Domani a Lisbona si assegnano i titoli Europei, un test per il Vecchio Continente in vista dell'appuntamento olimpico di Rio. Il copione si ripete dopo otto anni: nel 2008, la capitale lusitana sorrise ai colori azzurri e regal¨° uno splendido argento a Nadia Cortassa che conquist¨° in quella occasione la sua ultima medaglia internazionale. OTTIMO RICORDO?"Ho un ottimo ricordo [...]
Domani a Lisbona si assegnano i titoli Europei, un test per il Vecchio Continente in vista dell'appuntamento olimpico di Rio. Il copione si ripete dopo otto anni: nel 2008, la capitale lusitana sorrise ai colori azzurri e regal¨° uno splendido argento a Nadia Cortassa che conquist¨° in quella occasione la sua ultima medaglia internazionale.
OTTIMO RICORDO?"Ho un ottimo ricordo di quella competizione", spiega la torinese che fu quinta ai Giochi di Atene 2004, "ricordo una citt¨¤ magnifica e una gara organizzata alla perfezione con un arrivo davvero suggestivo. Arrivai alle spalle della pi¨´ forte atleta di quegli anni, Vanessa Fernandez, e la forma in vista di Pechino 2008 stava crescendo. Avevo tanta fiducia per la gara a cinque cerchi, ma una banale caduta in allenamento non mi permise di coronare il sogno?. Rivive quei ricordi col sorriso Nadia, ora madre di due bambini e impegnata con il settore giovanile del Torino Triathlon. ?Consiglio ad Alessandro Fabian di affrontare la gara con spensieratezza: lui ¨¨ forte e pu¨° puntare al podio, ma comunque vada la gara di domani, deve continuare con serenit¨¤ la preparazione per l'Olimpiade?.
LIVELLO PI? ALTO Con 11 titoli italiani in bacheca e quattro medaglie continentali individuali, la Cortassa vorrebbe fare un salto indietro nel tempo: "Le gare di World Triathlon Series sono spettacolari e tiratissime, ma mi piacerebbe che si assegnasse il titolo mondiale in una gara secca, come ai miei tempi". E sull'attuale livello degli atleti, spiega che "gli atleti top hanno sempre gli stessi standard, quello che ¨¨ cambiato in maniera sensibile ¨¨ il livello medio: si fa davvero fatica a qualificarsi nel ranking olimpico e, ad ogni gara internazionale, in una manciata di secondi ci sono decine di atleti".
GIOVANI La sua esperienza ora ¨¨ al servizio delle nuove leve, nel team pi¨´ numeroso: "? un'avventura?totalizzante, i giovani fanno un sacco di gare", spiega la moglie di Andrea Gabba, direttore tecnico della nazionale turca, "il mio obiettivo principale ¨¨ quello di far crescere i ragazzi in un ambiente sano con valori positivi. Certo che noi ex atleti lo capiamo al volo se un ragazzino ha la classe per arrivare in Coppa del Mondo, ma l'importante ¨¨ che vengano ad allenarsi e che imparino a vivere facendo sport". E chiss¨¤ se tra qualche anno, una sua allieva chieder¨¤ di passarle il testimone, intanto possiamo sognare un podio europeo che ci faccia ben sperare in chiave olimpica.
GLI AZZURRI PER GLI EUROPEI DI LISBONA (28-29 giugno)
Uomini: Gregory Barnaby (707), Alessandro Fabian (Carabinieri), Gianluca Pozzatti (CusTrento), Delian Stateff (Fiamme Azzurre). Donne: Sara Papais (TD Rimini), Verena Steinhauser (Cremona Stradivari).?Junior. Uomini: Nicola Azzano (Cus Udine), Diego Boraschi (Torrino T.Team), Franco Pesavento (PPR Team), Giulio Soldati (TD Rimini). Donne: Carlotta Missaglia (PPR Team), Beatrice Mallozzi e Michela Pozzuoli (Minerva Roma).
Paratriathlon -?Uomini: Giovanni Achenza - PT1 (Team Equa), Michele Ferrarin - PT2 (Fiamme Oro), Gianni Sasso - PT2 (Team Cicliscotto) Federico Sicura - PT5 (Zerotrenta, guida Tito Tiberti).
di Alberto Fumi?
@albertofumi
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