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"Una combattiva nata": la talentuosa Anna Arnaudo raccontata dal suo tecnico
I Giochi Olimpici di Tokyo, appena conclusi, hanno mostrato al mondo intero unĄŻatletica italiana in grandissimo spolvero. Mai come in questa edizione olimpica gli atleti della Regina degli sport hanno saputo tenere alto il nome del nostro Paese. Non solo grazie agli splendidi 5 ori, ma anche in virt¨´ delle prove, molto positive, degli atleti pi¨´ giovani. Pensiamo soltanto a Nadia Battocletti e Gaia Sabbatini ma anche i gemelli Zoghlami, i ragazzi della 4x400, Luminosa Bogliolo e Zane Weir.
Eppure, questi risultati non sono che la punta dellĄŻiceberg di un movimento che sta dando segnali di vivacit¨¤ sempre pi¨´ convincenti. I campionati europei Under 23, svoltisi a Tallinn dallĄŻ8 allĄŻ11 luglio scorso, in cui lĄŻItalia ha dominato il medagliere con 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi, sono un esempio. A questi si aggiungono anche gli altri campionati europei di categoria, stavolta Under 20, svoltisi sempre nella capitale estone dal 15 al 18 luglio, dove la compagine azzurra ¨¨ riuscita a portare a casa 2 argenti e 6 bronzi.
Segni di fermento, dunque, che ci permettono di sperare eĄ chiss¨¤ che qualcuno di questi ragazzi non possa essere presente alle prossime Olimpiadi: Parigi 2024. Tra le molte prove positive, vogliamo segnalare in particolare quella di Anna Arnaudo, classe 2000 e in forza al CUS Torino, che lo scorso 9 luglio si ¨¨ portata a casa uno splendido argento continentale nella rassegna dedicata alla categoria Ą°PromesseĄą (U23). Il tempo, che vale anche il suo primato personale: 32:40.43, per poco non ha fatto segnare la miglior prestazione italiana della categoria, appartenente ad Allison Rabour (32:38.96; Duigsburg, 29/8/1989). LĄŻArnaudo, cresciuta a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) e avviata allĄŻatletica grazie a Marco Corino, si ¨¨ poi trasferita a Torino per proseguire gli studi universitari (studia ingegneria informatica al Politecnico). Minuta, con un fisico filiforme e dei modi molto discreti, Anna Arnaudo, almeno ad un primo sguardo, non d¨¤ lĄŻidea della grinta e della tenacia che la animano.
Abbiamo chiesto al suo allenatore, Gianni Crepaldi, ex mezzofondista azzurro e professionista nel Centro Sportivo Carabinieri (ora responsabile del settore mezzofondo della Federazione Italiana di Atletica Leggera), come sia Anna Arnaudo sotto il profilo atletico: Ą°Anna ¨¨ una combattiva nata. ? una ragazza molto determinata, con un approccio aggressivo sia in gara che in allenamento. Da questo punto di vista ¨¨ molto istintiva: quando sente di stare bene corre senza remore. La sua dote migliore ¨¨ senza ombra di dubbio la convinzione che ha nei propri mezzi. Io ho iniziato a seguirla dal secondo anno Juniores. ? unĄŻatleta ancora piuttosto acerba per quello che riguarda lĄŻesperienza atletica di alto livello. Anche dal punto di vista dei carichi di lavoro ¨¨ piuttosto indietro. Solamente questĄŻanno abbiamo incrementato leggermente la mole di lavoro. Chiaramente, tutto questo gioca a suo favore perch¨Ś significa che cĄŻ¨¨ ampio margine di crescita".
La crescita dellĄŻArnaudo, infatti, ¨¨ sempre stata molto graduale e piuttosto dilazionata nel tempo. Qualche partecipazione in maglia azzurra, sia nella corsa in montagna che agli europei di cross e dei risultati cronometrici incoraggianti ma non trascendentali. Da questa primavera, per¨°, il cambio di marcia. A cosa si ¨¨ dovuto questo rapido miglioramento?
