Tre giorni di festa, 40 nazioni, 1000 atleti: gli occhi del mondo saranno puntati sul Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Saranno tre giorni di festa e grandi aspettative in termini di prestazioni sia atletiche che organizzative, quelli che vedranno impegnate quasi 40 nazioni nel contendersi il titolo iridato in terra di Toscana in odor di Romagna. Il teatro di questa kermesse sar¨¤ infatti il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna in localit¨¤ Badia Prataglia, terra vergine e ricca di storia in equilibrio tra citazioni dantesche, eremi e siti impregnati di grandi misticismo, foreste assolutamente incontaminati e sorgenti d¡¯acqua limpida che rinfrescheranno in un caldo giugno circa 1000 atleti tra professionisti e amateur (ci sar¨¤ spazio anche per 600 di loro nella versione ¡°open¡± del mondiale).
Mancano pochi giorni all¡¯appuntamento e abbiamo voluto radunare in poche righe le informazioni, i chiarimenti, le emozioni e gli obiettivi della Federazione, degli organizzatori e degli atleti, iniziando da Paolo Germanetto, responsabile per FIDAL di tutto il movimento della corsa in ambiente.
Fidal e trail, dopo anni di interregni, polemiche, etc ora la Federazione, grazie a tavoli di lavoro ben concepiti, ¨¨ arrivata ad un team e ha obiettivi ben precisi, Paolo aiutaci a fare chiarezza su alcuni punti chiave che da qualche mese hanno portato ad oggi all¡¯attesa di un mondiale e, soprattutto, cosa succeder¨¤ nei prossimi mesi/anni.
All'indomani del riconoscimento ufficiale del trail da parte della IAAF come disciplina dell'atletica leggera (Pechino 2015), l'obbiettivo della Federazione ¨¨ stato quello di provare a gestire in modo coordinato le diverse espressioni della corsa in natura:?nello specifico, mountain running ?e trail running, ovvero le due discipline di sua competenza. Per farlo si ¨¨ cercato il confronto con diversi organizzatori e attori consolidati del trail per costruire insieme un sistema regolamentare semplificato e tendente ad agevolare la partecipazione di tutti.
Dall'altro lato, per quanto riguarda i campionati e le squadre nazionali, si ¨¨ provato a importare anche nel trail lo stesso sistema organizzativo che ha dato risultati importanti nella corsa in montagna, disciplina in cui l'Italia rimane leader a livello mondiale. Un lavoro che ha portato, negli ultimi tempi, anche all'avvicinamento di sponsor importanti, insieme ai quali si ¨¨ lanciato un circuito di gare suddiviso in tre diverse Coppe di specialit¨¤ che sta gi¨¤ dando ottimi riscontri: Mountain Classic Cup, Trail Cup, Vertical Cup.
Tutto il settore dell'off road running ¨¨ in grande evoluzione e anche a livello internazionale i prossimi anni saranno fondamentali per lo sviluppo del settore: anche in questo contesto l'Italia vuole giocare la sua parte.
I giovani sono ancora molto lontani dalla corsa in natura nelle sue varie forme. La Federazione ha nel suo DNA la diffusione delle discipline poste sotto la sua egida. Potranno i mondiali, se ben comunicati e ¡°utilizzati¡± sia durante sia post evento, divenire un punto di partenza per questo obiettivo??
Sicuramente s¨¬, ma penso che anche questo processo debba seguire qualche linea guida. Anche in tutti gli sport di endurance, l'et¨¤ giovanile rimane fondamentale per l'apprendimento della tecnica: penso allo sci di fondo o allo sci alpinismo, ad esempio. In questo senso, la proposta agonistica della Federazione nella corsa in montagna, fucina di campioni poi emersi anche in ambiti diversi, pu¨° risultare palestra di grande utilit¨¤ per chi poi poi voglia sviluppare su distanze pi¨´ lunghe la propria passione per la corsa in natura. Penso ad orizzonti che si mischiano per crescere, piuttosto che ad ambiti divisi da sigle o denominazioni.
