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Roma, la vita di Abebe Bikila diventa una mostra
Il XXI secolo chiede in prestito al XX un personaggio: da ieri sera, al MAXXI, il Museo delle Arti Moderne di Roma, la storia di Abebe Bikila viene rivisitata attraverso tre maxi schermi, una straordinaria staffetta di immagini che mette insieme il 1960 e il 2017 inventando una staffetta emozionante. Ti giri da una parte e vedi Soumalia, un ragazzo del Mali, che prima di "interpretarne" la figura, non sapeva neanche chi fosse Abebe. Corre a piedi nudi, parte dal mare, lo stesso che domani "tifer¨¤" per i 13 Mila podisti sul traguardo della Roma-Ostia. Poi lo vediamo sui basoli dell'Appia Antica, ma intanto sullo schermo centrale il Bikila vero ¨¨ gi¨¤ in fuga con Rhadi. Ora lo sguardo punta un altro lato della sala: l'Eur, l'ultimo pezzo della storia romana del fascismo, conquistato per¨° dai ragazzi del coro multietnico dell'Immaus Christian School, che corrono sulle scalinate del Palazzo della Civilt¨¤ del Lavoro, il Colosseo Quadrato, e cantano.
Mentre Soumalia ¨¨ al Foro Italico, i suoi piedi scalzi sono sui mosaici e a fianco c'e il blocco di marmo che racconta della conquista di Addis Abeba....
Nina Fischer e Moroan el Sani hanno firmato questa installazione che si potr¨¤ visitare fino al 17 aprile nella struttura di via Guido Reni, nella Roma ad altissima densit¨¤ sportiva, il Palazzetto e il Flaminio a qualche decina di metri. Hanno mischiato le storie e gli spazi immaginando che il cammino di Bikila sia stato solo un apripista di una migrazione non pi¨´ solitaria. Si ribalta il flusso madrepatria-colonia e centro-periferia.
L'Eur s'accoppia con il pasoliniano campo di periferia di Pietralata dove si allenano i ragazzi della Liberi Nantes, la squadra dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Si esce dal Museo con un senso di libert¨¤ e di pienezza. E si incontra Carmelo Giordano, etiope di Latina, con la sua famiglia. Anche grazie alla sua collaborazione, Nina e Moroan hanno potuto realizzare quest'opera. La dolcezza di Carmelo e' un'altra faccia di questo viaggio. Per un attimo il cortile del Maxxi somiglia alla distesa di pietre dove suo fratello Rodolfo, che ¨¨ rimasto in Etiopia, scopri' la baracca di lamiera dove c'era scritto: "qui nacque il campione olimpico Abebe Bikila". Ma questa ¨¨ un'altra storia.
Valerio Piccioni
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