Azzurri
Alla Maratona di Valencia 2023 il primato italiano di Yaremchuk e il minimo olimpico di Crippa
Mai primato italiano fu pi¨´ annunciato di quello realizzato ieri mattina dall'azzurra Sofiia Yaremchuk, che ¨¨ riuscita a correre la maratona di Valencia in 2h23.16, cancellando cos¨¬ dall'albo dei primati il precedente record italiano di 2h23.44 ottenuto nel 2012 a Rotterdam dalla piemontese Valeria Straneo.
Il primato italiano di Sofiia Yaremchuk
¡ª ?La 29enne italo-ucraina ci ¨¨ riuscita al termine di una condotta di gara perfetta, correndo i primi 35 chilometri sempre al ritmo di 3.24 al km, con un passaggio a met¨¤ gara in 1h11.44, un tempo gi¨¤ da primato italiano, per poi forzare ancora di pi¨´ il ritmo realizzando, dal 35¡ã al 40¡ã km, il miglior parziale di 5 km della gara. Con un notevole 16.48 che praticamente metteva in cassaforte il nuovo primato italiano. Per lei anche un 7.28 negli ultimi 2 km e 195 per archiviare la pratica con il sopracitato 2h23.16. Con una seconda met¨¤ gara in 1h11.32. Questo grazie a un cambiamento di tattica fondamentale rispetto alle sue due ultime maratone, quando invece la portacolori dell'Esercito, allenata da Fabio Martelli, aveva corso molto pi¨´ velocemente di ieri i primi 30 km di gara per poi spegnersi sul finale nell'ottobre dell'anno scorso a Francoforte, quando poi concluse la gara in 2h25.36, ma soprattutto nell' aprile scorso a Londra quando tagli¨° il traguardo in 2h24.02.?
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Diventata cittadina italiana nel gennaio del 2021 per poi esordire in maglia azzurra nel settembre scorso ai mondiali di mezza maratona di Riga, dopo il risultato di ieri Yaremchuk si candida per un risultato importante in vista dei prossimi Giochi Olimpici di Parigi. Per chiudere, quello di Valencia era un record quasi annunciato, anche in base ai suoi ottimi primati personali su altre distanze: vedi 15.37.43 (5000), 32.06 (10.000), 1h08.56 (mezza maratona).
Nekagenet Crippa e il minimo olimpico
¡ª ?Se il primato nazionale di Yaremchuk era in fondo un risultato prevedibile, alzi la mano invece chi avrebbe vaticinato il crono finale di 2h07.35 con cui Nekagenet Crippa ha tagliato il traguardo di Valencia. Liste alla mano, si tratta del quarto tempo italiano di sempre dopo Iliass Aouani in 2h07.16, Eyob Faniel in 2h07.19 e Stefano Baldini in 2h07.22. Il precedente primato di Crippa, che aveva esordito sulla maratona nel lontano 2016 a Verbania, con un estemporaneo 2h31.27 era di 2h12.10 ottenuto a Roma nello scorso mese di marzo. Classe 1994, fratello maggiore del pi¨´ noto Yemaneberhan, era stato adottato insieme a lui dalla famiglia Crippa che lo aveva prelevato da un orfanotrofio dell'Etiopia nel 2005.?
Molto travagliata la sua carriera atletica: all'inizio, sotto la guida di Massimo Pegoretti, lo stesso coach di Yemaneberhan, vittima di una lunga serie di infortuni nel 2017, Nekagenet aveva deciso di abbandonare l'atletica. Era poi ripartito un anno dopo spostandosi a vivere e allenarsi a Trieste, sotto la guida di Roberto Furlanic. La svolta decisiva arriva nel 2021 quando Crippa entra nel gruppo sportivo dell'Esercito, trasferendosi a Modena, dove dapprima viene seguito da Elisa Cusma e Claudio Guizzardi e poi, dall'autunno dell'anno scorso, da Marco Salami e Piero Incalza. Sino a ieri il suo miglior risultato era il 27.51.93 sui 10.000 realizzato nel 2021 a Barletta. Con il suo straordinario exploit, Nekagenet ha realizzato anche il minimo olimpico di Parigi di 2h08.10. Adesso la replica passa ad altri quattro atleti azzurri tutti in lotta per andare ai giochi olimpici. Vale a dire Iliass Aouani, Eyob Faniel, Yohannes Chiappinelli e Daniele Meucci.
I top della maratona di Valencia 2023
¡ª ?Italiani in grande spolvero a parte, la maratona di Valencia ¨¨ stata ancora una volta una gara stellare con una messe infinita di grandi risultati. A cominciare dal 2h01.48 dell'etiope Sisay Lemma, quarto tempo di sempre sulla distanza. Dietro di lui troviamo il keniota Alexander Mutiso con 2h03.18. Al terzo e quarto posto altri due atleti etiopi: Dawit Wolde con 2h03.48 e un fuoriclasse epocale come Kenenisa Bekele, che a 41 anni riesce ancora a correre in 2h04.19. In questa gara il nostro pur bravissimo Crippa finisce solo al 21¡ã posto. Stessa cosa in campo femminile. Vince l'etiope Worknesh Degefa con 2h15.51 davanti alle connazionali Almaz Ayana, primatista mondiale dei 10.000, seconda con 2h16.22, e Hiwot Gebrekidan, terza con 2h27.59. La nostra bravissima Sofiia Yaremchuk, grazie al suo ottimo finale, chiude al nono posto.
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