? successo alla?Kagawa Marugame International Half Marathon
Anche se oramai dovremmo essere abituati tuttavia non finiremo mai di stupirci dagli incredibili risultati che ci arrivano sistematicamente dal Giappone in occasione delle loro gare di corsa su strada. In particolare sulla distanza della mezza maratona che sembra essere la disciplina pi¨´ amata nel Paese del Sol Levante nell'ambito fra le varie gare dell' atletica leggera. L'ulteriore conferma arriva dai risultati della recentissima Kagawa Marugame International Half Marathon. Classifiche alla mano ben 56 atleti hanno concluso la gara correndo sotto i 63 minuti. A seguire 101 sotto i 65 minuti. Per arrivare ai 178 sotto i 70 minuti. Cifre davvero straordinarie per un solo evento.
In Italia
¡ª ?Per avere un metro di paragone, scorrendo le graduatorie italiane di tutta la scorsa stagione, troviamo infatti solo 9 atleti sotto i 63 minuti e solo 27 atleti sotto i 65 minuti. La differenza con i risultati degli atleti nipponici si attenua parzialmente con i 132 atleti sotto i 70 minuti. Cio¨¨ quando il risultato cronometrico ¨¨ certamente meno qualificato.
Le cause del boom cronometrico nipponico
¡ª ?Quali sono le cause di questo continuo boom giapponese sulle distanze del fondo? A parte il sopracitato e storico interesse verso le discipline del fondo sicuramente la capacit¨¤ degli abitanti di quel Paese di possedere un'elevata soglia di sopportazione della fatica. Non a caso parecchi fondisti nipponici arrivano a raggiungere i 1000 chilometri al mese di allenamento. Correndo in pratica oltre 30 chilometri al giorno. Infine anche la loro straordinaria capacit¨¤ di rimanere concentrati sulle varie velocit¨¤ da mantenere in gara con specifiche sedute di allenamento. Per riuscirci, a differenza di quanto fanno gli atleti di altri paesi e gli europei in genere che effettuano gli allenamenti pi¨´ lunghi su percorsi molto ampi, gli atleti nipponici si preparano spesso correndo invece su minicircuiti di 1000 o 2000 metri da ripetere svariate volte. Dove ¨¨ certamente pi¨´ facile controllare la velocit¨¤ da mantenere. A patto pero' di avere un'elevata capacit¨¤ di concentrazione. Per non parlare addirittura di sedute specifiche in pista. Dove per fare 30 o 40 chilometri occorre completare da 75 a 100 giri dell'anello di 400 metri. Davvero un altro mondo.
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