RUNNING
Jorgensen cambia strada: l'olimpionica del triathlon punta alla maratona
[tps_title]VITA NUOVA[/tps_title]
Nel triathlon ha ottenuto tutto, per sua stessa ammissione, e, dopo aver coronato il sogno di diventare mamma (ad agosto ¨¨ nato Stanley), Gwen Jorgensen ¨¨ a caccia di nuovi stimoli agonistici. Con un annuncio shock su Instagram, l'americana che con il successo a Rio 2016 ha portato la prima medaglia d'oro olimpica nel triathlon gli States, ha confermato di voler puntare alla maratona olimpica di Tokyo 2020.
<blockquote class="instagram-media" data-instgrm-captioned data-instgrm-version="7" style=" background:#FFF; border:0; border-radius:3px; box-shadow:0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width:658px; padding:0; width:99.375%; width:-webkit-calc(100% - 2px); width:calc(100% - 2px);"><div style="padding:8px;"> <div style=" background:#F8F8F8; line-height:0; margin-top:40px; padding:50.0% 0; text-align:center; width:100%;"> <div style=" background:url(data:image/png;base64,iVBORw0KGgoAAAANSUhEUgAAACwAAAAsCAMAAAApWqozAAAABGdBTUEAALGPC/xhBQAAAAFzUkdCAK7OHOkAAAAMUExURczMzPf399fX1+bm5mzY9AMAAADiSURBVDjLvZXbEsMgCES5/P8/t9FuRVCRmU73JWlzosgSIIZURCjo/ad+EQJJB4Hv8BFt+IDpQoCx1wjOSBFhh2XssxEIYn3ulI/6MNReE07UIWJEv8UEOWDS88LY97kqyTliJKKtuYBbruAyVh5wOHiXmpi5we58Ek028czwyuQdLKPG1Bkb4NnM+VeAnfHqn1k4+GPT6uGQcvu2h2OVuIf/gWUFyy8OWEpdyZSa3aVCqpVoVvzZZ2VTnn2wU8qzVjDDetO90GSy9mVLqtgYSy231MxrY6I2gGqjrTY0L8fxCxfCBbhWrsYYAAAAAElFTkSuQmCC); display:block; height:44px; margin:0 auto -44px; position:relative; top:-22px; width:44px;"></div></div> <p style=" margin:8px 0 0 0; padding:0 4px;"> <a href="https://www.instagram.com/p/BbMy8sEgGh0/" style=" color:#000; font-family:Arial,sans-serif; font-size:14px; font-style:normal; font-weight:normal; line-height:17px; text-decoration:none; word-wrap:break-word;" target="_blank"></a></p> <p style=" color:#c9c8cd; font-family:Arial,sans-serif; font-size:14px; line-height:17px; margin-bottom:0; margin-top:8px; overflow:hidden; padding:8px 0 7px; text-align:center; text-overflow:ellipsis; white-space:nowrap;">Un post condiviso da Gwen Jorgensen (@gwenjorgensen) in data: <time style=" font-family:Arial,sans-serif; font-size:14px; line-height:17px;" datetime="2017-11-07T16:00:14+00:00">7 Nov 2017 alle ore 08:00 PST</time></p></div></blockquote> <script async defer src="//platform.instagram.com/en_US/embeds.js"></script>
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]RISCHIO[/tps_title] ¡°? un grosso rischio per me cambiare sport ora che sono ai vertici del triathlon, ma sono davvero motivata nel raccogliere questa nuova sfida. Il triathlon ha scelto me e ora io scelgo la maratona¡±. La 31enne del Wisconsin ha gi¨¤ saggiato la distanza lo scorso anno, proprio a New York: senza preparazione specifica e con una stagione intensa nella multidisciplina nelle gambe, tagli¨° il traguardo in 2h41'01¡±, crono dignitoso per un'atleta sostanzialmente off-season che non aveva mai corso pi¨´ di 25 km. ¡°Ho maturato questa decisione perch¨¦ ho realizzato ci¨° che volevo nel triathlon: se non avessi ottenuto quell'oro a Rio, avrei interpretato quella gara come un fallimento¡±. E non avrebbe di certo mollato l'osso per percorrere una nuova strada.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]DALL'ATLETICA [/tps_title]La Jorgensen ¨¨ sempre stata un'atleta polivalente, pur essendosi avvicinata al triathlon relativamente tardi. Prima di trasferirsi nel triathlon nel 2010, praticava nuoto e atletica nel suo stato di origine, ma per concentrarsi successivamente sulla triplice, ha abbandonato il lavoro da contabile disputando la sua prima stagione da professionista nel 2011. Trentottesima a Londra 2012 (for¨° in bici), divent¨° campionessa del mondo nel 2014 e nel 2015 prima dell'incoronamento globale a Copacabana lo scorso anno.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr"></p>¡ª Flora Duffy (@floraduffy) <a href="https://twitter.com/floraduffy/status/927999438831878144?ref_src=twsrc%5Etfw">7 novembre 2017</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]COME SARA?[/tps_title] ¡°Se da un certo punto di vista la mia decisione appare ridicola, allo stesso tempo credo di poter raggiungere i miei obiettivi ¨C spiega la dominatrice della gara a Cinque Cerchi dello scorso anno ¨C ? stata una scelta rischiosa, per alcuni una decisione scriteriata, stupida, ma io ora sono davvero motivata e sto provando sensazioni nuove¡±.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr"></p>¡ª USA Triathlon (@usatriathlon) <a href="https://twitter.com/usatriathlon/status/927946757413179392?ref_src=twsrc%5Etfw">7 novembre 2017</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
In questi giorni si ¨¨ parlato molto di Sara Dossena, sesta e migliore azzurra alla Maratona di New York che ha virato verso la regina delle corse su strada dopo una lunga parentesi nel triathlon (la bergamasca ha gareggiato nelle prove olimpiche e nelle lunghe distanze), ma ci sono altre triatlete che hanno aperto una parentesi podistica dopo i successi nel multisport: la campionessa olimpica di Londra 2012 Nicola Spirig (argento a Rio proprio dietro all'americana), ha gareggiato agli Europei di Zurigo chiudendo al 24¡ã posto in 2h37'12¡± mentre la portoghese Vanessa Fernandes, argento a Pechino 2008, ha corso la maratona di Valencia nel 2015 in 2h31'22¡±. La campionessa europea di triathlon nel 1992 e nel 1994 Sonja Oberem (Ger) risulta ancora la pi¨´ veloce triatleta in maratona con il suo 2h26'13¡± ad Amburgo nel 2001, ma da oggi si apre l'era Jorgensen.
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