Bordin, Baldini, Gigliotti e Straneo concordi: ?Ci sono ancora ampi margini di miglioramento. La crisi italiana? Non si fa pi¨´ gruppo?
A unirli nelle imprese, oltre al Paese di provenienza, le Nike Vaporflys, scarpe che secondo affermati biomeccanici, limitando la dispersione di energia, in una maratona di vertice possono far guadagnare ¨C regolamenti attuali alla mano, in modo lecito ¨C fino a 1ĄŻ30Ąą. Kipchoge (atleta Iaaf 2018, da ieri in nomination tra gli 11 per il 2019) e la Kosgei (lo sar¨¤ da oggi, quando sar¨¤ ufficializzata la lista femminile), portano i confini umani un poĄŻ pi¨´ in l¨¤. Ma non tutti sono pronti solo ad applaudire. Anche perch¨Ś, nel mentre, il gap col resto del mondo, Europa e Italia in testa, si fa sempre pi¨´ largo. Come in tutte le discipline della corsa: il Vecchio Continente, perso il primato sui 42 km femminili, ora detiene solo due dei 22 record del mondo delle relative specialit¨¤ olimpiche individuali: i 400 di Marita Koch e gli 800 di Jarmila Kratochvilova. Il dibattito, insomma, ¨¨ aperto. E il contributo di alcuni dei nomi che hanno fatto la gloriosa storia della maratona italiana, diventa quanto mai attuale.
GELINDO BORDIN Il campione olimpico di Seul 1988 non ¨¨ sorpreso dallĄŻirrompere di cos¨Ź tante prestazioni di qualit¨¤. ?Da 60 anni ¨C sostiene ¨C il record maschile migliora di un paio di minuti a decennio, ¨¨ la normale evoluzione. Vedrete che il muro delle due ore presto cadr¨¤ anche ufficialmente. Piuttosto le donne, che sulle lunghe distanze hanno cominciato pi¨´ tardi, stanno dimostrando di avere margini persino superiori: le 2h10ĄŻ non sono utopia?. Il vicentino non ha per¨° apprezzato il tentativo di Vienna: ?Hanno tolto il sale allo sport ¨C dice ¨C cio¨¨ il gusto della sfida uomo contro uomo. Al di l¨¤ delle qualit¨¤ di Kipchoge, indiscutibili, troppe le variabili non autorizzate: la prestazione ¨¨ stata alterata. Il 2h01ĄŻ39Ąą del record del mondo di Berlino 2018, per me vale di pi¨´?. E la crisi dellĄŻEuropa e dellĄŻItalia? ?Il problema ¨¨ culturale ¨C risponde ¨C mancano le capacit¨¤ motorie di base. Occorre cominciare a fare seriamente sport nelle scuole. I giovani dei Paesi pi¨´ evoluti forse non hanno ancora perso qualit¨¤ genetiche e fisiologiche, ma non hanno pi¨´ occasioni per fare movimento?.
STEFANO BALDINI?LĄŻoro olimpico di Atene 2004, pur con qualche sottolineatura circa le condizioni particolari con cui il muro ¨¨ caduto, considera lĄŻimpresa di Kipchoge ?un passo nel futuro, lĄŻabbattimento di una soglia psicologica, un punto di non ritorno. E non sminuiamone la portata parlando delle scarpe, che pure aiutano. La specializzazione, del resto, ¨¨ sempre pi¨´ alta, pensiamo a una Kosgei che mai ha corso in pista. CĄŻ¨¨ poi lĄŻeffetto emulazione. UnĄŻimpresa tira lĄŻaltra. Ecco perch¨Ś nel 2019 si sono registrare cos¨Ź tante prestazioni da top ten all-time. Eliud ha finito freschissimo, vuol dire che pu¨° far meglio. E vedrete dove arriveranno le donne: le ragazze africane solo ora godono di condizioni di vita moderne e le migliori, probabilmente, non hanno nemmeno cominciato a correre. Sono pronto a scommettere che, se si trover¨¤ un investitore, avremo una Vienna anche al femminile. Da allenatore ho peraltro molta invidia nei confronti di keniani ed etiopi: raramente si fanno male, a differenza degli atleti italiani ed europei che sono spesso rotti. Anche la mia generazione, al confronto, godeva decisamente di miglior salute. E chi si allena con continuit¨¤, ha pi¨´ possibilit¨¤ di migliorare. Credo dipenda dallĄŻattuale stile di vita nei Paesi occidentali, dalla qualit¨¤ dellĄŻaria e dellĄŻalimentazione?.
LUCIO GIGLIOTTI Il tecnico modenese ha guidato sia Bordin sia Baldini fino ai pi¨´ prestigiosi successi. ?Oggi - afferma - ai maratoneti europei e italiani mancano inevitabilmente le motivazioni: nei top 100 delle ultime 20 stagioni la stragrande maggioranza ¨¨ africana. Diventa scoraggiante. CĄŻ¨¨ lĄŻeccezione giapponese, dove hanno creato un movimento enorme. E quella degli Ingebrigtsen. Ma da noi, per esempio, non cĄŻ¨¨ pi¨´ gruppo. Ognuno va per la propria strada. E le lezioni del passato hanno insegnato poco: si pu¨° fare un 5000 ai Mondiali di Doha scendendo dallĄŻaltura cinque giorni prima della gara??.
VALERIA STRANEO?Non pu¨° mancare una voce femminile. ? quella della 43enne alessandrina, primatista italiana con un argento mondiale e uno europeo, attesa al ritorno sulla distanza il 1Ąă dicembre a Valencia. ?Sono sconvolta ¨C ammette ¨C ¨¨ stato un weekend pazzesco. Prima Kipchoge, il mio atleta preferito per la sua umilt¨¤. E poi la Kosgei: credo nessuno si aspettasse una prova cos¨Ź, con un progresso sul personale di 4ĄŻ16Ąą. Non ¨¨ una sconosciuta, ma per abbattere in quel mondo il record della Radcliffe avrei scommesso su altre, Keitany in testa. Mi auguro sia tutta farina del suo sacco: pensar male ¨¨ facile, ma di fronte a una prestazione cos¨Ź sbalorditiva... Una parte di mondo, intanto, grazie alle tecnologie, alla calzature, alla fisiologia, allĄŻalimentazione, al riposo, agli studi sui metodi di allenamento e alla cura di tutti i dettagli, va sempre pi¨´ forte. Noi, invece, siamo fermi perch¨Ś non ci muoviamo pi¨´. Vedo i miei figli, di 12 e 13 anni, e i loro amici, davanti a tv e telefoni. Io, alla loro et¨¤, vivevo in cortile?.
Dalla Gazzetta dello Sport di Marted¨Ź 15 ottobre 2019
Andrea Buongiovanni
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