Gwen Jorgensen ritorna a 36 anni: "Voglio la staffetta a Parigi 2024"

Un clamoroso ritorno: Gwen Jorgensen, campionessa olimpica di triathlon a Rio 2016, torna alla competizioni all'età di 36 anni dopo la maternità. L'americana ha sorpreso tutti con questo annuncio, comunicando la ripresa dell'attività agonistica con un obiettivo chiaro: i Giochi Olimpici di Parigi 2024. “A Rio non c'era ancora la Mixed Relay nel programma olimpico – ha detto la Jorgensen che ha gareggiato anche nelle corse su strada dopo aver abbandonato il triathlon – ma sono stata ispirata guardando il Team Usa prendere l'argento a Tokyo 2020 in questa specialità: è questo che mi ha motivato a tornare al triathlon”.

PERCORSO LUNGO

Non sarà un percorso facile per la fuoriclasse americana: la concorrenza in casa è piuttosto agguerrita (attualmente ci sono 5 atlete nei primi 25 posti del ranking mondiale) e, prima di arrivare a giocarsi le proprie carte sotto la Tour Eiffel, dovrà riuscire ad accedere al processo di selezione olimpica. Passaggio fondamentale è la partecipazione ad una World Series, ma per prendervi parte, secondo i criteri della nazionale Usa, nei 18 mesi precedenti dovrà ottenere una prestazione tra le prime 30 in Coppa del Mondo. “Sarà doppiamente difficile stavolta – ha ammesso – con due figli è impossibile dedicarsi al 100% agli allenamenti, mi sto ancora svegliando più volte a notte, so che il mio corpo è stressato e lo sarà sempre di più, si tratta soltanto di fare in mondo che non diventi troppo”. La allenerà Jamie Turner, anche se sarà quasi sempre lontano da lei: “Tornerò dal mio vecchio allenatore, ora dovrà gestirmi principalmente da remoto mentre io lavorerò con i miei compagni a Boulder. Sappiamo tutti che ha avuto dei problemi ed è stato licenziato da Triathlon Australia, ma sono entusiasta di intraprendere questa avventura con lui: penso che tutti meritino una seconda possibilità e lui ha compiuto una evidente crescita personale”.

ENTUSIASMATA

La Jorgensen è entusiasmata dai successi delle altre mamme che hanno ottenuto risultati di eccellenza nel suo sport. “Nicola Spirig è stata la più grande: vederla ottenere l'argento dopo aver avuto un figlio, poi avere altri due figli e tornare a Tokyo è stato incredibile. Recentemente, Chelsea Sodaro ha vinto il mondiale Ironman: queste atlete stanno dimostrando che si può fare, dieci anni fa non ci avrei mai creduto. Spero di dimostrare a tutte le mamme che la loro carriera non è finita dopo aver avuto un figlio, voglio fare del mio meglio per ispirare ed offrire uno stimolo a chi la pensava come me”.