La Viani era alle prese con la sindrome di Guillain-Barr¨¦, poi le cure mediche e l'affetto della compagna le hanno salvato la vita
Di quanto sia catartica e coinvolgente la corsa grazie ai sentimenti che suscita e agli obiettivi che riesce a stimolare ne ¨¨ una prova la storia di Sara Viani.
Sara ¨¨ nata a La Spezia una quarantina di anni fa, ha da sempre una grande passione per lo sport, ma il running l¡¯incontra qualche mese fa, dopo un periodo decisamente negativo.
¡°Ho avuto la sindrome di Guillain-Barr¨¦, una malattia auto immune piuttosto rara¡±, racconta, ¡±due anni fa all¡¯improvviso ero diventata tetraplegica, non riuscivo pi¨´ a muovere le gambe, nel giro di pochi giorni ero completamente paralizzata, ho rischiato la vita, ho seguito le cure con determinazione e ora sono qui a Miami sulla spiaggia con la medaglia della 21k al collo¡±.
Noi l¡¯abbiamo incontrata poche ore dopo aver tagliato il traguardo della Miami Beach Half Marathon, a cui ¨¨ approdata grazie al progetto Run With Me di Diadora in cui ¨¨ stata trascinata dalla compagna Marta. A suon di post social, le due podiste sono riuscite a farsi selezionare per il contest.
RINATA? Lo sguardo felice, una visibile stanchezza e la soddisfazione e consapevolezza di aver raggiunto un traguardo importante. Questa ¨¨ Sara dopo aver superato paure e chilometri, rinata grazie al running. ¡°Il contest mi ha aiutato perch¨¦ avevo bisogno di un supporto, un obiettivo. La mia compagna Marta mi ha motivato per tutti questi mesi, e anche la novit¨¤ e lo stimolo, non solo della corsa ma del viaggio, sono serviti¡±, spiega con entusiasmo la Viani. ¡°Mi sento pi¨´ forte di prima, ¨¨ un punto d¡¯inizio. Da qui comincia una nuova parte della mia esistenza e non vedo l¡¯ora di cimentarmi in nuovi progetti e in generale di mettermi alla prova con la vita¡±.
La corsa per lei ¨¨ stato un tramite per uscire da una situazione di ¡°stallo¡±, ma anche un modo per darsi forza, attraverso la condivisione di fatica ed emozioni con altre persone, ¡°dopo un¡¯esperienza totalmente negativa in cui ho sentito venire meno le capacit¨¤ fisiche ¨¨ stata una sorta di rivalsa con la vita portare a termine questa mezza. Anche dopo un¡¯esperienza come la mia si pu¨° vincere¡± e vincere non sempre significa tagliare il traguardo per primi o battere il proprio personal best.
RICOMINCIARE Il?running non solo l¡¯ha motivata, ma ¨¨ anche servito come veicolo per ricominciare in societ¨¤:? ¡°Mi ha aiutato a farmi sentire come gli altri, volevo portare un messaggio alle persone che sono state male o che combattono con qualche fantasma: si pu¨° ricominciare meglio di prima, ci vuole volont¨¤ e fortuna, ma si pu¨° fare. Ringrazio i medici che mi hanno diagnosticato in tempo la malattia e hanno scelto la cura giusta, ma con una forte volont¨¤ ho voluto guarire¡±.
Il running le ha dato un obiettivo che le ha fatto perdere di vista il dolore. Sara correndo si ¨¨ sentita pi¨´ forte: ¡°La corsa ¨¨ fatica, riuscire a superarla serve anche per andare oltre le situazioni difficili che capitano nella vita. Mi sono goduta tantissimo la gara, un momento particolare ¨¨ stato l¡¯alba vista dalla ciclabile in riva all¡¯Oceano. Mi sono fermata e sono rimasta per un momento a contemplare il panorama. Per me fare una gara non vuole dire competizione, avevo come obiettivo il traguardo, ma ¨¨ stato soprattutto un momento per vivere la vita in tutti i suoi aspetti, una cosa che non avevo potuto fare l¡¯anno scorso e che, pensandoci bene, non avevo mai fatto in vita mia¡±.
La corsa quindi va oltre la finish line, ma ¨¨ una sensazione positiva che ci si porta dentro e che aiuta in tutti gli aspetti della vita. Benvenuta nel popolo dei runner, Sara!
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