Splendido quarto posto del giovane piemontese nella gara vinta dal "cannibale" Ingebrigtsen
Da ieri sera l'atletica italiana ha una nuova stella nel gruppo dei suoi atleti di punta. Si chiama Pietro Arese, classe 1999, piemontese di San Mauro Torinese. Un lungagnone di 1 metro e 89 cm x 69 chilogrammi che ha sfiorato la medaglia di bronzo nella finale dei 1500 metri dominata dal "cannibale" Jakob Ingebrigtsen che ha condotto la gara dal primo giro sino al traguardo siglando con 3.32.76 il nuovo record dei campionati. Soprattutto facendo di nuovo doppietta di titoli europei fra 1500 e 5000 metri come quelli vinti, a soli 17 anni, nel 2018 a Berlino.
Salto di qualit¨¤
¡ª ?Alle sue spalle medaglia d'argento per il britannico Jake Heyward con 3.34.44 e medaglia di bronzo per lo spagnolo Mario Garc¨ªa con 3.34.88. Dodici centesimi dietro il mezzofondista iberico c'¨¨ il nostro Pietro Arese con 3.35.00. Al termine di una gara strepitosa. Cos¨¬ come era stato sorprendente il suo secondo posto in semifinale dietro il polacco Micha? Rozmys. Ecco invece il film della sua gara di finale. Sulla spinta di Ingebrigtsen, che transita ai 400 metri in 56.40, Arese viaggia in ottava posizione. Nei secondi 400 metri l'azzurro risale il gruppo con decisione ed al passaggio degli 800 in 1.56.14 ¨¨ gi¨¤ quarto. Si porta poi addirittura in zona medaglia nel terzo giro. Ai 1200 metri infatti ¨¨ terzo in 2.52.20 dietro Ingebritsen che transita in 2.51.73 davanti al britannico Jake Heyward. Nei successivi cento metri lo superano l'iberico Mario Garcia ed il polacco Micha? Rozmys. Ma l'azzurro non molla e sulla retta d'arrivo riparte all'attacco. Supera Rozmys ed arriva a soli 12 centesimi da Garcia. Meravigliosamente quarto in 3.35.00. Quarto anche nella classifica italiana di tutti i tempi dietro Di Napoli 3.32.78 (1990), Stefano Mei 3.34.57 (1986) e Davide Tirelli 3.34.61 (1992). Polverizzando il suo precedente primato di 3.37.23. Un tempo che un mezzofondista azzurro non realizzava dal lontano 1997. E pensare che Arese nella lista degli iscritti sui 1500 metri a questi campionati europei di Monaco aveva uno degli ultimi tempi. "Ho fatto finalmente il salto di qualit¨¤ che cercavo. Adesso voglio puntare ai mondiali del prossimo anno a Budapest per continuare a migliorarmi". Tesserato per le Fiamme Gialle, la nuova stella del mezzofondo azzurro ¨¨ allenato dal 2018 da Silvano Danzi che ha cominciato a seguirlo da quando il ragazzo si ¨¨ trasferito da Torino a Varese per entrare nel college del mezzofondo del Cus Insubria. Dove tra l'altro ha conseguito la laurea in ingegneria per la sicurezza del lavoro.
Battocletti settima
¡ª ?Sempre ieri sera ¨¨ scesa in pista anche Nadia Battocletti nella finale dei 5000 metri. Nel gruppo di testa sino a quattro giri dal termine, la giovane azzurra, con sole cinque settimane di allenamento a causa di un infortunio subito a fine maggio, non poteva avere le gambe per reggere all'attacco della turca Yasemin Can. Anche se poi la vittoria ¨¨ andata in rimonta alla tedesca Konstanze Klosterhalfen con 14.50.47. Davanti alla stessa Can 14.56.91 e alla britannica Eilish McColgan 14.59.34. Battocletti, stringendo i denti, ha lottato sino alla fine giungendo settima in 15.10.90. "Non potevo fare di pi¨´. ? stato gi¨¤ un miracolo essere arrivata qui dopo la periostite che mi ha bloccato per diverse settimane. Ma la mia stagione agonistica non finisce certo oggi. Ci sono ancora tante gare da fare nei prossimi mesi".
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