Correre in montagna non ¨¨ per nulla facile. Servono preparazione specifica, agilit¨¤, tenacia, zero chili in eccesso. Oppure, se non si punta alla prestazione, occorre un amico con cui affrontare la prova. ? il caso di queste gare, alle quali si partecipa in squadre di due (Maratona della Valle Intrasca) o tre (Monza-Resegone). Maratona della Valle Intrasca Giunta alla 42? edizione, [...]
Correre in montagna non ¨¨ per nulla facile. Servono preparazione specifica, agilit¨¤, tenacia, zero chili in eccesso. Oppure, se non si punta alla prestazione, occorre un amico con cui affrontare la prova. ? il caso di queste gare, alle quali si partecipa in squadre di due (Maratona della Valle Intrasca) o tre (Monza-Resegone).
Maratona della Valle Intrasca Giunta alla 42? edizione, la Maratona della Valle Intrasca (che maratona vera non ¨¨, poich¨¦ misura 35,030 km con un dislivello complessivo di 1.634 metri) si corre domenica 5 giugno e quest¡¯anno ¨¨ valida come campionato italiano assoluto skyrace a coppie. ?Si parte alle 8 da piazza Ranzoni a Intra, uno dei due grandi quartieri che formano il comune di Verbania, affacciato sul Lago Maggiore. Dopo alcuni chilometri pianeggianti e su strada asfaltata, comincia una leggera salita che si fa impegnativa? nei due chilometri circa da Ramello a Caprezzo. Una breve e ripida discesa fino a Ponte Nivia e poi la parte pi¨´ dura della gara: dal 10¡ã al 17¡ã le coppie salgono senza tregua, con pendenze importanti, fino al rifugio di Pian Cavallo, Cima Coppi della gara con i suoi quasi 1.600 metri di altitudine. Da l¨¬, con il Lago Maggiore sempre sullo sfondo, si comincia a scendere per la parte apparentemente pi¨´ facile del tracciato, in realt¨¤ molto tecnica e resa ancora pi¨´ difficile dalla fatica accumulata nelle gambe nella prima met¨¤.
Pizzo Pernice, Cappella Fina, Miazzina, Oratorio Monscen¨´, Cambiassa e poi, negli ultimi 5 chilometri, solo pianura fino al traguardo di piazza Ranzoni, dove naturalmente le coppie dovranno tagliare il traguardo insieme, poich¨¦ il tempo viene calcolato sul secondo dei due. Per ¡°assaggiare¡± la Maratona della Valle Intrasca, c¡¯¨¨ un percorso breve di 16,9 km. E dopo la gara, il Lago Maggiore ¨¨ un luogo ideale per rilassarsi: una gita in battello, una visita agli edifici storici di Verbania, ai giardini botanici di Villa Taranto. E naturalmente un assaggio ai piatti locali, un fantastico equilibrio tra cucina lacustre e montana: dagli gnocchi all¡¯ossolana (con patate, zucca e farina di castagne) ai pesci del Lago Maggiore (persico, anguilla, trota e luccio su tutti), oppure ancora i formaggi locali come il Bettelmatt.
Monza-Resegone Si corre a squadre, formate per¨° da tre persone, anche alla Monza-Resegone, storica competizione che sabato 18 giugno si svolger¨¤ per la 56? volta. La gara, lunga circa 40,5 km, ¨¨ ormai entrata nell¡¯immaginario colletivo dei podisti lombardi, per le sue caratteristiche uniche. Prima di tutto, l¡¯orario: la prima squadra parte alle 21 dall¡¯Arengario di Monza, in pieno centro; poi, come in una gara a cronometro che si rispetti, le altre prendono il via ogni 15-20¡±. In secondo luogo, per il percorso del tutto particolare. Si procede insieme verso Nord, con la strada illuminata dalle lampade frontali: Villasanta, Arcore, Usmate, Carnate, Osnago, Cernusco Lombardone, Merate, Calco, Airuno, Olginate, Calolziocorte. Tutto in saliscendi. Poi, negli ultimi dieci chilometri, quando anche una maratona in piano inizia a pesare, inizia la parte dura del percorso: si comincia a salire, tornanti, pav¨¨, scalinate.
Al 37¡ã km, a Erve, inizia la parte pi¨´ dura del percorso, 4 km che hanno fatto la storia di questa gara: l¡¯asfalto lascia posto allo sterrato, la salita diventa ripida, si sale al buio con una temperatura ben diversa da quella della partenza, in alcuni tratti ci si deve aiutare con le mani perch¨¦ la pendenza ¨¨ impossibile, poi un breve tratto nel bosco prima di arrivare al Rifugio Alpinisti Monzesi, dove ¨¨ posto il traguardo. Qui non c¡¯¨¨ tempo e modo per dedicarsi al turismo o degustare i piatti locali: giusto il tempo di rifocillarsi, poi si deve scendere, naturalmente a piedi, fino al parcheggio di Erve, dove ¨¨ necessario farsi venire a prendere da qualcuno per tornare a casa.
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