Si ¨¨ corsa nella Capitale la "Run for mem", per ricordare la tragedia dell'olocausto e celebra con 5 giorni in anticipo il giorno della memoria
Corsa per la memoria verso il futuro. C'era scritto cos¨¬ sulle magliette dei podisti della Run for mem, il festival podistico non competitivo che ha attraversato il centro di Roma transitando per i luoghi dell'orrore nazista, a cinque giorni dalla giornata della memoria. Il via non poteva non essere che dato proprio a Largo XVI ottobre, la data feroce del rastrellamento nazista del 1943. C'era anche Shaul Ladany, il marciatore sopravvissuto al campo di concentramento di Bergen Belsen, dove mor¨¬ Anna Frank, e all'attentato di Monaco '72, quando aveva appena gareggiato nella 50 chilometri.
Con lui e con gli organizzatori dell'Unione delle Comunit¨¤ Ebraiche Italiane c'erano anche il bronzo olimpico di Pechino, Elisa Rigaudo, l'ex ottocentista Andrea Giocondi, oggi nelle nuove vesti di responsabile dei top atleti della maratona di Roma (che curava l'organizzazione tecnica della gara), l'ex maratoneta Franca Fiacconi, testimonial dell'iniziativa, il pugile Mirko Carbotti, campione italiano dei supermassimi. Ma anche un rappresentante del Coreis, la comunit¨¤ religiosa islamica italiana.
IL CAMPIONE PARTIGIANO - ?Le magliette bianche della Run for mem sono passate per diversi luoghi simbolo dell'occupazione nazista, dal carcere di via Tasso, quello delle torture organizzate da Kappler, oggi Museo della Liberazione, al largo intitolato a Manlio Gelsomini, campione regionale dei 100 e dei 200 metri negli anni 30, una delle vittime della strage delle Fosse Ardeatine.
Valerio Piccioni
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