Cosa credi possa rappresentare questo mondiale per questo magnifico angolo di Toscana e per altri che hanno intrapreso questo cammino teso a raggiungere i runner, gli amanti dell¡¯outdoor e portarli in Italia sui nostri sentieri?
Per tutto il Casentino, per il Parco e per le sue foreste questa ¨¨ un'occasione straordinaria di promozione. In una quarantina di Nazioni, in questo momento, si sta parlando di questo magnifico territorio, con tutto il fascino delle sue suggestioni sacre, storiche e naturali. E' un fenomeno che, con diverse scale di importanza, si ripete ogni fine settimana, grazie alle numerosissime corse in natura che si svolgono ormai in ogni parte d'Italia.?Anche per la stessa Federazione, la corsa in natura ¨¨ indubbiamente diventata un'occasione per stringere alleanze con territori un tempo pi¨´ lontani dal mondo dell'atletica leggera intesa tradizionalmente. Ma a me piace pensare che l'atletica leggera sia disciplina talmente ampia e variegata da essere capace di unire, meglio di ogni altra, impiantistica, natura, mare o montagna.?
Abbiamo avuto la fortuna di intercettare anche i protagonisti veri di questo Mondiale: Gli atleti! Iniziando da Tito Tiberti, da anni nel mondo del running con diversi ruoli, sempre con crescente passione, oggi ¨¨ team manager della Nazionale di Corsa in Montagna e Trail:
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¡°Volevamo una squadra che potesse interpretare i Mondiali ¡°di casa¡± all¡¯altezza del blasone italiano. Sar¨¤ un trail relativamente breve in cui alla capacit¨¤ di endurance gli atleti abbineranno caratteristiche di corsa ¡°veloce¡±. I 49 km corribili nelle Foreste Sacre d¡¯altronde richiedono questo. Ne escono penalizzati i trail runner puri, da lunghissime distanze; futuri momenti iridati su altre distanze potranno premiarli. Le selezioni ufficiali di Val Bregaglia e Val Borbera ci consegnano un team dalle caratteristiche variegate in cui ottimi mountain runner e maratoneti corroboreranno la solidit¨¤ prestativa dei trail runner: i gi¨¤ iridati del long distance mountain running (Giudici e Bani tra le ragazze, Mei e Ruga tra gli uomini) proveranno ad aggiungere un quid alle prove delle punte Rampazzo (seppur esordiente!) e De Gasperi, sapendo di avere le spalle larghe grazie ad habitu¨¦ dei trail come Borzani, Mustat e Mongelli in rosa, Piazza e Carrara con Fantuz e Pizzatti al maschile¡±
Massimo Mei,?campione mondiale a squadre corsa in montagna lunghe distanze a Zermatt 2015, 7¡ã individuale.
¡°Il trail richiama gli specialisti dei sentieri ma anche i runner che amano la natura e che sanno esprimersi in condizioni tecnico/ambientali di pi¨´ ampia fruibilit¨¤ (dalla strada al mountain running classico). Un atleta come me ¨¨ l¡¯espressione della contaminazione virtuosa tra maratona, corsa in montagna e trail. Con la nazionale dar¨° tutto per colorare d¡¯azzurro il cielo di Badia Prataglia.¡±
Silvia Rampazzo,?Trail runner pura, esordiente in azzurro.
