Il nordirlandese Thomas Joseph "Tommy" Hughes (Strive Racing Club), all'et¨¤ di 61 anni, ha chiuso in 2h30:46 alla maratona di Londra
? possibile correre una maratona in 2 ore e mezza dopo i 60 anni? La risposta ¨¨ s¨¬. Soprattutto se ti chiami Tommy Hughes e, in trent'anni di carriera, sei riuscito a passare dalle Olimpiadi alla depressione, ma ne sei sempre uscito grazie alla corsa.
Tra le tante storie uscite dall'ultima Maratona di Londra, quella di domenica 3 ottobre, c'¨¨ anche l'impresa del nordirlandese Thomas Joseph "Tommy" Hughes (Strive Racing Club), che all'et¨¤ di 61 anni (¨¨ nato l'8 gennaio del 1960) ha chiuso in 2h30:46. Quanti di voi vorrebbero correre cos¨¬, senza aspettare di avere 60 anni?
Grande tempo per Hughes, ma che non ¨¨ il record Master 60. Poco importa, perch¨¦ il primato gi¨¤ gli appartiene: lo ha corso il 25 ottobre del 2020 alla Maratona di Lisburn (Irlanda del Nord): 2h30:02. Per due secondi ha mancato l'impresa di scendere sotto le due ore e mezza, ma i 6 minuti tolti al precedente record del giapponese?Yoshihisa Hosaka (2h26:30 nel 2009) danno il senso dell'eccezionalit¨¤ della sua prestazione.?
Il mese prima Hughes si era preso il record M60 della mezza maratona, correndo in 1h11:09 all'Antrim Coast Half Marathon, e quello sui 15K a Donegal in 51:30. Quest'anno invece, a giugno, aveva corso il nuovo primato mondiale M60 sui 50 km, chiusi in?3h06:38.
Insomma, una prima vecchiaia invidiabile, se consideriamo che nel 2019 a Francoforte (27 ottobre) aveva corso in 2h27.52, a due minuti dal primato M55 di Piet van Alphen. L'olandese per¨°, corse quel tempo (2h25:56, Rotterdam 1985) a 55 anni e 24 giorni compiuti, mentre Hughes era prossimo ai 60 anni.
Stiamo parlando di un 60enne che continua ad andare fortissimo, che ha quasi iniziato a correre dopo i 50 anni. Quasi, perch¨¦ nel 1992 Hughes aveva corso la maratona delle Olimpiadi di Barcellona. Questo spiega molto, ma non tutto.
La storia di Tommy Hughes
¡ª ?Nei primi anni '90, l'inglese di Lavey, contea di Londonderry (Irlanda del Nord) gioca a calcio, ma si allena a fondo nella corsa per rendere al meglio in partita. In realt¨¤ gli riesce meglio correre e i risultati non tardano ad arrivare. Nel 1988 si fa notare vincendo a Marrakech in 2h15:48 e a Belfast in 2h19:00. Nel 1991 vince a Dublino in 2h14:46 e nel gennaio del '92 ¨¨ secondo a Marrakech in 2h13:39. Quel crono ¨¨ (tuttora) il suo primato personale, ma soprattutto, per un solo secondo, ¨¨ il minimo per le Olimpiadi. La sua stagione ¨¨ per¨° sfortunata: una frattura da stress al piede ne limita la preparazione. Hughes, in perfetto spirito olimpico, partecipa lo stesso. Chiuder¨¤ al 72¡ã posto in 2h32:55.
La sua carriera da top runner finisce praticamente qui. A 32 anni e una Olimpiade in tasca, decide di dedicarsi al lavoro e di mettere da parte la corsa. Nel 1998 ci "scappa" la seconda vittoria a Belfast in 2h23:33. Poi, il silenzio. Se l'assassino torna sempre sul luogo del delitto, il runner torna sempre a correre.
A 10 anni di distanza dall'ultima gara, Hughes corre nel maggio del 2008 la Maratona di Belfast, sesto in 2h28:38. Di anni ne ha gi¨¤ 48. Nel 2010 vince la Maratona di Nottingham in 2h29:13. Ancora sulle strade di Belfast nel 2011 (2h33.16), poi Londra (2h29:55) e Belfast (2h29:43) nel 2012. L'anno dopo vince a Londonderry (2h30:32) ed ¨¨ 6¡ã a Belfast (2:32.31).
La depressione di Tommy Hughes
¡ª ?Dopo il buon rientro nel 2008, i suoi tempi vanno via via peggiorando. Non ¨¨ per¨° solo l'et¨¤ che avanza. Tommy Hughes inizia a sentirsi sempre pi¨´ stanco e affaticato, finch¨¦ non sopraggiunge anche la depressione. La situazione peggiora ulteriormente quando l'alcol diventa la sua micidiale medicina per il male che lo affligge. La situazione si fa tragica, il maratoneta ¨¨ davvero in pericolo di vita. Per fortuna, dopo un ricovero dovuto all'abuso di alcool, i medici scoprono? la causa dei suoi problemi: ¨¨ la paratiroide.
Nel 2018 un'operazione chirurgica gli restituisce la salute e con essa la voglia di tornare a vivere e a correre. Nell'aprile del 2019 ¨¨ sulle strade di Rotterdam dove chiude in 2h30:19, poi a ottobre la grande prestazione di Francoforte (2h27.52). Oggi corre sui ritmi che teneva 10 anni fa. Cadere e rialzarsi, Tommy Hughes s¨¬ che sa bene cosa significhi.
C'¨¨ un altro record di cui Tommy Hughes va particolarmente fiero. ? iscritto nel Guinness dei Primati, ed ¨¨ quello del miglior tempo sulla maratona nella combinata padre-figlio. A Francoforte 2019 il figlio?Eoin corse in 2h31:30. Provate voi a far meglio delle loro 4h59:22.
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