Il resoconto delle qualificazioni dei 1500 maschili e femminili e dei 3000 siepi maschili
Dopo due gare di maratona onestamente non certo esaltanti in chiave azzurra, a parte il bel quinto posto di Giovanna Epis, sono state molto pi¨´ confortanti le prestazioni dei nostri mezzofondisti scesi in pista fra luned¨¬ sera e ieri mattina nelle semifinali dei 1500 maschili e femminili e nei 3000 siepi maschili. Con un totale di 6 atleti su 8 approdati nelle rispettive finali.
1500 uomini
¡ª ?La formula della qualificazione alla finale ¨¨ un po' troppo sbilanciata visto che superano il turno i primi quattro arrivati delle due semifinali con il ripescaggio dei quattro migliori tempi. Con evidente vantaggio di chi corre nella seconda semifinale sapendo gi¨¤ come impostare la gara. Nella prima semifinale c'¨¨ il favorito norvegese Jakob Ingebrigtsen e l'azzurro Ossama Meslek. Gara lenta con passaggi di 59 secondi ai 400 e di 1.59 agli 800. A 450 metri dal termine, Meslek chiuso a centro gruppo alla corda, si fa largo verso l'esterno dando una vigorosa spallata all'avversario pi¨´ vicino. Nella successiva fase di volata l'azzurro lotta a denti stretti ma finisce sesto in 3.39.56. Crono che non gli serve nemmeno per un eventuale ripescaggio perch¨¦ viene subito squalificato dai giudici per la sopra citata scorrettezza. La serie la vince naturalmente Jakob Ingebrigtsen in 3.38.48. Nella seconda semifinale c'¨¨ il piemontese Pietro Arese che ha uno dei peggiori tempi di accredito fra gli atleti al via. Invece l'azzurro tira fuori una gara capolavoro. Sia sul piano tattico che tecnico. Sempre restando nelle prime posizioni del gruppo con passaggi pi¨´ veloci rispetto alla prima serie di 57 secondi ai 400 ed 1.57 agli 800 metri. Nella bagarre finale Arese si dimostra in grandi condizioni di forma finendo addirittura secondo in 3.37.95 dietro solo al polacco Micha? Rozmys primo con 3.37.36.
Mt. 1500 donne
¡ª ?Nelle due semifinali la formula per andare in finale ¨¨ uguale a quella maschile. Nella prima, dove c'¨¨ l'inglese Laura Muir, grande favorita di questa gara, partono due azzurre. Federica Del Buono e Ludovica Cavalli. Con scelte tattiche diametralmente opposte. Cavalli si va subito a mettere davanti restando in seconda posizione. Del Buono invece preferisce rimanere indietro aspettando gli ultimi 400 per risalire il gruppo. Alla fine la scelta tattica effettuata premia la prima che finisce addirittura seconda in 4.06.59 dietro solo alla favorita Muir prima con 4.06.40. Del Buono, che nel suo tentativo di rimonta trova un autentico muro umano, ¨¨ solo nona in 4.08.14. Quindi senza possibilit¨¤ alcuna di ripescaggio. Un peccato perch¨¦ la qualificazione era ampiamente alla sua portata. Nella seconda semifinale, in cui la favorita ¨¨ la polacca Sofia Ennaoui, parte invece Gaia Sabbatini, la numero uno azzurra. L'andatura ¨¨ pi¨´ veloce rispetto alla prima serie con diverse atlete a caccia dei quattro posti ripescabili. Sabbatini ¨¨ sempre nelle prime posizioni. Quando per¨° parte lo sprint finale la sua azione appare meno brillante del solito. Finisce comunque sesta in 4.04.19. Con il secondo dei tempi ripescabili. Senza mai correre rischi. Missione certamente compiuta. Ma senza la lode.
3000 siepi uomini
¡ª ?Due semifinali che ci hanno fatto sognare in grande in vista della finale di venerd¨¬ prossimo alle ore 21. Anche perch¨¦ le vincono entrambe gli atleti azzurri. Nella prima, dopo un passaggio lento ai 2000 metri in 5.50, Osama Zoghlami cambia letteralmente ritmo e mette in riga tutti gli avversari andando a vincere in 8.30.67. Passa il turno con i tempi ripescati anche il suo gemello Ala Zoghlami che finisce sesto in 8.32.81. Nella seconda il favorito ¨¨ il terzo azzurro in gara Ahmed Abdelwahed che detiene il miglior crono europeo con 8.10.32. Il ragazzo di origine egiziana, ma nato a Roma, controlla la gara con attenzione sempre restando nelle prime posizioni del gruppo. Poi si esibisce in una bella progressione andando a vincere in 8.30.92. In assoluta scioltezza. Se gli avversari sono quelli visti oggi si potrebbe anche scommettere una bella cifra su una esaltante doppietta azzurra.
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