La gara di domenica ha una storia di 43 lunghi anni: fino al 1986 la distanza non era quella della mezza maratona
Un nome su tutti a capo della RomaOstia: Luciano Duchi. EĄŻ sua lĄŻidea di questa competizione che dalla Capitale, dallĄŻEur e dalla via Cristoforo Colombo in particolare, va verso il mare, verso Ostia, e che questa domenica festeggia lĄŻedizione numero 43 scherando al via oltre 12500 partenti. Nata per gioco e con poche centinaia di atleti, ha resistito negli anni al proliferare di piccole e grandi gare, consolidando il suo successo ed arrivando ad essere lĄŻevento di corsa su strada pi¨´ partecipato dagli atleti italiani e la mezza maratona numero uno in Italia.
Da cinque anni la RomaOstia ¨¨ Gold Label grazie allĄŻ Ą°etichetta dĄŻoroĄą della IAAF, ha dimostrato anche a livello internazionale di essere una manifestazione in grado di rappresentare una grande eccellenza sportiva, plasmata e resa orgogliosamente unica, e perci¨° amata ed invidiabile, da Luciano Duchi e da tutto il Comitato Organizzatore, composto al 100% da atleti ed appassionati.
Una volta era chiamato podismo, oggi tutti lo chiamano Running ma la RomaOstia cĄŻera e cĄŻ¨¨ anche oggi. Dalla prima edizione tante cose sono cambiate ma non la sostanza: al centro, oggi come allora, resta sempre la corsa e tutti coloro che la praticano e che la amano. RomaOstia che ha di sicuro contribuito a sdoganare il fenomeno del podismo di massa, valicando qualsiasi limite di genere, ceto, et¨¤ ed ambizione.
Tanti i nomi famosi se andiamo a rileggere lĄŻalbo dĄŻoro dellĄŻevento e bisogna dire che fino al 1986 non era una mezza maratona ma si correva sulla distanza dei 28km: primi in assoluto a tagliare il traguardo nel 1974 ed entrare nella storia sono stati Umberto Risi e Manuela Mausoli al femminile. Nel ĄŻ79 e ĄŻ80 troviamo Marco Marchei che poi sar¨¤ olimpionico in Maratona a Mosca ĄŻ80 e Los Angeles ĄŻ84 ed oggi direttore del mensile RunnerĄŻs World. Nel 1985 sĄŻimpose il britannico Steve Jones allĄŻepoca primatista mondiale di mezza maratona, nel 1997 un giovane Stefano Baldini sal¨Ź sul gradino pi¨´ alto del podio, mentre lĄŻultimo italiano, anzi europeo a vincere la gara ¨¨ stato Giuliano Battocletti nel 2001. Dopo di che ¨¨ arrivata lĄŻondata africana con i keniani e gli etiopi con il record della gara fatto proprio lĄŻanno scorso con un impressionante 58ĄŻ44Ąą firmato da Salomon Kirwa Yego che fece cos¨Ź il terzo miglior tempo della storia sui 21,097km.
Al femminile troviamo Rosanna Munerotto, Franca Fiacconi che ha vinto anche la New York City Marathon, Gloria Marconi e Rosaria Console cos¨Ź come lĄŻazzurra Nadia Ejjafini nel 2006 ma che quando vinse correva per i colori del Barhein. ?In questo caso record del percorso fissato nel 2012 da Florcence Jebet Kiplagat con 1h06ĄŻ38Ąą mentre doppietta per Anna Incerti nel 2009 e 2011.
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