś ti stringono, perch¨Ś nella corsia nel tuo senso di marcia non ci stanno in larghezza bici e camion insieme e ti passano vicino, troppo vicino, rischiando di risucchiarti tra le ruote.
Non cĄŻ¨¨ una normativa che impone il fatidico 1,5 metri di distanza laterale da mantenere obbligatoriamente da una bicicletta mentre si ¨¨ in fase di sorpasso, non cĄŻ¨¨ la parte politica-istituzionale che ha la mentalit¨¤ cos¨Ź avanguardistica da pensare che potrebbe essere davvero il mezzo del futuro, anche con batteria elettrica inclusa se il caso (per le bici non da corsa ovviamente), un mezzo ecologico a inquinamento zero, pulito, divertente, che ha bisogno di pochi spazi per il parcheggio. Le elezioni non si vincono purtroppo parlando e progettando corsie preferenziali per le biciclette.
Oggi piangiamo Alessandra Casiraghi e facciamo le pi¨´ sentite condoglianze a Monica Casiraghi e a tutta la famiglia. La speranza ¨¨ che in futuro qualcosa possa davvero cambiare e migliorare, intanto non rimane che essere prudenti e rispettare le regole. Tutti. Ciclisti compresi.
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