L¡¯ultima settimana di agosto attorno al Bianco ¨¨ una gita che chiunque ami lo sport deve fare prima o poi. Se corre, magari pu¨°?tentare una delle straordinarie gare che animano la fine dell¡¯estate; oppure stare a guardare, seguire, applaudire: l'emozione che regala esserci vale comunque il viaggio. Passate da Courmayeur e Chamonix se non lo avete ancora fatto, perch¨¦ se amate [...]
L¡¯ultima settimana di agosto attorno al Bianco ¨¨ una gita che chiunque ami lo sport deve fare prima o poi. Se corre, magari pu¨°?tentare una delle straordinarie gare che animano la fine dell¡¯estate; oppure stare a guardare, seguire, applaudire: l'emozione che regala esserci vale comunque il viaggio.
[fncvideo id=16257]
Passate da Courmayeur e Chamonix se non lo avete ancora fatto, perch¨¦ se amate lo sport e gli sport di fatica in particolare avrete modo di provare una commozione intensa.
Quest¡¯anno a vincere il premio emozione ¨¨ senza dubbi Tim Tollefson, un ragazzo americano di 31 anni che da queste parti si era gi¨¤ meritato attenzione un anno fa arrivando secondo. Questa volta ha chiuso terzo, ma con una rimonta straordinaria e un finale da lacrima per come ha raggiunto il traguardo, abbracciando chiunque e tornando sui suoi passi, per come ha urlato la sua gioia, per come ha aspettato i suoi compagni del team Nike (che ha piazzato tre atleti nei primi sei).
Tim?¨¨?arrivato dopo il francese Ludovic Pommeret, che ha conquistato la gara che inseguiva da anni proprio nell¡¯edizione che, per sua ammissione, poteva vederlo ritirato dopo qualche ora: ¡°Non andavo, non giravo, la testa mi diceva che sarebbe stata una sofferenza e non sarebbe andata bene, poi ho ascoltato le parole del mio allenatore e ho ricominciato a macinare il sentiero e le salite - ha raccontato sul traguardo - mi sono detto, dovrei almeno entrare nei primi dieci¡ Invece, ora posso dedicare la vittoria a mio padre che mi ha appena lasciato ed alla mia famiglia che mi sopporta e mi supporta¡±.
Ludovic non era tra i primi dieci a met¨¤ gara, ma questa edizione della Utmb forse verr¨¤ ricordata proprio per questo, per le rimonte, per chi arrivando da dietro e da lontano ha raccolto quel che restava degli atleti che avevano animato la prima parte della corsa. Come l¡¯americano Zach Miller che aveva attaccato dopo il ristoro di Saint Gervais e che nei pressi della chiesetta di Notre Dame de la Gorge aveva gi¨¤ un vantaggio significativo.?Non ¨¨ mai riuscito per¨° a fare il vuoto alle sue spalle e quando la fatica inevitabilmente si ¨¨ fatta sentire ha dovuto cedere il passo ad alcuni dei rivali (chiudendo comunque al sesto posto assoluto) come il lituano Gediminas Grinius, il secondo al traguardo, che pure non era tra i primi a met¨¤ gara.?
Con lui esulta il team Vibram, che pure piazza due atleti tra i primi cinque grazie allo spagnolo, che era quarto a met¨¤ gara ed ha patito s¨¬ la rimonta, ma senza cedere troppo spazio e superando comunque tutti quelli che nella prima fase della Utmb gli erano stati davanti.?
E¡¯ stata una corsa davvero eccezionale, con distacchi ridotti e tantissimi sorpassi. Decisiva probabilmente la gestione delle sforzo e delle risorse idriche, in un weekend terribile perch¨¦ dominato da un caldo eccezionale che ha influenzato moltissimo le performance dei partecipanti.
Utmb ha visto partire 2300 trailer, e il 40% di loro si ¨¨ ritirato nelle prime 20 ore.?Gli arrivi si susseguono ora e continueranno sino a domani in tardo pomeriggio quando scadr¨¤ il tempo massimo concesso agli appassionati per arrivare al traguardo. Runner "normali", amatori che arrivano qui da tutto il mondo e che colorano il Monte Bianco con la loro gioia, l¡¯emozione e la voglia di fare qualcosa di assolutamente straordinario.
Gente comune, gente come noi che per¨° si distingue per la capacit¨¤ di preparare sfide al limite e di affrontare resistendo a ogni problema, andando oltre e gestendo con tantissima testa uno sforzo fisico davvero impressionante.
Domattina conosceremo in maniera pi¨´ ampia?protagonisti e vincitori, stasera saremo per strada a raccogliere lo sforzo di chi come noi ama le corse senza pensare al piazzamento, ma adora la sfida e la salute straordinaria che ne pu¨° derivare, oltre alla carica per risolvere poi nella vita problemi (magari) molto pi¨´ importanti.
? RIPRODUZIONE RISERVATA