? Molti sono i modi di vivere lo sport: chi ne fa il proprio lavoro, chi per stare in forma, chi pratica per gioco, chi sogna la medaglia olimpica. E poi c¡¯¨¨ chi invece vive per lo sport, perch¨¦ ¨¨ lo sport a farlo vivere. Questa ¨¨ la storia di Giorgio?Calcaterra?e Marco Olmo, raccontata nei due rispettivi libri ¡°Correre ¨¨ la mia vita¡± di Giorgio (uscito qualche [...]
?Molti sono i modi di vivere lo sport: chi ne fa il proprio lavoro, chi per stare in forma, chi pratica per gioco, chi sogna la medaglia olimpica. E poi c¡¯¨¨ chi invece vive per lo sport, perch¨¦ ¨¨ lo sport a farlo vivere. Questa ¨¨ la storia di Giorgio?Calcaterra?e Marco Olmo, raccontata nei due rispettivi libri ¡°Correre ¨¨ la mia vita¡± di Giorgio (uscito qualche mese fa e scritto a 4 mani con Daniele Ottavi) e ¡°Il miglior tempo¡± di Marco (in libreria dal 18 ottobre, scritto con Andrea Ligabue e gi¨¤ disponibile nella versione digitale). Per Giorgio e Marco la famosa locuzione di Cartesio ¡°cogito ergo sum¡± si potrebbe benissimo trasformare in ¡°corro dunque sono¡±. Corrono per vivere, ma non per una questione economica, non sono professionisti hanno sempre lavorato in mondi anche lontani da quello sportivo.
Marco ha 68 anni, nella sua vita ha fatto di tutto, dal boscaiolo al camionista, lavorando poi per pi¨´ di 20 anni in un grande cementificio piemontese: si alzava tutti i giorni alle 5, ma una volta finito il turno di lavoro si allenava. Giorgio, invece, ¨¨ un 44enne che ha guidato sino a poco tempo fa il suo taxi a Roma organizzando la sua giornata fra turni allenamenti, gare e impegni di ogni genere, solo adesso si "rilassa" aiutando nel negozio di articoli sportivi che ha aperto nella Capitale.La parola running ormai ¨¨ entrata nell'uso comune, milioni di persone in Italia ogni giorno si allacciano le scarpe per correre o programmano l'allenamento del giorno successivo. Qualcuno parla di tendenza, altri di moda. Per Marco e Giorgio non ¨¨ cos¨¬, per loro la corsa non ¨¨ l¡¯uscita con la pi¨´ bella della scuola, semmai il matrimonio con il primo amore, quello che dura una vita e non si scorda mai. Giorgio il colpo di fulmine l¡¯ha avuto da ragazzino: era il 14 marzo del 1982 quando suo padre lo iscrisse a una non competitiva a Roma. Corse con cos¨¬ tanta emozione che, arrivato al traguardo sorridente e felice, decise che quella doveva essere la sua strada: ¡°da quel giorno iniziai ad allenarmi e non smisi pi¨´ di correre. Mi ero innamorato¡± ricorda. Per Marco l¡¯amore ¨¨ sbocciato quand¡¯era maturo abbastanza da poter dire ¡°s¨¬, lo voglio¡±. Quando gli altri mollavano per l¡¯et¨¤, lui ha iniziato a correre; le prime gare a 27 anni per poi passare ai percorsi lunghi: ¡°uno quando corre non sente gli anni che ha, si sente vivo¡±. Giorgio e Marco hanno in comune l'amore per la fatica e il gusto della solitudine, non temono nulla quando possono liberare le loro gambe. E adorano il silenzio, la quiete, ambienti dove a dettare la scelta successiva ¨¨ il ritmo del respiro o l'eco di un passo sul sentiero. Cos¨¬ ¨¨ quasi strano trovare in libreria cos¨¬ tante pagine con la loro firma, ma in un attimo diventa un ulteriore denominatore comune di questi due super eroi del running e della modestia.??
UNA VITA DA CAMPIONI - Giorgio?Calcaterra?e Marco Olmo non hanno certo bisogno di presentazioni. Il primo capace di aggiudicarsi per tre volte il titolo di campione del mondo nella 100 km ?(a Tarquinia 2008, Winschoten 2011, Seregno 2012), vincere per 11 volte consecutive la 100 del Passatore, stabilire il record mondiale di maratone corse in un anno solare sotto il limite delle 2h 20¡¯ (16) e completare 175 maratone in 10 anni tra il 1998 ed il 2008. Numeri che fanno girare la testa, cos¨¬ come i paesaggi che ha attraversato Marco durante le sue corse estreme, dalla montagna alla magnificenza dei deserti, lasciando la sua firma tra le competizioni pi¨´ importanti degli ultimi 20 anni: dalla Marathon des Sables (1996, Marocco), dove si ¨¨ classificato 3¡ã, passando per il titolo mondiale all¡¯Ultra Trail du Mont Blanc (2006 e 2007, Francia) conquistato a 58 anni, fino alla vittoria in 16 ore nei 170 km a 4000 metri di quota dell¡¯Ultra Bolivia Race il mese scorso.
di Chiara Soldi?
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