La Di Martino ha concluso il giro del Monte Bianco in meno delle 90 ore previste
¡°Buongiorno ITALIA!!! Ce l'ho fatta. Dopo 83 ore e 16 minuti sono arrivata a Chamonix. Non avrei mai pensato di potercela fare. 341.5 km e 8800 metri di dislivello. Ho realizzato il mio piccolo grande sogno. Grazie! Grazie! Grazie!¡±
E¡¯ con queste parole scritte sul suo profilo Facebook che Ivana di Martino domenica mattina all¡¯alba ha condiviso la gioia del suo arrivo. Il suo lungo White Ultra Trail ¨¨ terminato alle 5.15 con 7 ore di anticipo rispetto al target iniziale (90 ore). Ivana ce l¡¯ha fatta! Dopo 83 ore e 16 minuti ha vinto la sfida con se stessa, un¡¯impresa da record la sua mai affrontata prima che l¡¯ha resa la prima ultrarunner non professionista ad aver tentato il giro del Monte Bianco in senso orario non stop. Non sono mancate le difficolt¨¤ ma Ivana con il suo team ¨¨ riuscita a superare i limiti della fatica, della sopportazione fisica e della mancanza di sonno. Differentemente dalle altre imprese affrontate in precedenza, durissime ma a tappe, questa ¨¨ stata infatti una lunga corsa non stop. Consentito solo fermarsi per alimentarsi, per la fisioterapia e per cambiarsi d¡¯abito a seconda del tempo e delle temperature. Gli ultimi chilometri sono stati infatti bagnati dalla pioggia trasformatasi in ¡°lacrime di commozione che scendono dal cielo per rendere l¡¯omaggio ad un impresa grande grande grande¡±. Questo ¨¨ stato anche il messaggio che le ha dedicato Omar di Felice, l¡¯atleta di ultracycling che ha coordinato la spedizione insieme al resto del team. E grande grande grande ¨¨ l¡¯orgoglio di tutta la squadra.
¡°E¡¯ stato un privilegio ma soprattutto una grandissima opportunit¨¤ quella di poter osservare un¡¯impresa estrema da esterno¡± ha detto Di Felice ¡°Per la prima volta ho capito realmente cosa significhi resilienza e quanto la testa sia in realt¨¤ il vero motore che ci spinge ad andare oltre i nostri limiti apparenti¡±.
Ed ¨¨ proprio la lucidit¨¤ e la forza di volont¨¤ che hanno permesso a Ivana di tenere gli occhi puntati sull¡¯obiettivo, gli stessi che hanno sofferto molto a causa della mancanza di sonno che in qualche occasione le hanno creato delle piccole allucinazioni. Momenti duri superati grazie al sostegno del team ( coach, alimentarista e fisioterapista) e a tecniche di microsonno (15-20 minuti di sonno profondo per dare al fisico l¡¯input per sentirsi riposato)
¡°Ho visto una donna crollare fisicamente e psicologicamente. L¡¯ho vista rialzarsi e continuare a lottare indefessamente per ogni singolo metro¡di altri 200 km. Ho avuto l¡¯onore e il privilegio di assisterla nel mentre. Grazie Ivana¡± le parole di Samuele Pasi, medico dello sport e coordinatore medico team.
¡°Ivana con la sua grinta e perseveranza ¨¨ riuscita a ispirarci tutti. Le parole di Simone Natali, membro del team e autista del camper che l¡¯ha seguita chilometro dopo chilometro. ¡° Di questa impresa conserver¨° per sempre il ricordo di una lottatrice che d¡¯ora in avanti sar¨¤ per me un esempio da seguire. Fiero di aver fatto parte di questa famiglia¡±.
¡°Un¡¯esperienza unica nella quale vedi come sia possibile stare di fronte alla fatica. Dice invece Maddalena Mortara, la fisioterapista di fiducia. ¡°Ha messo in gioco tutto il suo desiderio, la sua capacit¨¤ ma ha anche sempre avuto la certezza che tutto e tutti potessero aiutarla in questa sua speciale e fantastica impresa¡±.
¡° In 83 ore Ivana ha fatto qualcosa di straordinario, il commento di Luca Borreca, uomo di fiducia e da sempre presente nella vita sportiva e nelle imprese di Ivana. ¡° Rendere essenza un sogno e nello spazio e nel tempo di questo sogno racchiudere il senso della sua stessa esistenza. Essere resiliente¡±.
Annabella D'Argento
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