Cresce la tensione nel quartiere del Baio a Gorle vicino a Bergamo, domenica scorsa un'auto ha quasi investito tre runner. Il sindaco tempo fa aveva?invitato i numerosi runner della zona a rispettare il codice della strada e correre sul marciapiede. Una decisione che in queste settimane ha scatenato un incredibile tam tam mediatico, persino?sui social media, dove le [...]
Cresce la tensione nel quartiere del Baio a Gorle vicino a Bergamo, domenica scorsa un'auto ha quasi investito tre runner. Il sindaco tempo fa aveva?invitato i numerosi runner della zona a rispettare il codice della strada e correre sul marciapiede. Una decisione che in queste settimane ha scatenato un incredibile tam tam mediatico, persino?sui social media, dove le immagini dei cartelli con il divieto della corsa hanno spopolato, fino al nuovo pericoloso episodio. ?
Tragedia sfiorata?Protagonista della nuova puntata di questa particolare disputa tra residenti e podisti ¨¨ Andrea Adragna, ex?azzurro della nazionale assoluta di marcia e ora allenatore. Il?fatto ¨¨ tanto inspiegabile quanto pericoloso e rivela un peggioramento della situazione in seguito alla linea dura del sindaco (di cui avevamo parlato qui).?
"Un¡¯auto ha tentato volontariamente d'investire il sottoscritto e le persone che alleno", spiega Andrea che si trovava assieme a due giovani promesse della marcia azzurra, Marchesi Davide e Marco Morotti, "la macchina ci ha visto, ma non ha rallentato ed ha invece aumentato la velocit¨¤, ci voleva investire. Io al momento mi sono spaventato molto,?non capivo cosa stesse succedendo. Io pratico la marcia da anni, ho esperienza sulla strada, pensavo ad un malore dell'automobilista, il signore per¨° poco dopo ha rallentato e ci ha insultato, dicendoci di andare altrove, ero talmente scosso che non ho preso la targa, dopo quanto accaduto ho?scritto al sindaco per informarlo dei fatti e ho sporto denuncia ai Carabinieri".?I tre protagonisti della vicenda si sono salvati gettandosi in uno spazio verde a lato della strada. Tanto stupore e paura, ma nessun ferito. ?
Perch¨¨ il Baio??"Il quartiere Baio ¨¨ un'area residenziale in cui ¨¨ possibile praticare un giro di corsa di circa 1.500, vicino ad un parco e su una strada pubblica", spiega Adragna, "il tragitto ¨¨ su asfalto ed ¨¨ interamente pianeggiate, un percorso ottimo anche per la marcia, non solo per la corsa. Tanti residenti sono runner, conoscono la situazione, poi non sono strade di passaggio, chi va in auto da quelle parti ¨¨ perch¨¦ ci abita, non ¨¨ una strada di scorrimento. La carreggiata?¨¨ a due corsie con un'altra corsia destinata ai parcheggi, ci sarebbe tutto lo spazio per realizzare una pista ciclabile". Lo spazio fisico e la fattibilit¨¤ per una soluzione quindi esistono.?
"Io mi sono sempre allenato qui, da 15 anni circa, tutti i grandi marciatori italiani hanno marciato al Baio, i runner possono frequentare anche altre zone, ma qui ¨¨ comodo, potrebbe diventare un'area pedonale", spiega l'atleta, "basterebbe poco, non c'¨¨ tanta sensibilit¨¤ sul tema, il tratto frequentato dai runner ¨¨ talmente breve che anche se le auto andassero piano, non cambierebbe molto per loro in termini di tempo".
A Bergamo dei passi in avanti per quanto riguarda il movimento del?running ci sono, l'iniziativa We Run Bergamo con allenamenti settimanali di gruppo coinvolge centinaia di persone. Questa provincia sforna da sempre anche dei campioni per quanto riguarda l'atletica, ma questi aspetti sono "poco valorizzati", come racconta Adragna.
"La nostra ¨¨ sempre stata una terra di sportivi, molti praticano tante attivit¨¤?non solo il calcio, oltre al running, tra le mura di Bergamo anche il ciclismo ¨¨ molto popolare", racconta Carlo Brena, runner del comitato organizzatore della Mezza Maratona di Bergamo, "il Baio ¨¨ uno dei luoghi della corsa in citt¨¤, podismo?individuale, difficile incontrare gruppi, a differenza del Lazzaretto, per un movimento che qui ¨¨ in grande crescita. Al Baio la strada ¨¨ larga, ampia, l'intensit¨¤ delle auto invece ¨¨ scarsa, la convivenza c'¨¨ sempre stata, a qualcuno ora pu¨° dar fastidio veder correre le persone nel loro quartiere".
La Querelle?Giovanni Testa, il primo cittadino di Gorle, anche dopo l'accaduto rimane fedele alla sua linea: "sporgano denuncia alle autorit¨¤ competenti e poi vedremo". La mancata presa di posizione rispetto ad un tentativo d'investire dei podisti, lascia perplesso l'ex marciatore azzurro, "il Sindaco non ha condannato quanto ¨¨ successo, ho paura che questo vada a legittimare il fatto e che le cose si ripetano, magari con altri esiti. Io non voglio fare polemica, vorrei solo che lui richiamasse la cittadinanza al buon senso, la vittima poteva essere anche una persona in bicicletta o un bambino all'inseguimento di un pallone".
La questione ha una portata che non ¨¨ solo locale quindi, e riguarda tutti coloro che amano lo sport, non solo il running. Cercare un'applicazione cos¨¬ rigida del codice della strada in una zona frequentata da tanti runner e promesse dell'atletica italiana al posto di trovare?una soluzione ed un compromesso ¨¨ un atteggiamento che lascia perplessi e che come abbiamo visto, non ha portato nulla di buono perch¨¦ la domenica di Andrea e dei suoi due allievi poteva trasformarsi in tragedia.?
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