I?Giochi Olimpici di Rio de Janeiro si concludono con la gara di maratona maschile. La partenza ¨¨ prevista per le ore 9.30 locali quando in Italia sar¨¤ primo pomeriggio (ore 14.30). Gli atleti al via sono 154 in una giornata che, stando alle previsioni del tempo, non dovrebbe essere troppo calda, anzi ¨¨ pure annunciato lĄŻarrivo della pioggia ma probabilmente non nelle ore [...]
I?Giochi Olimpici di Rio de Janeiro si concludono con la gara di maratona maschile. La partenza ¨¨ prevista per le ore 9.30 locali quando in Italia sar¨¤ primo pomeriggio (ore 14.30). Gli atleti al via sono 154 in una giornata che, stando alle previsioni del tempo, non dovrebbe essere troppo calda, anzi ¨¨ pure annunciato lĄŻarrivo della pioggia ma probabilmente non nelle ore mattutine.
Quella della maratona sar¨¤ lĄŻultima gara in cui la nazionale italiana di atletica andr¨¤ a caccia di medaglie per non finire, come nel 2015 ai mondiali di Pechino, con il carniere completamente vuoto.
Quali speranze abbiamo, almeno nei pronostici della vigilia, per cercare di fare il colpaccio proprio in zona cesarini? Stando al listone di partenza ed ai primati personali dei vari atleti, quasi nulle oppure piuttosto scarse, anche se queste gare di fondo con in palio un titolo ci hanno gi¨¤ abituato a clamorosi colpi di scena. Fra i tre azzurri in gara, Ruggero Pertile classe 1974 e la coppia toscana del 1985 composta da Stefano La Rosa e Daniele Meucci lĄŻunico che ha le potenzialit¨¤ per potersi inserire nella lotta al vertice sembra questĄŻultimo. Ruggero Pertile, anni 42, ¨¨ lĄŻuomo di esperienza e lĄŻanno scorso fu splendido quarto ai mondiali di Pechino, ma pensare che si possa ripetere a quei livelli, visto anche il campo dei partenti ci sembra azzardato.
Stefano La Rosa, maratoneta ancora alle prime armi proveniente dal mezzofondo prolungato appare in grado di fare una buona gara, ma difficile che riesca ad entrare persino nei primi dieci. Tutto un altro discorso quello che si pu¨° fare su Daniele Meucci campione europeo nel 2014 a Zurigo nonostante il pisano non abbia un primato personale migliore di 2 ore 11 minuti ed 11 secondi.
Ottimo agonista, forte sul piano muscolare ed organico, lĄŻazzurro si ¨¨ sempre mosso bene sul piano tattico riuscendo sempre a trovare il tempo giusto per piazzare la stoccata vincente, naturalmente su contesti meno qualificati di questa maratona olimpica. La sua speranza, comune con quelle di Pertile e La Rosa ¨¨ che il ritmo della gara sia piuttosto lento almeno sino ai 25/30 chilometri quando verosimilmente si scatener¨¤ la bagarre per la conquista delle tre medaglie in palio. Sotto questo punto di visto lĄŻalleato migliore poteva essere una giornata calda con temperature anche oltre i 25 gradi come ¨¨ stata quella di ieri per le gare di marcia dei 20 km femminili e soprattutto dei 50 km maschili. Cos¨Ź invece non dovrebbe essere, almeno stando alle previsioni del tempo. EĄŻ chiaro che una giornata di relativo fresco permetterebbe ai vari favoriti africani ed a qualche altro atleta di livello di potere correre a ritmi molto elevati vicino ai 3 minuti al chilometro anche subito dopo il via ed allora, almeno in base agli attuali primati personali, sarebbe davvero dura per i nostri tre azzurri.
Nel listone di partenza sono almeno una decina gli atleti da tenere dĄŻocchio. In primis i due terzetti del Kenia con Stanley Biwott (2.03.51), Eliud Kipchoge (2.03.05) e Wesley Korir (2.06.13) e dellĄŻEtiopia con Tesfaye Abera (2.04.24), Feyisa Lelisa (2.06.56) e Ghirmay Gebreselassie (2.07.46).
In ordine sparso attenzione anche allĄŻugandese Stephen Kiprotich (2.07.40) campione olimpico uscente ed allo svizzero Abraham Tadesse (2.06.40) fresco campione europeo di mezza maratona ad Amsterdam. Fra gli altri atleti in gara cĄŻ¨¨ curiosit¨¤ per vedere allĄŻopera lĄŻamericano Galen Rupp, compagno di allenamenti di Moh Farah oltre che vice campione olimpico nei 10.000 metri a Londra e 5Ąă classificato nella stessa gara qui a Rio de Janeiro. Con lui il connazionale Mebratom Keflezighi che 12 anni fa fu secondo dietro Stefano Baldini in quella magica notte di Atene dellĄŻagosto 2004. Una gara che si annuncia splendida come lo sono in fondo tutte le maratone olimpiche da quella bella e drammatica di Dorando Pietri nel 1908 a Londra alla fantastica galoppata a piedi nudi di Abebe Bikila ai giochi di Roma del 1960. ?
di Giorgio Rondelli? ?
? RIPRODUZIONE RISERVATA