L'industria della calzatura sportiva ¨¨ sempre pi¨´ florida, ma alcuni specialisti di biomeccanica ritengono che molte delle promesse fatte riguardo al potere ammortizzante delle scarpe siano da rivalutare. Secondo i ricercatori dello Skeletal Biology Lab di Harvard l¡¯uso sempre pi¨´ massiccio e sofisticato della tecnologia per confezionare scarpe da corsa ha addirittura modificato [...]
L'industria della calzatura sportiva ¨¨ sempre pi¨´ florida, ma alcuni specialisti di biomeccanica ritengono che molte delle promesse fatte riguardo al potere ammortizzante delle scarpe siano da rivalutare.
Secondo i ricercatori dello Skeletal Biology Lab di Harvard l¡¯uso sempre pi¨´ massiccio e sofisticato della tecnologia per confezionare scarpe da corsa ha addirittura modificato il tipo di appoggio del piede, rendendo un buon 50% degli atleti dei ¡®rearfoot strikers¡¯, runner che atterrano appoggiando il tallone, anzich¨¦ l¡¯avampiede, causando cos¨¬ un eccessivo sovraccarico della colonna vertebrale e un peggioramento delle prestazioni. Ma il dato pi¨´ preoccupante ¨¨ che il numero degli infortuni anzich¨¦ diminuire ¨¨ aumentato. Da ci¨° la discussione sempre pi¨´ ampia delle teorie che invece decantano i vantaggi della corsa a piedi nudi o con scarpe dalla suola sottilissima.
Minimalista
Denominata anche barefoot running, la corsa minimalista consiste nel correre quasi a piedi scalzi. La suola delle scarpe aderisce al piede come un guanto assecondando il naturale movimento, ¨¨ molto flessibile e non vi ¨¨ dislivello tra punta e tallone (in questi casi si parla di drop 0). La pianta ¡®sente¡¯, attraverso i suoi recettori, il terreno e fa da ammortizzatore naturale.?Con questa tecnica i tendini, i muscoli del piede, della caviglia, del polpaccio e della coscia iniziano a lavorare in una maniera diversa rispetto, ovviamente, ad una calzatura protettiva.
La costrizione delle scarpe da corsa, secondo i ricercatori di Harvard pu¨° alterare il comportamento biomeccanico del piede (indubbio) ma anche la sua morfologia: sarebbero sufficienti solo poche settimane per vedere aumentata la rigidit¨¤ dell¡¯arco plantare. Tuttavia, non tutti possono praticare la corsa minimalista. In genere, solo chi ha un piede sano (noi aggiungiamo anche un fisico anche piuttosto asciutto) pu¨° beneficiare di questa opportunit¨¤, che migliora la postura e stimola equilibrio, agilit¨¤ e forza. (i ricercatori si dimenticano di spiegare che la corsa a piede nudo o comunque simile ha bisogno di un periodo di adattamento piuttosto lungo, le scarpe andrebbero usate anche nella vita di tutti i giorni).? Chi invece ha un piede con anomalie ¨¨ preferibile si rivolga a un medico dello sport o a un ortopedico per ricevere le giuste indicazioni sulla possibilit¨¤ di usare questo tipo di calzature.
La corsa a piedi scalzi
Questo tipo di corsa affascina molti runner dai tempi di Abebe Bikila, l¡¯etiope famoso per avere vinto due ori olimpici (nel 1960 a Roma e nel 1964 a Tokyo), correndo anche a piedi nudi (solo a Roma). Numerosi studi scientifici hanno dimostrato come la corsa senza scarpe ottimizzi il rendimento biomeccanico del gesto migliorando, di conseguenza, l¡¯efficienza del corridore. L¡¯impatto sul terreno ¨¨ molto pi¨´ corretto rispetto alla corsa calzata. Una parte di persone corre poggiando il tallone e poi il resto del piede, una tecnica erronea che fa rallentare, una corsa frenata (che infatti ogni allenatore su qualsiasi campo corregge a chi comincia) che oltre a bloccare lo slancio si ripercuote sull'apparato muscoloscheletrico.
Earthing, una teoria affascinante
E siamo all'ultimo capitolo della discussione, che per alcuni rafforza la necessit¨¤ di tornare a correre a piede nudo. Per quanto possa apparire in prima battuta bizzarro, l¡¯Earthing ¨¨ una metodologia che poggia su serie basi scientifiche. L¡¯organismo umano ¨¨ un oggetto conduttore e quando presenta infiammazioni, che si possono manifestare sotto forma di dolore, malattia, malessere, stress o depressione, comunica che ha una carica positiva. Se il corpo viene messo a contatto diretto con il terreno invece caricato negativamente, assorbir¨¤ dalla Terra milioni di elettroni che, intercettando i radicali liberi del corpo, lo riequilibrano. La camminata a piedi nudi favorisce questo collegamento, facendoci ottenere una ricarica istantanea. Le scarpe con le suole isolanti invece la impediscono. In pratica, diventiamo disconnessi.??Attraverso accurati studi, i medici Pawel e Karol Sokal, hanno scoperto che la ¡®messa a terra¡¯ riduce i processi che portano all'osteoporosi, regola il glucosio nel sangue, regola la funzione tiroidea, il metabolismo, aumenta la risposta immunitaria, incrementa la vitalit¨¤, riduce le infiammazioni croniche e il dolore, favorisce un miglior sonno, migliora la postura.
Mabel Bocchi
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