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Cinque Mulini da "Generazione Z": la gara, dominata dai 2000...
Doppio successo etiope nella 85Ąă edizione dalla Cinque Mulini formato giovent¨´. Ad imporsi sono due grandi talenti etiopi nati (ufficialmente) nel 2000, ma sulla esatta data di nascita meglio non scommettere neanche un euro perch¨Ś sarebbe quasi sicuramente perso in partenza. Carta dĄŻidentit¨¤ a parte, Selemon Barega, campione mondiale juniores dei 5000, e Beyene Defega, campionessa mondiale juniores dei 3000, sono due grandi talenti della corsa di mezzofondo come hanno ampiamente dimostrato ieri sui prati di San Vittore Olona al termine di due galoppate entusiasmanti.
TATTICHE DIFFERENTI?- Nella gara maschile Barega era gi¨¤ schizzato davanti a tutti allo sparo dello starter come fosse uno sprinter che esce dai blocchi di partenza, poi ha fatto corsa solitaria da met¨¤ agra in avanti rifilando allĄŻarrivo almeno 80 metri al siepista marocchino El Bakkali ed allĄŻUgandese Musobo. Nella gara femminile la Defega ha cambiato letteralmente marcia nellĄŻultimo giro? coprendo gli ultimi 2 km in circa 6 minuti per andare a vincere con 4 secondi di vantaggio sulla connazionale Fentie.
GLI AZZURRI - ?In gara cĄŻerano anche parecchi azzurri. I due pi¨´ bravi, che sono finii entrambi in quarta posizione ai piedi del podio sono stati la rientrante Elena Romagnolo e Yemaneberhan Crippa. La piemontese ha fatto il ritmo in testa alla corsa per i primi 3 km e 500 metri cio¨¨ fino a quando le tre africane hanno lasciato fare, poi pur mantenendo lo stesso ritmo ha accusato ben 42 secondi di distacco allĄŻarrivo dalla scatenata Defega. Il trentino di origine etiope invece la testa della corsa non lĄŻha mai vista sin dal via complice il ritmo elevato imposto subito da Barega e soci. Gli organizzatori sanvittoresi speravano nel miracolo tanto ?di una nuova vittoria italiana a 31 anni dal successo di Alberto Cova nel 1986 tanto che gli avevano dato come portafortuna il numero 6 che spesso in passato era stato quello vincente dellĄŻoutsider di giornata. Realt¨¤ alla mano per il buon Yemaneberhan la Cinque Mulini si ¨¨ cos¨Ź dimostrata una gara assai pi¨´ dura del Campaccio dove lĄŻazzurro era riuscito a stare con i primi almeno per i primi 7 km prima di cedere. Alla fine comunque Crippa ¨¨ stato bravo recuperando almeno due posizioni negli ultimi 1000 metri per finire con un distacco di 59 secondi da Barega.
STRATEGIA DEL CROSS - A conclusione del trittico internazionale del cross (Campaccio 6 gennaio), (Vallagarina 15 gennaio), (Cinque Mulini 22 gennaio), si? deve prendere atto che da tempo in Italia no esiste una pianificazione dellĄŻattivit¨¤ di corsa campestre. Mancano allĄŻappello la lunga serie di infortunati eccellenti vedi Meucci e Lalli in primis, ma poi ci sono anche altri atleti vedi Salami e Rachik che preferiscono andare a gareggiare allĄŻestero nelle stesse date.? Anche a livello femminile la situazione ¨¨ pi¨´ o meno quella del settore maschile, con le migliori maratonete che snobbano la corsa campestre tantĄŻ¨¨ che al Campaccio ed alla Vallagarina la migliore ¨¨ stata la triathleta Sara Dossena attualmente in allenamento ad Avola con il suo nuovo tecnico Simone Biava.
NUOVA STRUTTURA - Il lavoro che dovr¨¤ affrontare quindi la nuova struttura federale che ha come vertice il prof. Antonio La Torre ¨¨ senza dubbio molto impegnativo, in primis il recupero di Federica del Buono di cui da qualche tempo si sono un poĄŻ perse le tracce. Non si tratta di inventare nuove metodiche di allenamento che non esistono, casomai ripristinare le vecchie metodiche di gestione degli atleti. Se ognuno fa quello che vuole ed il pallino lo avranno in mano solo i vari manager allora sar¨¤ difficile cambiare marcia e mentalit¨¤, visto, tra lĄŻaltro, che gli africani giovani e non, sono di un altro pianeta.? ??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
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