Infinito Dorando Pietri, ora ¨¨ diventato pure un fumetto, "una storia di cuore e di gambe", sceneggiata da Antonio Recupero e disegnata da Luca Ferrara per l'editore Tunue' (in libreria a 16,90 euro). La graphic novel dedicata a Pietri, il vincitore che non vinse, l'uomo del barcollante arrivo al White City Stadium di Londra, dove arrivava la maratona olimpica del 1908, il piccolo [...]
Infinito Dorando Pietri, ora ¨¨ diventato pure un fumetto, "una storia di cuore e di gambe", sceneggiata da Antonio Recupero e disegnata da Luca Ferrara per l'editore Tunue' (in libreria a 16,90 euro).
La graphic novel dedicata a Pietri, il vincitore che non vinse, l'uomo del barcollante arrivo al White City Stadium di Londra, dove arrivava la maratona olimpica del 1908, il piccolo maratoneta di Carpi che fu squalificato dopo il traguardo per l'aiuto irregolare dei giudici, ¨¨ stata realizzata con la collaborazione dell'Unione Italiana Sport per Tutti.
C'¨¨ proprio tutto nel Dorando di Recupero e Ferraro: la pasticceria di Carpi dove tutto cominci¨° per gioco con delle paste portate a domicilio di corsa, la commozione della Regina Alessandra sugli spalti di Londra, il maxi megafono del giudice che soccorre Pietri, il grande dualismo con John Hayes, l'americano che approfitto' della squalifica dell'italiano. Colpisce l'uso raffinato del colore, il modo con cui si dipinge lo stupore sui volti del pubblico, la cura dei particolari e dei dialoghi. "Il cuore batte come se volesse scappare dal petto. Fa male", dice il Dorando a fumetti quando arriva praticamente incosciente nello stadio e sbaglia strada. La storia, comunque, non si ferma alla mitica giornata olimpica del 24 luglio del 1908, ma spazia oltre nella vita di Pietri, con dentro la celebre rivincita contro Hayes al Madison Square Garden di New York.
Naturalmente, per ammissione dello stesso sceneggiatore, la storia incrocia tutta una serie di matasse biografiche ancora da sbrogliare. Antonio Recupero racconta nell'introduzione di averne incontrate tante. "Alla fine di tutto, ogni scelta narrativa che ho fatto, ¨¨ volta a comunicare la mia ammirazione per Dorando Pietri, l'uomo che tutti dicevano inadatto a correre, e che ha corso meglio di tutti quelli che glielo dicevano. Perch¨¦ solo i "non adatti" sanno diventare veri eroi".
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