RUNNING
La Design Week in via Orobia: linee, moda, tecnologia e corsa
A Rho, nei padiglioni della Fiera, la prossima settimana arriva il mondo. Va in sce.na il Salone Internazionale del Mobile. E Milano sar¨¤ ancora pi¨´ la citt¨¤ da bere che molti raccontano, piena di appuntamenti e di cose da fare e da vedere.
Ma anche da correre. Perch¨¦ diverse aziende sono pronte a dare spettacolo e creare appuntamenti ai margini del Salone, sfruttando quello che si chiama Fuori Salone e che negli anni ¨¨ diventato un evento nell¡¯evento. Nike ha deciso di cavalcare l¡¯onda e d¨¤ appuntamento ai runner ¨C ed agli sportivi curiosi ¨C in via Orobia 15, dove sta allestendo in questi giorni la sua base e da dove per tutta la Design Week 2016 partiranno allenamenti alle 8 ed alle 20, ogni giorno.
Un modo come un altro per vivere il Salone. In via Orobia luned¨¬ sar¨¤ possibile incontrare anche 10 designer che si sono affiancati all¡¯azienda americana per ¡°esplorare ¨C come recita il comunicato ¨C il tema di natural motion attraverso vari mezzi¡±. Perch¨¦? Semplicemente per Nike in questi giorni presenta l¡¯ultima nata della linea Free, una scarpa da running (disponibile anche per il training, ma bella e apprezzabile anche per la vita di tutti i giorni) ancora una volta realizzata con la tecnologia flyknit (un solo filo per cucire tutta la scarpa) ma appoggiata su una suola innovativa, pi¨´ alta rispetto ai modelli precedenti, forse ancora pi¨´ elastica e pronta a qualsiasi torsione.
Gli allenamenti sono aperti a tutti, e Nike mette a disposizione trainer, pacer e coach. Per correre in modi diversi e andare sia nei parchi sia nei luoghi del Fuorisalone. Quando? Da marted¨¬ 12 a venerd¨¬ 15, ogni mattina alle 8 da via Orobia numero 15; la sera invece si va in via Lanza 1 alle 19.15 mercoled¨¬ e venerd¨¬; alle 20 invece in via Orobia il marted¨¬ e gioved¨¬. Sabato il gran finale della Design Week, alle 15 ancora in via Orobia. Come fare? Basta collegarsi e registrarsi all'indirizzo Nike dedicato
Ci si pu¨° cambiare, si pu¨° lasciare la borsa e correre sereni scoprendo cose nuove e conoscendo nuova gente. Ma senza fare la doccia, per quella si torna a casa.
Curiosi invece di conoscere i designer, vederne le realizzazioni? Ecco chi sono, li troverete marted¨¬ a Milano, ancora in via Orobia
Lindsey Adelman, americana, vive e lavora a New York City. Si ispira alle forme strutturali della natura unendo vetro soffiato a mano con?elementi metallici prodotti a?macchina. La sua installazione di luci si ispira al Natural Motion delle piante.
Enrica Cavarzan e Marco Zavagno sono? i fondatori di Zaven, studio creativo multidisciplinare di Venezia, che?approfondisce le interazioni tra comunicazione, design?e arte tramite il design?di prodotti, grafica e installazioni e anche interventi di direzione creativa. Le loro lampade da terra oversize sono caratterizzate da diffusori creati con Nike?Flyknit: riflessi, luci e ombre vengono?sfruttati per accentuare il movimento dell¡¯uomo nello spazio.
Martino Gamper, mobiliere e scultore italiano che vive e lavora a Londra, unisce il pragmatismo del fare all'azione del riciclo dei materiali, sia grezzi che finiti. La sua collezione di tamburi ¨¨ testimonianza del ritmo del movimento naturale,?tendendo i tessuti tecnici Nike?Flyknit su cornici di compensato laminato e allacciate con stringhe Nike.
Max Lamb, designer di mobili inglese usa materiali naturali, soprattutto?roccia metallo e legno sfruttandone le qualit¨¤ pi¨´ grezze. A Milano la sua installazione surreale - pesanti blocchi?di alluminio, marmo e polistirene che levitano senza sforzo su un campo di aria?compressa, che consente?loro di muoversi anche con tocchi leggeri - stravolge la percezione di peso e fatica.
Greg Lynn, architetto con base a Los Angeles, ¨¨ un pioniere di?nuovi metodi di produzione di?forme ergonomiche che ottiene con macchinari a controllo numerico (di alta precisione), con la tecnologia digitale cambia gli?ambienti in modo dinamico durante il loro stesso uso. Qui espone una sedia microclimatica intelligente in fibra di carbonio che utilizza sensori?integrati per calcolare la temperatura corporea di chi ¨¨?seduto e regolare di?conseguenza i moduli Peltier integrati per il raffreddamento.
Bertijan Pot, designer olandese (di Rotterdam), sperimenta tecniche?tradizionalmente legate ai tessuti e alla tessitura per realizzare una serie di sgabelli e resting pod che hanno come punto di partenza la ruota (mixa le camere d¡¯aria di una?macchina, una carriola, un?camion e un trattore con materiali come corde, lacci da scarpe e cinture). mix inaspettato ma efficace di?tecniche artigianali?di tessitura a mano e materiali altamente performanti.
Da Stoccolma arrivano la svedese Clara von Zweigbergk (designer grafica con un interesse per carta,?colori e artigianato) e il designer?industriale americano Shane Schneck, che uniscono design e tecnologia alla ricerca di nuove soluzioni. In questo caso un set di sedute che "medita" le interconnessioni tra equilibrio e postura, con particolare riguardo?alle modalit¨¤ di interazione del corpo umano con gli?oggetti statici
Sebastian Wrong ¨¨ un designer e?direttore creativo inglese (vive e lavora a Londra) specializzato in processi e materiali di produzione?contemporanea. Anche lui presenta una sedia ergonomica, ideata?come seduta pubblica e realizzata avvolgendo un tessuto intricato intorno?a una cornice di ferro vuota. Creato con Nike?Flyknit, il rivestimento riproduce il dipinto di Umberto Boccioni ¡°Dinamismo di un?calciatore¡±, del 1913, un omaggio al?Futurismo Italiano del quale siamo gi¨¤ curiosi.
? RIPRODUZIONE RISERVATA