RUNNING
Jonny Brownlee barcolla e il fratello, oro olimpico, lo trascina al traguardo
Capita che si possa dominare una gara di triathlon e che a 200 metri da traguardo la luce si spenga. Definitivamente. Un malore, un colpo di calore, un mancamento e il sogno svanisce. Non ¨¨ successo in una gara amatoriale: ¨¨ capitato nella finale della World Series a Cozumel, quella che assegna il titolo iridato per intenderci, a Jonathan Brownlee, argento olimpico a Rio 2016 e bronzo a Londra 2012. L'episodio per¨° ha dato vita a uno dei pi¨´ bei gesti sportivi degli ultimi mesi.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr"></p>¡ª World Triathlon (@worldtriathlon) <a href="https://twitter.com/worldtriathlon/status/777695949426753537">19 settembre 2016</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
ANGELO CUSTODE Il distacco sugli inseguitori appare rassicurante, il traguardo e il successo mondiale sono ad una manciata di secondi, dietro l'ultima curva, ma qualcosa non va. Il britannico barcolla, la corsa di fa scomposta, deve appoggiarsi ad un addetto al ristoro per non cadere a terra, ma proprio in quel momento arriva in soccorso il fratello maggiore Alistair, il due volte olimpionico. Lo abbraccia, lo incita, lo sorregge fino alla linea del traguardo e lo spinge oltre, regalandogli il secondo posto.
SOLIDARIET? FRATERNA Non si era mai vista una scena del genere in un evento di triathlon di questo livello, ma i terribili fratelloni dello Yorkshire, dopo aver riscritto la storia della multidisciplina a suon di successi, sono entrati nella grazie di tutti gli sportivi del pianeta per questo gesto che va addirittura oltre il fair play. ?Ricordo tutto molto chiaramente",?spiega Jonathan, "sono stato benissimo per tutta la gara, fino a circa 1.5 km dalla meta. Alla fine avevo le gambe che tremavano, ma volevo arrivare al traguardo. Gli ultimi 200 metri sono stati eterni, pensavo solo di aver bisogno di qualcuno che mi sorreggesse: prima ho pensato 'grazie Alistair', ma qualche istante dopo speravo mi lasciasse a terra per farmi riposare. Ho ricevuto tantissimi messaggi, hanno twittato anche JK Rowling e Gordon Ramsey (anch'egli triatleta), ma non voglio essere ricordato per questo episodio. Allo stesso tempo, mi piace pensare che avrei fatto lo stesso per mio fratello¡±.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr"></p>¡ª Gordon Ramsay (@GordonRamsay) <a href="https://twitter.com/GordonRamsay/status/777871105830903808">19 settembre 2016</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
CHE IDIOTA ¡°Subito ho pensato: 'Che idiota, avrebbe potuto vincere agevolmente, ma tatticamente ¨¨ stato ridicolo", spiega il campione olimpico sul fratello minore, "poi ho pensato subito di aiutarlo a passare il traguardo: successe a me una cosa simile a Londra sei anni e mi dicevo 'come mai nessuno mi aiuta?'. Ero secondo e mi trovai al traguardo decimo. Sono soddisfatto del mio gesto, ho fatto la cosa giusta, anche se non volevamo essere ricordati per questo gesto, visto che in quegli istanti Jonny ha perso il Mondiale. Sarebbe stato troppo doloroso per me vincere avendo visto mio fratello in quello stato e, visto quanto successo a me, ho giurato a me stesso che avrei aiutato qualunque atleta in quella situazione¡±.
MONDIALE A MOLA La finale mondiale di Cozumel ha visto trionfare l'arrembante sudafricano Henri Schoeman, bronzo a Rio, davanti a Jonathan e Alistair Brownlee. Lo spagnolo Mario Mola, quinto al traguardo, conquista il titolo mondiale (4819 punti) con soli 4 punti di vantaggio sul pi¨´ giovane dei fratelli britannici che si impose nella Serie Mondiale del 2012 (terzo l'altro spagnolo Alarza) mentre Alessandro Fabian, 11¡ã al traguardo ¨¨ il migliore degli azzurri. Ma siamo sicuri che la classifica rimarr¨¤ solo scritta negli archivi: nella storia lascer¨¤ una traccia indelebile questo gesto di amore fraterno.
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