Il plogging mondiale fa tappa a Genova: a settembre incoronati gli specialisti del correre e ripulire

Il capoluogo ligure ospiterà la rassegna iridata di plogging, una disciplina che tutti, con qualche piccolo accorgimento, possono iniziare a praticare

Correre, dunque fare bene a se stessi, e ripulire l'ambiente dai rifiuti abbandonati, dunque fare bene a tutti. Il Plogging unisce queste due nobili intenzioni, e a Genova, a fine settembre, aggiungerà una massiccia dose di competizione. Sarà proprio il capoluogo ligure da ospitare il World Plogging Championship la manifestazione che riunisce runner da tutto il mondo, accomunati da un solo obiettivo: ripulire il territorio mentre si corre. Saranno 100 gli atleti che, dopo il processo di qualificazione su scala globale, potranno accedere alle finali, in programma dal 29 settembre al 1 ottobre ad arricchire il calendario di eventi sportivi della città, dopo l’arrivo della regata più famosa del mondo per la prima volta in Italia, l’Ocean Race, e la nomina a Capitale Europea dello Sport per il prossimo anno.

QUALIFICAZIONI

Per accedere alla finale mondiale, sarà fondamentale partecipare alla qualificazione virtuale abbinate alle selezioni sul campo in alcune gare opportunamente scelta dal comitato organizzatore (vedi www.worldploggingchampionship.com/gare-qualificanti/ e www.ploggingchallenge.com). Atleti e atlete di tutto il mondo potranno così liberamente correre nei loro territori di preferenza, ripulendo il percorso scelto, e ricevere un punteggio che li farà entrare in una classifica mondiale. “Come ogni anno le finali dei campionati del mondo si arricchiscono di eventi - commenta Roberto Cavallo, direttore della gara - Quest’anno, accanto alla tradizionale disciplina del Trail-Plogging, si affiancherà la disciplina dimostrativa dell’Urban-Plogging: una corsa della durata più breve in ambito esclusivamente urbano. 50 atlete e atleti potranno così sfidarsi nel ripulire marciapiedi, piazze, vie e parchi. E portare le finali in una città importante come Genova è per noi una sfida nella sfida, certi di vincerla lasciando, ancora una volta, un pezzo di mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.

SIGNIFICATO

Il termine Plogging è la perfetta unione della parola svedese plocka upp (raccogliere) e dell'inglese jogging e ad inventarla dando vita al trend è stato Erik Ahlstr?m che nel 2016 prima di trasferirsi in una città diversa rispetto a quella in cui risiedeva decise di ripulire l'area nella quale solitamente di allenava. L'idea alla base è quella che ottimizzare il tempo utilizzato normalmente per l'allenamento, per fare anche qualcosa di positivo per lo spazio in cui si vive. Chi vi partecipa, infatti, scende in strada munito di sacchi della spazzatura per raccogliere l'immondizia che incontra durante la sessione di allenamento.

BENEFICI

Come le altre attività aerobiche, il plogging è un ottimo antistress (aumenta il rilascio di endorfine che migliorano l'umore), incrementa il consumo calorico (si alternando corsa/camminata a pause in cui si effettuano movimenti simili agli affondi) e aumenta l'autostima. Per iniziare, è fondamentale avere un minimo livello di allenamento nella corsa e nella camminata. Oltre all'abbigliamento adatto per il running, comprese le scarpe adeguate, servono una borsa per riporre i rifiuti raccolti e un paio di guanti da lavoro. L'allenamento non finisce al termine della corsa: è necessario anche compiere una impeccabile suddivisione dei rifiuti raccolti, applicando le regole della raccolta differenziata. Così, davvero, i benefici saranno per noi stessi, per gli altri e per l'ambiente.