Derek Murphy ¨¨ il fondatore del blog Marathoninvestigation.com?un sito web usato per smascherare i tanti furbetti che vantano risultati in gara sulla 42 km che in realt¨¤ non hanno mai veramente realizzato. Persino un mastino come Derek, sempre in cerca della verit¨¤, si ¨¨ dovuto ricredere riguardo al caso di?Ryan Lee, un ragazzo inglese di 18 anni sospettato di non aver [...]
Derek Murphy ¨¨ il fondatore del blog Marathoninvestigation.com?un sito web usato per smascherare i tanti furbetti che vantano risultati in gara sulla 42 km che in realt¨¤ non hanno mai veramente realizzato.
Persino un mastino come Derek, sempre in cerca della verit¨¤, si ¨¨ dovuto ricredere riguardo al caso di?Ryan Lee, un ragazzo inglese di 18 anni sospettato di non aver concluso correttamente la London Marathon edizione 2016. Il chip di Ryan non era infatti stato rilevato al passaggio dei 5 chilometri e al decimo chilometro segnava un tempo di 34 minuti, mentre il risultato finale all'arrivo di 3 ore e 58 minuti testimoniava un cambio di passo quanto meno sospetto.?
Pane per i denti di un investigatore dei "furbetti" del running come Derek: "la prima impressione ¨¨ stata ovvia, il?ragazzo sembrava avesse barato", spiega?Murphy?alla testata Runner's World. In seguito gli organizzatori della London Marathon hanno chiesto delle prove al giovane?riguardo alla sua corsa sui 10k in 34 minuti, ma non risultavano per¨° precedenti su questa distanza e l'organizzazione ha quindi deciso di procedere con la squalifica.
L'unica a quel punto a credere all'innocenza di?Ryan era sua mamma Liz Lee: "conosco mio figlio, non ¨¨ un imbroglione", racconta lei?che a quel punto tramite Facebook e il web ha iniziato a cercare prove a favore del figlio, in particolare foto?della prima parte della gara.
Dopo l'iniziativa della madre?persino Murphy si ¨¨ interessato di nuovo del caso e con una delle tante foto ricevute dai partecipanti ¨¨ arriva la svolta. Basandosi sulle immagini e sul numero di pettorali di chi ha corso i primi chilometri con Ryan, lo Sherlock del running ha concluso che il rilevamento iniziale del ragazzo alla partenza doveva essere per forza errato, lui infatti ¨¨ partito con 15 minuti d'anticipo. I primi dieci km quindi sono stati corsi dal giovani in circa 50 minuti, un tempo decisamente pi¨´ credibile, con un personale al traguardo di 4 ore e 13 minuti. A quel punto tramite?Marathoninvestigation.com?Ryan ha reso noto a tutti quanto scoperto e dopo circa un mese gli organizzatori hanno fatto sapere alla madre di Lee che il figlio era stato riammesso alla classifica finale della gara.?
Tutto ¨¨ bene quel che finisce bene, come si dice in questi casi. Il ragazzo ha gi¨¤ deciso che parteciper¨¤ anche alla prossima edizione della London Marathon mentre?Derek Murphy, che di solito si spende per smascherare gli imbroglioni, ha dichiarato che questo ¨¨ stato uno dei suoi "casi preferiti".
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