Ą°Anna stava gi¨¤ molto bene da questo inverno in realt¨¤ ¨C ci spiega coach Crepaldi. Se non che tra la fine di febbraio e i primi di marzo ha pagato notevolmente unĄŻintensa sessione di esami. Questo le ha portato via molte energie, riflettendosi in maniera del tutto negativa sui risultati; vedi ad esempio lĄŻuscita sui 3000 metri indoor (9:55:84). A questo periodo di difficolt¨¤ ne ¨¨ subentrato subito un altro, dal momento che verso la met¨¤ di marzo Anna ha accusato un problema alla bandelletta ileo-tibiale, costringendola a 15 giorni di stop. Io, comunque, sapevo che aveva lavorato bene ed ero pertanto sicuro che il lavoro, prima o poi, sarebbe venuto fuori.Ąą
I primi segnali, infatti, non sono certo tardati. Con una ripresa veloce dallĄŻinfortunio e pochi lavori specifici sulle gambe, lĄŻArnaudo alla prima uscita stagionale sui 5000 metri, al Walk & Middle Distance Night di Milano, ha fatto registrare la sua seconda migliore prestazione con 16:06.47. Successivamente, ¨¨ seguito un periodo molto positivo.
La convocazione al raduno di Tirrenia, dove ha avuto modo di allenarsi con la maratoneta azzurra Giovanna Epis e la mezzofondista Rebecca Lonedo, ¨¨ stata unĄŻesperienza proficua e formativa. I risultati, infatti, non sono mancati: secondo posto ai campionati italiani sui 10000 metri (allĄŻesordio sulla distanza) e convocazione in azzurro alla Coppa Europa di Birmingham. Proprio nella citt¨¤ inglese, la ragazza piemontese ¨¨ stata protagonista di unĄŻottima prova, dove ¨¨ arrivata seconda nella seconda serie, in una gara molto difficile dove si ¨¨ trovata a condurre il ritmo dal met¨¤ in avanti. Ą°A proposito della Coppa Europa devo svelare un aneddoto ¨C ci racconta il suo tecnico. Prima della gara Anna mi chiese a quanto potesse correre. Essendo alla sua seconda prova sulla distanza e per di pi¨´ in una gara internazionale, le dissi attorno ai 33:30, anche se ero convinto che potesse correre qualche secondo in meno. Durante il riscaldamento, per¨°, Giovanna Epis le disse che, visti gli allenamenti svolti assieme, il passo dei 33:00 sarebbe stato alla sua portata. Al ritorno Anna mi disse: "Giovanna mi ha detto che posso correre 33:00; se me lo dice lei, allora significa che lo posso fare". E Cos¨Ź, in effetti, ha fatto.Ąą
UnĄŻaltra prova di grande efficienza ¨¨ arrivata anche dai campionati italiani sui 5000 metri dove, a Rovereto, ha corso in 15:57.69 (suo primato personale), correndo in 9:20 gli ultimi 3km, con questi tempi parziali: 3:05, 3:10, 3:05.
Infine, la splendida prova di Tallinn, valsa lĄŻargento. L¨Ź, la cuneese si ¨¨ dovuta inchinare solamente a Jasmijn Lau, olandese, che con 32:30.49, oltre ad aver vinto lĄŻoro, ha fatto registrare anche la miglior prestazione europea di categoria.
Gi¨¤ in passato (Lisbona 2019) Anna Arnaudo ha dato prova delle sue buone doti da crossista. Siamo certi che la studentessa piemontese, assieme al suo tecnico, avranno gi¨¤ messo nel mirino il campionato continentale sui prati; ancor pi¨´ tenendo conto che l'edizione del prossimo anno si svolger¨¤ praticamente in casa: a Venaria Reale, nello storico Parco Ą°La MandriaĄą.
Non ci resta che vedere, dunque, come si svilupperanno nei prossimi anni le crescite atletiche di queste ragazze e ragazzi. Se son rose... fioriranno.
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