Una chiamata e scatta una vera e propria azione anti-sommossa a Prato, dove un settantenne fiorentino, starter di una gara, era stato scambiato per un malvivente. Suona il centralino, scatta l¡¯allarme. A Prato, gli operatori della Polizia di Stato si preparano ad agire: giubbotti antiproiettile e pistole in pugno. Rapidamente sul posto, un chiosco bar nei pressi dell¡¯area della [...]
Una chiamata e scatta una vera e propria azione anti-sommossa a Prato, dove un settantenne fiorentino, starter di una gara, era stato scambiato per un malvivente.
Suona il centralino, scatta l¡¯allarme. A Prato, gli operatori della Polizia di Stato si preparano ad agire: giubbotti antiproiettile e pistole in pugno. Rapidamente sul posto, un chiosco bar nei pressi dell¡¯area della ¡°Passerella¡± accanto alla stazione di Porta al Serraglio, riescono a rintracciare l¡¯individuo segnalato da una donna che poco prima aveva chiamato il 113. Un vero e proprio assetto anti sommossa per disinnescare la minaccia: un uomo armato in pieno centro storico. Non viviamo tempi tranquilli, si sa, e agire tempestivamente ¨¨ sinonimo di sicurezza, ma quando i tre equipaggi delle volanti della polizia hanno circondato il presunto malvivente si sono accorti essere un ignaro starter di una gara podistica. Sembra una scena di un film poliziesco e invece ¨¨ la storia accaduta ad un settantenne fiorentino, che, impugnata la pistola con relative cartucce a salve, era pronto a sparare al cielo e a dare il via alla corsa. Verificata la veridicit¨¤ della versione, gli agenti hanno restituito il revolver all¡¯anziano, non prima per¨° di averlo redarguito sulla imprudente condotta tenuta poco prima, quando, caricando platealmente l¡¯arma in questione, aveva allarmato una donna, la stessa che poco prima aveva fatto scattare l¡¯incredibile operazione.
di Chiara Soldi
? RIPRODUZIONE RISERVATA