A tre anni dagli attentati mortali che insanguinarono l'arrivo della maratona di Boston, gli organizzatori onorano la memoria delle vittime e celebrano un altro anniversario. Con lo start di domani da Hopkinton, la maratona di Boston celebra 50 anni dall'ammissione delle donne nella 42,195 km e la rottura della barriera di genere. Ancora negli Anni 70 la maratona era sconsigliata [...]
A tre anni dagli attentati mortali che insanguinarono l'arrivo della maratona di Boston, gli organizzatori onorano la memoria delle vittime e celebrano un altro anniversario. Con lo start di domani da Hopkinton, la maratona di Boston celebra 50 anni dall'ammissione delle donne nella 42,195 km e la rottura della barriera di genere. Ancora negli Anni 70 la maratona era sconsigliata alle donne. Quel primo traguardo venne tagliato da una ¡°bella casalinga bionda¡±, secondo la definizione di Sports Illustrated di allora: Bobbi Gibb, domani madrina della 120? edizione.
Bobbi, al secolo Roberta Louise Gibb Welch, studiava a Tufts, l'universit¨¤ di Boston, dove seguiva i corsi di scultura, e da casa fino a scuola correva 13 km al giorno. La maratona di Boston l'affascinava. Volle provare ad allenarsi, e nel 1966, a 23 anni, chiese l' iscrizione alla maratona. La risposta, cortese ma ferma, arriv¨° subito: le donne non erano ammesse, ?poich¨¦ la corsa pu¨° danneggiarle sotto il profilo fisiologico e psicologico?. Dopotutto, l' Aau non ammetteva gare pi¨´ lunghe delle 2 miglia per le donne, all' epoca, ?per non comprometterne il sistema riproduttivo?. La Gibbs decise che era ora di cambiare: indoss¨° una felpa larghissima, nascose i capelli biondi in un cappellino e part¨¬, con la riluttante benedizione di mamma e pap¨¤. Rischi¨° il ritiro per essersi dimenticata di bere durante la corsa, ma arriv¨° attorno al 125¡ã posto su 500 partecipanti in 3h21' , dopo essersi liberata della felpa. La sera le fu negato l'ingresso alla cena ufficiale. Rivinse la gara per i due anni successivi, diventando poi una paladina della corsa lunga femminile. Oggi Bobbi ¨¨ avvocato, scrittrice e madre, oltre ad essere una notissima scultrice: un suo gruppo in bronzo ¨¨ al National Art Museum of Sport di Indianapolis. Ovviamente, si intitola ?I maratoneti?.
EREDI
Non solo l'epitome di un movimento atletico, ma di una stagione di emancipazione: ¡°Pensai, se riesco a correre la maratona e a correrla bene ¨C ha ricordato la Gibb -, s'infrangeranno tutti gli stereotipi usati per tenere le donne confinate. A me negarono l'iscrizione alla facolt¨¤ di Medicina dicendo che ero troppo carina: avrei distratto i ragazzi in laboratorio. Adesso quasi la met¨¤ della corsa ¨¨ donna. Questo ¨¨ il mondo che volevo creare. Quello che volevo vedere: uomini e donne che si cimentano nella maratona. E' la gente comune che fa il mondo un posto pi¨´ felice e pi¨´ sano¡±.
Domani le sue eredi, iscritte alla maratona sono quasi la met¨¤ (oltre 14mila su 30.747) e la vincitrice sulla linea di Boylton Street prender¨¤ 150mila dollari e un ramo d'olivo in segno di pace, stesso premio dei concorrenti uomini. La presidente della Boston, Joanne Flaminio, ha anche annunciato che i podi delle gare femminili del periodo precedente, classificata ¡°era non ufficiale¡±, saranno ribattezzati ¡°era delle pioniere¡± come fu Sara Mae Berman che vinse tre edizioni ¡°ufficiose¡± '69-71.
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