?¡°Non riesco a non pensare a cosa ci si aspetti da me: la nazionale ¨¨ un sogno, ma per la mia emotivit¨¤ ¨¨ un grande peso! Prevalgono il senso di responsabilit¨¤ per l'azzurro tanto ambito e il timore di non essere all'altezza... fifa vera! Non voglio pensare ora a quei giorni, spero che le emozioni positive mi trovino impreparata e mi travolgano, annullando il resto. Sar¨¤ un mondiale di alto livello e voglio onorare la maglia e chi ha creduto in me!¡±
Il dream team FIDAL della corsa in natura non si poteva fregiare della professionalit¨¤ ed esperienza di una figura che da oltre 20 anni in Italia si occupa di trail running. Abbiamo chiesto a Fulvio Massa, trainer, fisioterapista, organizzatore e tracciatore del pi¨´ antico trail in Italia ancora in essere e parte dello staff federale, di darci un¡¯anticipazione a livello tecnico del percorso di gara: ¡°The Trail Sacred Forests ¨¨ un percorso di 50 km con 3000 metri di dislivello positivo che si snoda interamente all'interno delle Foreste Casentinesi, in un'area naturale selvaggia e incontaminata, sui crinali che separano la Toscana dalla Emilia-Romagna. Il percorso si snoda su quote appenniniche,?relativamente basse, che toccano l'apice a 1390 m del passo della Crocina.
La distanza di 50 km, dal punto di vista tecnico, ha la caratteristica di essere una via di mezzo tra le gare di corsa in montagna di distanza lunga e le gare di trail running di distanza breve e per questo motivo il percorso si addice a degli atleti molto veloci e con buona resistenza. Il percorso ¨¨ per la maggior parte costituito da strade poderali e da sentieri, con alcuni tratti tecnici su roccia nella seconda parte del percorso. Si tratta in generale di una gara veloce che consente di correre per la quasi totalit¨¤ del percorso e sar¨¤ proprio questa caratteristica? a causare le maggiori insidie agli atleti perch¨¦ se non sapranno gestire bene le intensit¨¤ degli sforzi rischieranno di saltare nella seconda parte del tracciato a causa della fatica dovuta ad una prima parte troppo intensa. il tracciato ¨¨ per la maggior parte ombreggiato dalle fitte foreste secolari e questo potr¨¤ difendere dal calore che si presume dovrebbe esserci al 10 di giugno.? Ci saranno sei ristori dove poter fare rifornimento idrico di cui due di questi sono autorizzati per fornire assistenza personale agli atleti¡±.
Last but don't least.... Vivono questa esperienza dietro le quinte con l¡¯umilt¨¤ tipica degli organizzatori delle gare di trail, di chi davvero va per montagne. Sono loro il cuore pulsante dell¡¯evento: gli organizzatori, quelli che devono far trovare tutto in ordine, tutto perfetto. Non facile il loro compito, ma carichi di responsabilit¨¤ da un lato sono anche carichi di entusiasmo dall¡¯altro.? ¡°Stiamo procedendo a ritmo serrato¡± racconta pieno di emozione Dimitri Bonucci, a capo del comitato organizzatore dei Mondiali, ¡°per l¡¯organizzazione dell¡¯evento tutto il paese ed i volontari sono in movimento, la partecipazione e¡¯ veramente straordinaria: 39 Nazioni con oltre 400 tra atleti e staff delle federazioni, ci sara¡¯ anche un comitato internazionale di ITRA e IAU. IL mondo del Trail sara¡¯ a Badia Prataglia il prossimo week end. Oltre al campionato del mondo saranno presenti oltre 600 atleti nelle gare open, in rappresentanza di 12 nazioni. Un vero evento internazionale per il nostro territorio, occasione unica in cui poter far conoscere le nostre unicit¨¤!¡±
Non resta altro che darvi appuntamento il 10 giugno alle ore 8.00am a Badia Prataglia per vedere sfrecciare gli atleti pi¨´ veloci al mondo di questa fantastica disciplina sportiva che va ad arricchire la nostra Federazione; nel Casentino vi aspettano numerosi, ma fate attenzione a non prendervela troppo comoda¡ per vedere chi arriva primo dopo 50 km e 3000 metri di dislivello positivo bastano solo poco pi¨´ di 3 ore!!! Vi aspettiamo alla finish line per le 11.00am!!!
Per info www.trailsacredforests.com - http://www.parcoforestecasentinesi.it
Davide Orlandi - Soul Running
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