Dalle montagne alle spiagge, il dominatore del Tor des Geants sar¨¤ presente alla gara pi¨´ spettacolare del mondo
Mancano poco meno di tre mesi al Trail pi¨´ elegante del pianeta Terra. L¡¯8 luglio a Mauritius si corre l¡¯Ultra Trail Raidlight Beachcomber, forse l¡¯unico a Cinque stelle. Perch¨¦ se non ci sono dubbi che quello di fine agosto attorno al Bianco, l¡¯Utmb, sia il mondiale, il pi¨´ difficile, il pi¨´ ambito, questo, che ha una sigla simile (UTRB), ¨¨ l¡¯unico con gli chef ai ristori ¨C dove un anno fa abbiamo visto servire cioccolata calda a met¨¤ corsa uscendo dalla foresta ma anche grigliare la carne vicino alla spiaggia ¨C una corsa che chi ama la specialit¨¤ deve prima o poi affrontare.
Anche se in questo caso, vista la distanza, ¨¨ meglio (consigliato fortemente) aggiungere qualche giorno di vacanza. Perch¨¦ l¡¯isola africana merita attenzione e offre svago di qualit¨¤. E perch¨¦ dieci ore di volo non sono una passeggiata. La stessa cosa fanno molti degli ultratrailer che arrivano a Chamonix da ogni parte del mondo. La Gazzetta voler¨¤ a Mauritius e mette ¡°a disposizione¡± Fabio Vedana un allenatore (per preparare nel modo migliore le gare ¨C da 120 a 45, da 25 a 10 chilometri: ce n¡¯¨¨ per ogni tipo di runner) ma anche un compagno di squadra di altissimo livello. Perch¨¦ con noi sull¡¯aereo e poi in corsa ci sar¨¤ anche Oliviero Bosatelli, 47 anni, dominatore dell¡¯ultimo Tor des Geants (straordinaria ¡°galoppata¡± da 330 chilometri con 24000 metri di dislivello sempre attorno al Monte Bianco).
Per descriverlo usiamo le parole della collega Tatiana Bertera, appassionata di corsa e di montagna, runner ma appassionata praticante di dure arrampicate in parete.
Originario della Val Seriana, Oliviero ¨¨ quello che ci piace definire ¡°un atleta sui generis¡±.? Diversamente dai professionisti, che dedicano la propria vita alla corsa e inseguono la performance, o comunque da quelli che ottengono grandi risultati, Oliviero non ha un allenatore e neppure un nutrizionista (sar¨¤ bello inserirsi in una discussione fra lui e Vedena, ndr). Non segue specifiche tabelle di allenamento e non una dieta particolare. Il Bosa, cos¨¬ lo chiamano i suoi fan, ama mangiare e ama la buona cucina. Durante il Tor des Geants 2016, vinto con grande sorpresa di tutti (persino sua!), si era alimentato ¡°come a casa¡± preferendo pasta, riso, formaggio, frutta, alle pi¨´ tradizionali barrette energetiche. Eppure i risultati arrivano, eccome se arrivano! Lo ha dimostrato lo scorso anno quando, senza aver mai corso una distanza che andasse oltre i 180 km, si ¨¨ posizionato in testa al Tor e l¡¯ha portato a conclusione in poco pi¨´ di 75 ore. Senza mai dormire, supportato da gambe, testa e cuore¡ e anche dalla moglie Nadia. Tutta nervi, pacata e discreta, Nadia ¨¨ una di poche parole ma di molti fatti. Oliviero due anni fa ha chiuso appena dietro Marco Zanchi la Orobie Ultra Trail, che poi ha vinto lo scorso anno. Altro podio ne La Grande Corsa Bianca, sulle creste innevate dell¡¯Adamello, e alla 100miglia d¡¯Istria, nella quale ¨¨ arrivato alle spalle dello professionista statunitense Dylan Bowman.
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Professione Vigile del Fuoco, si divide tra questo lavoro e il bar-edicola gestito dalla moglie. ¡°Tra il lavoro e i figli, non ho mai avuto il tempo per dedicarmi bene alla corsa. Ora invece, che i ragazzi sono grandi, posso pensare un po¡¯ anche alle competizioni. Le recenti vittorie, compresa la grandissima e inaspettata soddisfazione ottenuta al Tor, non hanno troppo modificato il mio stile di vita e neppure gli allenamenti. Sono pi¨´ impegnato di prima, quello ¨¨ certo. E ?le giornate sono rimaste di 24 ore!¡±, racconta Oliviero sorridendo.
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Per i 120 chilometri che affronter¨¤ a Mauritius la speranza ¨¨ quella di divertirsi, sia durante la competizione (perch¨¦ la corsa non ¨¨ solo fatica, ma ¨¨ anche questo!) che nei momenti liberi, visitando un posto per lui completamente nuovo. ¡°Non so come saranno le condizioni climatiche, pertanto porter¨° in viaggio tutto il necessario e valuter¨° solo prima della partenza cosa indossare. Consigli? Mi sento di dire che la preparazione ¨¨ fondamentale! E¡¯ necessario abituare il corpo ad uno sforzo prolungato e soprattutto bisogna allenarsi anche a mangiare in condizioni di sforzo per poi, senza attendere la digestione, ricominciare a correre¡±.
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