The marathon show. La 36^ maratona di Londra ¨¨ stata ancora una volta spettacolo puro, forse la pi¨´ bella di sempre: gare di altissimo livello tecnico, un clima quasi perfetto nonostante i timori della vigilia, la partecipazione record di 39.698 iscritti, un pubblico colorato e appassionato che ha seguito con entusiasmo la mattinata di corsa da Greenwich fino a Buckingham Palace. [...]
The marathon show. La 36^ maratona di Londra ¨¨ stata ancora una volta spettacolo puro, forse la pi¨´ bella di sempre: gare di altissimo livello tecnico, un clima quasi perfetto nonostante i timori della vigilia, la partecipazione record di 39.698 iscritti, un pubblico colorato e appassionato che ha seguito con entusiasmo la mattinata di corsa da Greenwich fino a Buckingham Palace. Trionfa il Kenya, con Eliud Kipchoge nella prova maschile e Jemina Sumgong in quella femminile. L¡¯unico rimpianto, quasi una beffa, ¨¨ il mancato record mondiale del quasi imbattibile Kipchoge, sei vittorie nelle sette maratone disputate, che con 2h03¡¯05¡± manca il primato di Kimetto per 8¡±, pur correndo gli ultimi 2195 metri in 6¡¯16¡±. Dopo il traguardo, pur sorridente, Eliud si mette le mani sul viso in segno di disperazione ma sarebbe stata solo la ciliegina sulla torta. Kipchoge era ¨¨assato con la miglior prestazione mondiale ai 30 km, con 1h27¡¯13¡±. Le sue mezze maratone sono state cronometrate rispettivamente in 1h01¡¯24¡± e 1h01¡¯41¡±.
UOMINI A un certo punto c¡¯¨¨ aria di record mondiale: il passaggio a met¨¤ gara ¨¨ il migliore di sempre. Eliud Kipchoge, Stanley Biwott, Wilson Kipsang, l¡¯etiope Kenesisa Bekele e Ghirmay sie viaggiano ad altissima velocit¨¤, ma presto arriva il conto di un ritmo forsennato. Gebreslassie si stacca, poi cede Kipsang. Bekele prova a ?resistere, ma anche lui rallenta. Restano in due, Kipchoge e Biwott. E¡¯ una sfida a tutto campo: di gambe, di testa e di esperienza. Kipchoge, 31 anni, ha una marcia in pi¨´ e va a vincere, bissando il successo del 2015, con il tempo di 2h3¡¯05¡¯¡¯, il secondo di sempre se si esclude il 2h03¡¯02¡± di Geoffrey Mutai a Boston del 2011 non riconosciuto come record mondiale. Alle sue spalle Biwott, ?terzo ¨¨ Bekele che pu¨° consolarsi con la maglia per Rio conquistata.
DONNE Il bernoccolo della vincitrice. Prima tattica, poi segnata dal colpo di scena delle cadute, infine tecnica: la gara femminile ¨¨ stata straordinaria. Ha vinto la keniana Jemina Sumgong, 31 anni, capace di riprendersi dopo essere finita sull¡¯asfalto al 36¡ã km, nel groviglio di gambe che? fa inciampare anche Mary Keitany ¨C deludente - e Aselefech Mergia. La Sumgong si rialza con un bernoccolo in testa, cerca di attenuare il dolore versandosi l¡¯acqua in fronte all¡¯ultimo rifornimento e torna nel gruppo al comando. La Sumgong a questo punto ci crede: prende lo slancio al 39¡ã chilometro, quando solo l¡¯etiope Tigis Tufa resiste al suo passo. Gli ultimi mille metri, con Buckingham Palace sullo sfondo e un pallido sole, sono un finale da film: la Sumgong allunga ancora e va a vincere con il tempo di 2h22¡¯58. E¡¯ il successo pi¨´ importante della keniana, dopo i trionfi a Rotterdam e Las Vegas. La Tufa, trionfatrice dell¡¯edizione 2015, saluta gli spettatori quando mancano ancora duecento metri e chiude al secondo posto, in 2h23¡¯03¡¯¡¯. Terza ¨¨ la keniana Flrence Kiplagat: 2h23¡¯39.
PARALIMPICA UOMINI Qui nessuna sorpresa: vince il pi¨´ forte, lo svizzero Marcel Hug. Anche in questa prova c¡¯¨¨ per¨° lo spettacolo della volta finale, in cui Hug, 30 anni, precede l¡¯australiano Kurt Fearnley e il britannico David Weir, quest¡¯ultimo con sei trionfi a Londra nel suo curriculum. Il tempo di Hug: 1h35¡¯25¡¯¡¯.
PARALIMPICA DONNE Anche qui tutto secondo programma: s¡¯impone la statunitense Tatyana McFadden in 1h44¡¯20¡¯¡¯. ?
di Stefano Boldrini
? RIPRODUZIONE RISERVATA